L’ultimo libro di Barger: 'Freedom'

Si può apprezzarlo e detestarlo ma non ignorarlo: nel bene e nel male Sonny Barger, leader degli Hell’s Angels si è conquistato nei decenni un posto di riguardo nella mitologia dell’America on the road.
Sopravvissuto a una vita a dir poco avventurosa che lo ha portato dal Vietnam alla prigione dove è stato detenuto con accuse che vanno dalla cospirazione alla detenzione di droga, Barger non è mai venuto meno a una sua personalissima quanto rigorosa etica che egli ci illustra nel suo ultimo libro “Freedom” dopo i successi di "Hells' Angels", "Corri fiero, vivi libero" e "Morto in 5 battiti".
Secondo l’autore la libertà è il fondamento su cui si basa l’American way of life di cui Barger è un convintissimo sostenitore. Una libertà che nasce dalla ribellione dei Padri fondatori e che Barger interpreta in questa sorta di manuale per i guerrieri dell’asfalto di cui, all’età di 69 anni e dopo avere sconfitto un tumore alla gola, è ancora l’indiscutibile guru.
Il carcere e la moto sono i due elementi che ricorrono più spesso in “Freedom” e che hanno rappresentato per Barger le due esperienze estreme legate al concetto di libertà. La prigione intesa come privazione totale (“Per voi la libertà è qualcosa di scontato? Provate a perderla e vedrete che differenza”), la corsa su strada come sperimentazione di libertà assoluta. Intorno a queste due capisaldi si articola il manuale di Barger che è strutturato in 50 capitoli dai titoli indicativi quali “Una volta acceso il motore siete voi a guidare” o “Far manutenzione significa cambiare le gomme e controllare l’olio” ma anche, nel più autentico stile Hell’s Angels “Non c’è niente di meglio di un buon pugno in faccia per chiarire il vostro punto di vista”. Irriducibile.

Sonny Barger, "Freedom Leggi e leggende della strada", Baldini Castoldi Dalai editore, 2007, pp. 300, 18,50 euro