Quotazione Moto & Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Moto & Scooter

Honda CBF 600: mi son rifatta

di Alfredo Verdicchio il 05/12/2007 in Moto & Scooter

Sembra la stessa, paciosa naked di sempre, ma ora adotta il pepato motore della CBR600RR, frena meglio e ha più personalità nella guida. Il prezzo invece rimarrà allineato a quello della vecchia

Honda CBF 600: mi son rifatta
Chiudi

Tarragona (SPA) – Cambiare senza stravolgere. La Casa di Tokyo per la famiglia delle CBF600, naked e semicarenata, per il 2008 ha lasciato china e righelli sul tavolo da disegno per concentrarsi solamente su quel che la clientela in questi anni ha richiesto: una ciclistica più solida e un motore divertente e meno inquinante, senza per questo perdere il senso di facilità che questa moto mostra sin dai primi metri.

La Honda CBF 600 2008 quindi è sempre la stessa solo fuori dato che con gli interventi apportati alla ciclistica, nella guida ricorda ancora di più la "cugina" Hornet. Da questa riprende la buona stabilità e precisione anche quando si vuol tenere un ritmo sostenuto. Ma andiamo con ordine, iniziando dal motore, lo stesso della Hornet.
Sulle CBF (il modello in prova era la versione "S" con frenata ABS/CBS) non ci sono certo tutti i CV della cugina più sportiva, però lavorando sui rapporti (più corti) e sulla curva di erogazione ai regimi medio-bassi, i tecnici giapponesi sono riusciti lo stesso a regalare una spinta progressiva e priva di picchi: l'unico si registra intorno ai 7.
000 giri dove si avverte un – leggero – cambio di carattere. Discreto l'allungo che si smorza intorno ai 10.000 giri.
La mancanza di potenza non fa certo storcere il naso su di una moto di questo genere che punta sulla prontezza e sul comfort di guida più che sulle prestazioni in senso assoluto. Da questo punto di vista la CBF riserva al pilota un bel po' di vibrazioni in meno su pedane e manubrio rispetto alla cugina più famosa e bella (ma che si fanno sentire a partire dai 5.500 giri), insieme ad una abitabilità per pilota e passeggero superiore (ben posizionate pedane e maniglie, ma la sella è dura) e a una protezione del parabrezza più che discreta anche tutto basso.
Rispetto alla precedente versione, inoltre, il motore è ora anche più corto di ben 8 cm ed è stato posizionato più in avanti e rivolto verso il basso. Risultato: avantreno più carico (non come sulla Hornet, però) e baricentro abbassato.
Nella guida tutto ciò si traduce in una maggiore maneggevolezza nelle manovre, maggior stabilità e precisione di guida sul veloce. Nei rapidi cambi di direzione, invece, ci è sembrata leggermente più lenta, di certo più della Hornet, dalla quale si differenzia anche per l'avantreno un pochino più leggero quando in uscita di curva si va a richiamare il gas con decisione. Da qui si intuisce che le due moto sono strette parenti, ma non sorelle gemelle. Addirittura, sulla CBF la frizione ci ha convinto di più, morbida e ben modulabile. Discreto anche il cambio a sei rapporti, preciso ma con il solito gradino accentuato nella cambiate.
A convincere su questa Honda è anche l'assetto standard delle sospensioni (sviluppato in Italia, come tutta la moto) che predilige una taratura tendente al rigido a differenza del modello 2007.
La forcella in frenata ha un comportamento progressivo e anche quando si mollano i freni non ha un ritorno troppo rapido, caratteristica che permette alla moto di mantenere un assetto piuttosto stabile. L'ammortizzatore posteriore, invece, è un po' troppo rigido, il che ben si sposa con una guida sportiva, un po' meno quando si incontrano delle sconnessioni dove anche l'assenza di un sistema di progressione (stesso difetto della Hornet) si fa sentire con una risposta secca. Tutto questo non riduce tuttavia la buona precisione dell'avantreno.
Promossa a pieni voti la frenata. La moto in prova era dotata di ABS e CBS; l'impianto si è rivelato un filo morbido nell'attacco, ma potenza e dosabilità non mancano. Inoltre il sistema ABS funziona in maniera impeccabile, mai invadente entra in funzione solo quando serve.
I Pregi? Motore pronto e progressivo, frenata gestibile e potente, ABS/CBS tra i migliori in circolazione, protezione aerodinamica. Difetti? Questa naked nasce vecchia, la regolazione della sella e del parabrezza è laboriosa per le troppe brugole da smontare. Bassa la qualità percepita delle leve di cambio e freno posteriore.

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

La nuova CBF 600 viene prodotta negli stabilimenti della Honda Italia di Atessa, come la Hornet del resto, e come la sorella sfoggia un telaio in alluminio e il motore di derivazione sportiva, quello della CBR600R con alimentazione elettronica PGM-FI omologato euro 3. In questo caso la potenza del quattro in linea è solo di 78 CV. Non pochi sia chiaro e ben sfruttabili da tutti, in più – dati tecnici alla mano – qui c’è più coppia (57 kW, 77 cv a 10.500 giri) e su strada, specie col passeggero e con i bagagli, è la coppia quella che serve.
Il telaio è un monotrave, come vuole la tradizione delle naked di Tokio, ora in alluminio, e la bilancia dichiara 5 kg in meno rispetto alla vecchia.
Le sospensioni sono cambiate: all’anteriore la forcella da 41 mm è un “upside-down” regolabile in estensione e precarico, mentre il mono è lo stesso della Hornet 600 sempre regolabile in estensione e precarico su sette posizioni.
Diminuisce tutto allora? No, il forcellone cresce di 46 mm per garantire più stabilità alla moto e anche il radiatore ha un volume superiore.
L’impianto frenante disponibile anche in versione ABS-CBS monta all’anteriore una coppia di dischi da 296 mm morsi da pinze a tre pistoncini. Al posteriore c'è un disco da 240 su cui lavora una pinza ad un singolo pistoncino.
Fatta su misura. Anche su questa CBF il pilota può adattare l’altezza della sella (servono una brugola e un po’ di pazienza). Inoltre la sella, rispetto alla vecchia, è ora più stretta nella parte anteriore.
Disponibile di serie sia il cavalletto centrale sia la stampella laterale.
Inoltre non mancano una serie di accessori da viaggio come parabrezza maggiorato, valige laterali e bauletto.
Quattro le colorazioni disponibili: nero, rosso, grigio chiaro e grigio scuro.
Le moto saranno disponibili a partire da metà gennaio 2008 a prezzi che la Honda non ha ancora divulgato ma che saranno in linea con quelli dei modelli attuali, se non anche leggermente ritoccati verso il basso.

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

Motore: 4 cilindri in linea a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 67×42.5 mm; cilindrata 599,3 cc; rapporto di compressione 11,6:1. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 32 mm. Capacità serbatoio carburante 20 litri (di cui 4 di riserva). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (42/15). Frizione multidisco in bagno d’olio. Cambio a sei marce.

Ciclistica: telaio monotrave in alluminio; sospensione anteriore, forcella da 41 mm regolabile nel precarico, escursione ruota 120 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 125 mm. Cerchi: anteriore 3,50”x17, posteriore 5,0”x17. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 160/60-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 296 mm e pinze a 3 pistoncini (ABS/CBS disponibile nella versione S), posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2160, larghezza 765, altezza sella 785 (+/- 15 mm), interasse 1490. Peso a secco 204 kg (CBF-S218 kg, CBF-S ABS 223 kg).

Prestazioni dichiarate: potenza 57,0 kW (77,52 CV) a 10.500 giri, coppia 59 Nm (5,98 kgm) a 8.250 giri.

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

Honda CBF 600: mi son rifatta
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV
ADV

Correlate

ADV
ADV

Annunci usato