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Moto d’epoca: un indicatore di reddito?

di Riccardo Matesic il 03/05/2007 in Moto & Scooter

Una recente sentenza della Cassazione Tributaria ha stabilito che il possesso di un veicolo d’epoca, comportando spese significative, può indicare una buona disponibilità economica. Saremo vessati anche per la veterana nel garage?

Moto d’epoca: un indicatore di reddito?
Può sembrare una curiosità o poco più, ma la Quinta Sezione Tributaria della Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che il possesso di veicoli d’epoca può essere assunto come indicatore di capacità contributiva. In altre parole, chi possiede un mezzo d’epoca in certi casi può dimostrare con questo di avere un reddito alto.
Piano con l’allarmismo: la sentenza (1294 del 22 gennaio 2007), è relativa al possessore di una Jaguar d’epoca, e fa riferimento alle automobili.
Ciò non toglie che il principio potrebbe essere applicato anche a un veicolo a due ruote. Non certo a un insignificante rottame di trenta anni fa; ma i possessori dichiarati di mezzi pregiati faranno bene a drizzare le antenne.
Il ragionamento fatto dai giudici di Piazza Cavour è legato alle spese di manutenzione elevate, che inevitabilmente un mezzo d’epoca comporta se lo si usa. E al valore commerciale di certi veicoli, desumibile semplicemente leggendo le quotazioni di riviste specializzate.
Per saperne di più, vi rimandiamo al sito ufficiale della Corte di Cassazione

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