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Nuove Kawasaki Cross 2007

il 10/11/2006 in Moto & Scooter

Le verdone si presentano per la prossima stagione con una rinnovata gamma a due tempi e con sostanziali novità sui modelli a 4T che abbiamo provato e di cui vi spieghiamo i miglioramenti

Quest’anno il mondo delle gare di motocross si è colorato di verde, quello delle moto Kawasaki: il mondiale MX2 con Christophe Pourcel, il campionato del mondo Supercross con Stewart, il titolo Supercross Lites con Langston e Motocross Lites con Villopoto. Una serie davvero importante di successi che non poteva che riflettersi in un considerevole aumento nelle vendite delle moto nei concessionari.  

Oltre ai modelli cross, veri e propri cavalli di battaglia della gamma off road Kawasaki, si potranno acquistare le versioni enduro e motard a sole 900 e 1.300 euro in più grazie al montaggio degli appositi kit apportati direttamente in KL. Entrambe le versioni saranno omologate per la circolazione stradale anche con il passeggero, mentre i propulsori rientrano nella normativa Euro2.

Abbiamo provato le nuove moto con propulsori a 4T, sono loro, infatti, le vere novità e i modelli che stanno riscuotendo sempre più successo anche tra i semplici amatori grazie alla loro facilità di utilizzo. Le versioni 2T rimangono comunque nel listino KL sia nella cilindrata 125 cc sia in quella da 250 cc.

La KXF 250 4T, la moto campione del mondo nella classe MX2 con Christophe Pourcel, rappresenta la punta di diamante dell’intera gamma 2007, ed è anche il prodotto sul quale i tecnici hanno concentrato maggiormente le loro attenzioni.
Le modifiche apportate al modello 2007 hanno interessato sia la sia la ciclistica, sia il propulsore.
Il telaio con struttura perimetrale in alluminio è stato rinforzato nella parte bassa e, come abbiamo verificato nella guida, ora la moto risulta più precisa nella percorrenza dei curvoni ad ampio raggio e ha ridotto la tendenza “all’insaccamento” nell’atterraggio dopo i salti.

La forcella Showa a doppia cartuccia adotta una differente taratura con molle più morbide e lamelle più piccole. Nella guida si percepisce che la compressione nella parte iniziale è ora più progressiva ed è migliorata anche la scorrevolezza, a tal punto che ora la KXF garantisce al pilota una maggior sensazione di controllo.
Anche l’ammortizzatore a doppia regolazione separata (alta e bassa velocità) in compressione, adotta una nuova molla e diverse lamelle, e risulta più preciso nella regolazione. Nella guida queste modifiche si traducono in un inserimento in curva più preciso, in una miglior scorrevolezza sui curvoni e in una maggiore trazione in uscita delle curve soprattutto nei canali profondi.
Altri aggiornamenti riguardano il disegno delle pedane, della leva del freno, il comando per la regolazione rapida della frizione e differenti manopole più corte per migliorare la presa del manubrio, ma soprattutto sono stati alleggeriti i raggi delle ruote per poter diminuire il peso delle masse non sospese e in rotazione, a tutto vantaggio della maneggevolezza.

I fianchetti sono completamente nuovi; pur essendo più stretti nascondono dei radiatori maggiorati per facilitare il raffreddamento nelle situazioni più critiche, riscontrabili nelle gare di enduro.
Anche il motore ha goduto di notevoli interventi specialmente per quanto riguarda le valvole, ora in titanio, con guide più lunghe per aumentare la durata e indurite da uno speciale trattamento superficiale. I condotti sono stati lucidati ed è stata rivista sia l’accensione, con l’adozione di una differente mappatura, sia la taratura della carburazione. Inedito il collettore di scarico in titanio e il disegno dell’airbox.
Tutti questi interventi hanno migliorato, e di molto, la sfruttabilità e l’erogazione della piccola verdona. Il motore mantiene la potenza al top della categoria con un’erogazione più corposa ai bassi-medi regimi. Si avverte meno il picco di potenza e l’erogazione molto più lineare, dolce e sfruttabile permette di affrontare le curve anche con una marcia in più.

La sorella maggiore eredita dalla 250 tutti i miglioramenti sia a livello di telaio sia a livello di motore. Se il modello 2006 aveva colpito per il suo potente mono i tecnici Kawasaki hanno concentrato i loro sforzi per rendere la risposta del gas meno brusca.
Il primo impatto con la KXF è travolgente, ma dopo pochi giri il feeling migliora immediatamente e il piacere di guida prende subito il sopravvento. Il propulsore adotta un inedito pistone, mentre i condotti già lucidati sulle versioni 2006, sono stati rivisti per migliorare l’efficienza.

Al fine di centralizzare le masse e diminuire l’effetto del peso del motore in staccata il monocilindrico è stato riposizionato e ora inclinato di soli 3° rispetto alla verticale. Nuova anche la fasatura degli alberi a camme che ha contribuito a distribuire meglio e su un più ampio regime di utilizzo i Kgm che questo mono è in grado di erogare.
Al posto del cambio a 4 rapporti, è stato montato uno a 5, che come abbiamo verificato si accorda meglio con la brillante erogazione del mono, permettendo di affrontare anche i tratti più veloci con un rapporto lungo, migliorando la percorrenza di curva, stancando meno il pilota e facilitando l’utilizzo del motore in qualsiasi condizione e tipo di pista.

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