ADV
Moto & Scooter
Derbi Cross City 125
di MariaVittoria Bernasconi
il 02/05/2007 in Moto & Scooter
La Casa spagnola presenta una nuova 125 che arricchisce una gamma già vasta. Facilità di guida e robustezza a un prezzo molto, molto competitivo...
Madrid – Derbi continua a sedurre i giovanissimi con prodotti sempre più maturi e accattivanti. Non contenti di aver sfornato, nel giro di pochissimo tempo, una ricca gamma di “moto vere” per sedicenni, i progettisti spagnoli esplorano ora la nicchia delle piccole scrambler cittadine. La vocazione urbana della Cross City è innegabile e sottolineata da precise scelte progettuali come i valori molto contenuti di altezza sella e peso a secco.
Esteticamente, però, la nuova nata strizza l’occhio ai nostalgici, con linee che richiamano le scrambler monocilindriche degli anni Sessanta e ruote a raggi dotate di pneumatici con modesta tassellatura, ideali per districarsi nella giungla urbana e mai a corto di grip.
Semplice ma robusta, la Cross City ha un telaio doppio trave in acciaio con culla inferiore entro cui è incastonato il propulsore dalla vistosa alettatura del raffreddamento ad aria; entrambi questi elementi sono derivati dalla “sorella” da fuoristrada Senda. Discreta la qualità realizzativa del forcellone, ma sia il mono sia la forcella sono privi di regolazioni. L’impianto frenante prevede la presenza di due dischi: l’anteriore ha diametro di 280 mm, il posteriore 220.
Le essenziali sovrastrutture vengono proposte in tre abbinamenti di colore: al nero opaco sono di volta in volta affiancati il bianco, il grigio o il “mango” (arancio).
Sarà disponibile da giugno, a un prezzo decisamente competitivo: meno di 2.900 euro su strada.
Acceso il quadro e avviato il piccolo propulsore omologato Euro 3, ci si lancia nel traffico alla ricerca del divertimento che, tra gli stretti passaggi delle vie cittadine o nel misto più stretto, la Cross City sa regalare. Oltre che a buon mercato, questa nuova 125 è anche esteticamente gratificante e dispiace che il propulsore a 4T sia ancora nella versione a 2 valvole (la stessa che equipaggia la Senda, da cui eredita per sommi capi il carattere) e non il nuovo monocilindrico da 15 CV appena presentato.
Comunque, le prestazioni complessive sono al livello delle concorrenti più accreditate: fatto per girare “in alto”, fatica a salire di giri, ha un primo momento di vigore sopra i 4.000 ma si esprime al meglio oltre quota 6.000 giri e spinge questa scrambler fino oltre i 110 km/h. Cionostante, resta parco nei consumi, che difficilmente si attestano su valori peggiori di 20 km con un litro.
Le sospensioni sono tarate sul morbido e permettono di assorbire le asperità dell’asfalto metropolitano; in sella si sta col busto un po’ caricato in avanti e le braccia larghe, a controllare sempre egregiamente la situazione. La Cross City si adatta a piloti di ogni stazza, ma le pedane particolarmente alte rendono la vita difficile a chi è di statura maggiore.
Tutto sommato piace per la buona maneggevolezza e per il senso di sicurezza che offre, complice la buona aderenza dei pneumatici di primo equipaggiamento e il comportamento disinvolto dell’impianto frenante a due dischi.
Comunque, le prestazioni complessive sono al livello delle concorrenti più accreditate: fatto per girare “in alto”, fatica a salire di giri, ha un primo momento di vigore sopra i 4.000 ma si esprime al meglio oltre quota 6.000 giri e spinge questa scrambler fino oltre i 110 km/h. Cionostante, resta parco nei consumi, che difficilmente si attestano su valori peggiori di 20 km con un litro.
Le sospensioni sono tarate sul morbido e permettono di assorbire le asperità dell’asfalto metropolitano; in sella si sta col busto un po’ caricato in avanti e le braccia larghe, a controllare sempre egregiamente la situazione. La Cross City si adatta a piloti di ogni stazza, ma le pedane particolarmente alte rendono la vita difficile a chi è di statura maggiore.
Tutto sommato piace per la buona maneggevolezza e per il senso di sicurezza che offre, complice la buona aderenza dei pneumatici di primo equipaggiamento e il comportamento disinvolto dell’impianto frenante a due dischi.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Motore: monocilindrico a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 56,5x49,5 mm; cilindrata 124,0 cc; rapporto di compressione 9,2:1. Distribuzione a due valvole. Alimentazione a carburatore da 26 mm. Capacità serbatoio carburante 8 litri. Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi. Frizione multidisco in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a cinque marce.
Ciclistica: telaio a doppio trave diagonale in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 37 mm, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore, escursione ruota 135 mm. Pneumatici: anteriore 100/90-18”, posteriore 130/80-17”. Freni: anteriore a disco in acciaio da 280 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.022, larghezza 825, altezza sella 825, interasse 1.384. Peso a secco 110 kg.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi. Frizione multidisco in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a cinque marce.
Ciclistica: telaio a doppio trave diagonale in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 37 mm, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore, escursione ruota 135 mm. Pneumatici: anteriore 100/90-18”, posteriore 130/80-17”. Freni: anteriore a disco in acciaio da 280 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.022, larghezza 825, altezza sella 825, interasse 1.384. Peso a secco 110 kg.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.