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Moto & Scooter
Yamaha YZF-R125: la prima delle R
di Stefano Borzacchiello
il 25/02/2008 in Moto & Scooter
Arriverà ad aprile la sportiva di Iwata per i sedicenni. Motore 4T da 15CV e lo stesso fascino delle sorelle della serie R: ecco le prime impressioni di guida... "bagnata" nel nostro test a Valencia
Yamaha YZF-R125: la prima delle R
Se avete sedici anni e le supersportive vi fanno impazzire, preparatevi a passare notti insonni. È arrivata la nuova Yamaha YZF-R125. La piccola ottavo di litro della Casa di Iwata ha lo stesso fascino delle altre Yamaha della serie R: frontale con gruppo ottico sdoppiato e un codino che sembra la copia fedele della M1 di Rossi in cui è incastonato il faro a led.
Sembra una maxi nelle dimensioni e solo la scritta della cilindrata sulle carene ricorda che siamo di fronte ad una 125.
Sembra una maxi nelle dimensioni e solo la scritta della cilindrata sulle carene ricorda che siamo di fronte ad una 125.
Una 125 sportiva pensata in realtà per essere utilizzata negli spostamenti di tutti i giorni, per andare a scuola o a divertirsi su qualche bella strada secondaria.
Non è però la "solita" due tempi visto che monta un moderno propulsore monocilindrico a 4T, quattro valvole, con alimentazione ad iniezione elettronica e raffreddamento a liquido. Questo motore, prodotto in Italia dalla Minarelli, offre una potenza di 15 CV, il massimo consentito per questa cilindrata dal codice della strada, e un valore di coppia superiore a quello di unità analoghe di pari cilindrata.
Non è però la "solita" due tempi visto che monta un moderno propulsore monocilindrico a 4T, quattro valvole, con alimentazione ad iniezione elettronica e raffreddamento a liquido. Questo motore, prodotto in Italia dalla Minarelli, offre una potenza di 15 CV, il massimo consentito per questa cilindrata dal codice della strada, e un valore di coppia superiore a quello di unità analoghe di pari cilindrata.
Il cambio è a sei rapporti ben spaziati tra di loro.
Lo scarico corto e basso segue la moda delle supersportive, ma è fin troppo generoso nelle dimensioni. La plancia di comando è invece da sportiva vera con il tachimetro analogico che vede la lancetta arrivare al limite nella zona rossa a quota 11.000 giri. Le informazioni su velocità, chilometri percorsi e autonomia sono visualizzate in un display a cristalli liquidi.
Il telaio è un doppio trave in acciaio nascosto alla vista dalle carene: queste ultime sono ben verniciate e ben accoppiate. Un'altra chicca è il forcellone in alluminio verniciato di nero… certo se fosse stato lucidato avrebbe fatto un'altra scena.
I comandi sul manubrio sono di qualità, in linea con la produzione Yamaha, facili da azionare ed ergonomici per tutte le taglie.
La Yamaha YZF-R125 arriverà dai concessionari ad aprile, poco prima della fine delle scuole, e sarà disponibile in quattro colorazioni tutte molto aggressive: rossa e bianca, gialla, nera e blu. Il prezzo sarà 3.971 euro c.i.m. non pochi, certo, ma la qualità delle finiture giustifica la spesa… quindi sotto con i libri aprile è vicino.
Lo scarico corto e basso segue la moda delle supersportive, ma è fin troppo generoso nelle dimensioni. La plancia di comando è invece da sportiva vera con il tachimetro analogico che vede la lancetta arrivare al limite nella zona rossa a quota 11.000 giri. Le informazioni su velocità, chilometri percorsi e autonomia sono visualizzate in un display a cristalli liquidi.
Il telaio è un doppio trave in acciaio nascosto alla vista dalle carene: queste ultime sono ben verniciate e ben accoppiate. Un'altra chicca è il forcellone in alluminio verniciato di nero… certo se fosse stato lucidato avrebbe fatto un'altra scena.
I comandi sul manubrio sono di qualità, in linea con la produzione Yamaha, facili da azionare ed ergonomici per tutte le taglie.
La Yamaha YZF-R125 arriverà dai concessionari ad aprile, poco prima della fine delle scuole, e sarà disponibile in quattro colorazioni tutte molto aggressive: rossa e bianca, gialla, nera e blu. Il prezzo sarà 3.971 euro c.i.m. non pochi, certo, ma la qualità delle finiture giustifica la spesa… quindi sotto con i libri aprile è vicino.
Si sta “comodi”. Comodi come si può stare su una sportiva, quindi con il busto riverso in avanti e i polsi ben caricati dal peso del corpo. Le gambe si accomodano sulle pedane abbastanza rialzate e le ginocchia trovano posto facilmente negli svasi sul serbatoio. Per essere una 125 la Yamaha è ben dimensionata e anche chi passa il metro e settanta non avrà difficoltà a trovare la sua posizione in sella. Se volete portare il passeggero (compiuti 18 anni) dovrete informalo che la vista dal “piano di sopra” è bella, ma la seduta risulta poco confortevole.
Visiera abbassata, e via. La voce del monocilindrico non fa purtroppo drizzare i capelli. Le restrizioni acustiche non consentono di far cantare a dovere il quattro tempi che suona molto simile ad uno scooter. Le somiglianze con un commuter urbano finiscono lì però, una volta messa la prima la R125 fila via veloce, le marce entrano senza difficoltà e se si insiste col gas si arriva spesso in piena zona rossa. La verve non è molta, specie se paragonata alle vecchie due tempi sportive. Ma giocando col cambio - con il contributo della frizione morbida da azionare - e facendola scorrere tra le curve ci si diverte non poco. Ma quanto fa? Con un buon lancio abbiamo letto i 120 km/h sul tachimetro.
Nel breve tratto che abbiamo percorso sulle strade di Valencia, in una “bella” giornata di pioggia, non abbiamo potuto osare più di tanto con la piccola R, ma le prime impressioni sono state positive. La moto è agile nell’affrontare la curve e nel traffico si muove con disinvoltura. Le sospensioni, tarate sul morbido, digeriscono bene le asperità. Infine la frenata, sempre finemente dosabile, anche in condizioni critiche come quelle trovate durante la presentazione spagnola.
Visiera abbassata, e via. La voce del monocilindrico non fa purtroppo drizzare i capelli. Le restrizioni acustiche non consentono di far cantare a dovere il quattro tempi che suona molto simile ad uno scooter. Le somiglianze con un commuter urbano finiscono lì però, una volta messa la prima la R125 fila via veloce, le marce entrano senza difficoltà e se si insiste col gas si arriva spesso in piena zona rossa. La verve non è molta, specie se paragonata alle vecchie due tempi sportive. Ma giocando col cambio - con il contributo della frizione morbida da azionare - e facendola scorrere tra le curve ci si diverte non poco. Ma quanto fa? Con un buon lancio abbiamo letto i 120 km/h sul tachimetro.
Nel breve tratto che abbiamo percorso sulle strade di Valencia, in una “bella” giornata di pioggia, non abbiamo potuto osare più di tanto con la piccola R, ma le prime impressioni sono state positive. La moto è agile nell’affrontare la curve e nel traffico si muove con disinvoltura. Le sospensioni, tarate sul morbido, digeriscono bene le asperità. Infine la frenata, sempre finemente dosabile, anche in condizioni critiche come quelle trovate durante la presentazione spagnola.
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Motore: 1 cilindro verticale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 52,0x58,6 mm; cilindrata 124,6 cc; rapporto di compressione 11,2:. Distribuzione monoalbero 4 valvole. Alimentazione a iniezione elettronica.
Capacità serbatoio carburante 13,8 litri.
Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (48/14). Frizione multidisco in bagno d’olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a doppio trave diagonale in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 33 mm non regolabile, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono non regolabile, escursione ruota 125 mm. Pneumatici: anteriore 100/80-17’’, posteriore 130/70-17’’. Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 292 mm e pinza a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 230 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2015, larghezza 660, altezza sella 818, interasse 1355. Peso a secco 126,5 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 11,0 kW (15 CV) a 9000 giri, coppia 12,24 Nm (1,25 kgm) a 8000 giri.
Capacità serbatoio carburante 13,8 litri.
Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (48/14). Frizione multidisco in bagno d’olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a doppio trave diagonale in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 33 mm non regolabile, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono non regolabile, escursione ruota 125 mm. Pneumatici: anteriore 100/80-17’’, posteriore 130/70-17’’. Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 292 mm e pinza a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 230 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2015, larghezza 660, altezza sella 818, interasse 1355. Peso a secco 126,5 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 11,0 kW (15 CV) a 9000 giri, coppia 12,24 Nm (1,25 kgm) a 8000 giri.
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