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Yamaha FZ6 e FZ6 Fazer: double face

il 27/02/2007 in Moto & Scooter

Rinnovata nel motore, ora Euro 3, nel forcellone e in molti dettagli, la naked di Iwata si prepara a parare i colpi della concorrenza nell’agguerrito segmento delle nude. Oltre al test la tabella con le prestazioni rilevate

Yamaha FZ6 e FZ6 Fazer: double face
Yamaha FZ6 S2

di Andrea Padovani


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È il segmento di mercato più combattuto, quello in cui le Case si giocano il primato di vendita. Stiamo parlando delle naked di media cilindrata, mezzi economicamente allettanti e caratterizzati da componentistica raffinata nonché da soluzioni tecniche importanti.

Le protagoniste sono loro, la Suzuki GSR600, la Honda Hornet e la Kawasaki ER-6n: della compagine fa però parte anche la Yamaha che nel 2006 con la FZ6 ha tenuto alto il blasone del marchio guadagnando il terzo gradino del podio tra le moto più vendute in Italia.



Proprio per reggere il passo con la concorrenza e adeguarsi alla normativa antinquinamento Euro 3, la media di Iwata – proposta nella doppia versione standard e Fazer (dotata di cupolino) – per il 2007 è stata rivista in molti particolari tecnici, nell’estetica e pure nel sistema di alimentazione e scarico del propulsore, presentandosi al pubblico ancor più allettante e curata.
Il prezzo della S2, questa la sigla identificativa della nuova versione, rimane in linea con quello delle concorrenti, ovvero 7.795 euro c.i.m. (solo 300 euro in più per la versione carenata); come immutata rimane la voglia di primeggiare.

licca sulla foto per leggere la prova

 

 

La base della FZ6 rimane sostanzialmente immutata rispetto a quella della precedente versione: il motore è il quattro cilindri a quattro valvole alimentato a iniezione elettronica che fino al 2005 equipaggiava la sportivissima YZF-R6. Un’unità davvero compatta intorno alla quale è stato progettato un telaio a doppio trave ottenuto unendo due elementi in lega leggera realizzati per pressofusione. L’unica modifica al propulsore riguarda il sistema di scarico e alimentazione con lo scopo di far rientrare la moto nella normativa Euro 3; il primo guadagna un nuovo catalizzatore, la seconda una centralina rimappata.

A livello ciclistico le modifiche più importanti sono quelle relative alle pinze anteriori, ora del tipo monoblocco a quattro pistoncini, anch’esse eredità della Yamaha R6, e al forcellone. Quest’ultimo è ora in lega leggera ed è stato ottenuto abbinando elementi fusi ed estrusi.
Le altre modifiche estetico-funzionali possono essere considerate di contorno: si va dalla rinnovata strumentazione, ripresa da quella installata sulla FZ1 e imperniata sul grosso contagiri e sul pannello LCD multifunzione (con illuminazione regolabile), alla sella. Quest’ultima è caratterizzata dalla nuova e più cedevole imbottitura e dall’inedito rivestimento.
Per offrire maggior comfort al passeggero sono state inoltre modificate le pedane posteriori, ora più basse e avanzate.


se si esclude la modifica fatta al parafango anteriore che ora avvolge anche i foderi, non cambia: questo almeno fino a che si analizza la FZ6. La gemella carenata Fazer sfoggia infatti un cupolino più basso e aggressivo, a tutto vantaggio del look.

Sfatiamo ogni dubbio; fin dal primo contatto la FZ6 (nuda o vestita non ha importanza, a livello dinamico le valutazioni sono pressoché coincidenti) regala lo stesso feeling della precedente versione. In sella tutto risulta sotto controllo.
La posizione di guida è raccolta, con pedane centrate rispetto al piano di seduta e manubrio piuttosto vicino al pilota. Ciò favorisce il controllo e il feeling di guida tanto che fin dai primi metri si apprezza l’ottima reattività del veicolo: tradotto significa grande maneggevolezza nei cambi di direzione e tanta velocità in inserimento di curva. È apprezzabile che tutto ciò si accompagni a un assetto neutro e sempre ben controllato, anche quando il fondo non si presenta in ottime condizioni: merito delle sospensioni, che offrono una taratura di compromesso, libera nella prima parte di escursione, più sostenuta in prossimità del fondocorsa.



Degno di nota anche il funzionamento del rinnovato impianto frenante, specialmente del doppio disco anteriore: l’intervento non è mai brusco e la potenza elevata, sempre perfettamente gestibile grazie alla buona sensibilità offerta dalla pompa. Sulla stessa linea la valutazione sull’unità posteriore, che brilla per modulabilità.
E siamo al motore, l’elemento della FZ6 che ha più guadagnato dalle modifiche. Ciò che si nota è la maggior pienezza d’erogazione ai regimi inferiori che ha eliminato quasi completamente la fastidiosa flessione che penalizzava la versione precedente intorno ai 6.500 giri. Ora il funzionamento è regolare e pastoso fin quasi dal minimo, la spinta poi si irrobustisce una prima volta intorno ai 6.000 giri, un secondo impulso si registra superati gli 8.000 giri per poi esplodere ai 10.000 giri fino oltre i 12.000. Insistere oltre non è proficuo anche se il limitatore interviene 2.000 giri più tardi.



Tutto bene quindi? Non proprio: un appunto va mosso alla trasmissione che tradisce la derivazione sportiva del propulsore. Gli innesti del cambio, specie nell’uso urbano a bassi regimi, non sono precisissimi e la frizione richiede uno sforzo non proprio trascurabile per il disinnesto che alla lunga stanca. D’altronde questo è lo scotto da pagare per un motore ad elevatissime prestazioni.

* rilevamenti effettuati sulla nostra pista di Vairano (Pv)
a cura di Alberto Dell'Orto e Fabrizio Giulini

CONDIZIONI DELLA PROVA 

 

Cielo: sereno

 

Vento: assente

 

Temperatura aria: 11° C

 

Umidità: 82%

 

Pressione: 997 mb

 

Temperatura asfalto: 14 ° C

 

RILEVAMENTI

Velocità a 1.500 m con partenza da fermo

 213 km/h – 31,7 s

ACCELERAZIONE

 

0-400 m

12,2 s – 180,7 km/h

0-1.000 m

23,1 s – 207,2 km/h

0-90 km/h

3,4 s – 43,7 m

0-130 km/h

5,7 s – 116,5 m

PROVA SORPASSO 

 

80-130 km/h

8,4 s – 250,8 m

FRENATA (compreso il tempo di reazione convenzionale del pilota, pari a 1 s)

 

130-80 km/h

2,4 s – 78,3 m (36,1 m)

50-0 km/h

2,4 s – 23,4m (13,9 m)

CONSUMI

 

Urbano

n.r.

Extraurbano

n.r.

Autostrada (130 km/h indicati)

n.r.

PESO in ordine di marcia con serbatoio pieno: 210,0 kg
Ant./Post 50,5/49,%5
Distribuzione masse con conducente: 46,5/53,5 %

 

 

 

 

Motore: 4 cilindri in linea trasversali a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 65,5x44,5 mm; cilindrata 600 cc; rapporto di compressione 12,2:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione ad iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 19,4 litri (di cui 3,4 di riserva). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (46/15). Frizione multidisco in bagno d’olio e comando meccanico. Cambio a sei marce.

Ciclistica: telaio a doppio trave diagonale in alluminio; sospensione anteriore, forcella da 43 mm non regolabile, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 130 mm. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 298 mm e pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.095, larghezza 755 (750), altezza sella 795, interasse 1.440. Peso a secco 180 kg (186 kg).

Prestazioni dichiarate: potenza 72,0 kW (98 CV) a 12.000 giri, coppia 63,1 Nm (6,44 kgm) a 10.000 giri.

Yamaha FZ6 e FZ6 Fazer: double face
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