La crescita di cilindrata e la totale rivisitazione del propulsore (che vanta il rinnovamento di ben 700 componenti) hanno portato a un sensibile miglioramento delle doti dinamiche di questa turistica. Se sulla 1450 la riserva di potenza, alle medie autostradali in quinta era insufficiente a compiere un sorpasso e imponeva una scalata di marcia, qui la progressione è sempre ottima, fluida e priva di “picchi”, nella marcia più alta e sin dagli 80 km/h. A 130 km/h, insomma, c’è abbastanza energia per trarsi d’impaccio, con in più il vantaggio di viaggiare in sesta a regimi inferiori.
A suo agio nei curvoni veloci (dove risulta appena più lenta della “cugina” Street Glide per via di un interasse più lungo), va guidata con attenzione se non si vuole strisciare a terra le splendide pedane con cambio a bilanciere; approcciandosi alle decelerazioni più brusche, poi, non si possono chiedere miracoli ai pur efficienti (tenuto conto dell'estrazione assolutamente turistica dell'impianto e della massa in gioco) freni a disco con pinze a quattro pistoncini.

Sebbene appagati dal nuovo e più corposo sound del propulsore e dalla pronta risposta all’apertura del gas, non si può però fare a meno di rilevare come alcune pecche “storiche” di questo modello non siano eliminate: la tendenza dell’avantreno ad innescare vistosi ondeggiamenti alle andature autostradali, come pure l’altezza del parabrezza, che si rivela scomodo per i piloti di media statura in quanto termina proprio all’altezza degli occhi, e in più non rende un’immagine sufficientemente nitida ed esente da distorsioni; l’impossibilità, infine, di sganciare le borse laterali per usarle a mo’ di valigie nel corso di un viaggio a tappe.
Insomma, la Road King Classic è la moto dei viaggi tranquilli, quelli in ci si gode il paesaggio, andando senza fretta. Quelli in l’importante non è arrivare, ma andare.

Motore: a 4 tempi, 2 cilindri a V di 45° longitudinale, raffreddamento ad aria, alesaggio e corsa 95,3x111,1 mm, cilindrata 1.584 cc, rapporto di compressione 9,2:1, distribuzione bialbero a camme nel basamento e con aste e bilancieri e punterie idrauliche a regolazione automatica, 2 valvole per cilindro, lubrificazione forzata a carter secco con doppia pompa trocoidale e serbatoio esterno. Alimentazione: iniezione elettronica sequenziale ESPFI. Accensione: elettronica, 1 candela per cilindro. Avviamento: elettrico.
Trasmissione: primaria a catena, frizione multidisco in bagno d’olio, cambio a 6 marce, finale a cinghia in fibre.
Ciclistica: telaio a doppia culla in tubi tondi d’acciaio, inclinazione asse di sterzo 26°, avancorsa 158 mm. Sospensione anteriore: forcella teleidraulica, steli da 41,3 mm. Sospensione posteriore: forcellone oscillante con due ammortizzatori a regolazione pneumatica. Ruote: in lega da 16”, pneumatici MT90B16 l’anteriore e MU85B16 il posteriore. Freni: anteriore a doppio disco da 292 mm, pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco da 292 mm, pinza a 4 pistoncini.
Dimensioni e peso: interasse 1610 mm, lunghezza 2380 mm, larghezza 1000 mm, altezza sella 683 mm. Peso a secco 332 kg, capacità serbatoio 18,9 l.
Prestazioni: potenza n.d., coppia 123 Nm a 3400 giri.
Omologazione Euro-3: si’