Moto & Scooter
Una mobilità da Terzo Mondo
ACI ed Eurispes hanno presentato il loro primo rapporto sulla mobilità nelle province italiane. Il 64 per cento del paese sceglie il mezzo privato causa malfunzionamento di quello pubblico. Si segnala anche un’emergenza incidenti
ACI ed Eurispes hanno presentato il loro primo rapporto sulla mobilità nelle province italiane. Il 64 per cento del paese sceglie il mezzo privato causa malfunzionamento di quello pubblico. Si segnala anche un?emergenza incidenti
di Riccardo Matesic
L?Italia è un paese incapace di soddisfare la richiesta di mobilità dei suoi cittadini, costretti a ricorrere al veicolo privato per spostarsi. Non funzionano i mezzi pubblici e la qualità delle strade è da terzo mondo. In estrema sintesi è questo ciò che emerge dal 1° Rapporto ACI-Eurispes sulla qualità della mobilità nelle province italiane.
Una ricerca per la quale è stato impostato un grosso lavoro. La parola chiave è IQM, Indice di Qualità della Mobilità, un parametro creato appositamente mediando fra 40 diverse variabili, che vanno dalla densità di veicoli sulle strade alla capillarità dei mezzi pubblici; passando per i chilometri percorsi e le velocità medie.
La città che è uscita meglio è Aosta, con un IQM pari a 0,7768, mentre Foggia, 103ª, ha 0,9999. Nella parte alta della classifica abbondano le città di piccole e medie dimensioni del nord Italia, con la Toscana e l?Umbria che la fanno da padrone. Solo discreta la prestazione del Centro Italia, mentre scivolano in fondo un po? tutte le città del Meridione e, soprattutto, le isole.
Sarebbero tre i principali punti nevralgici del sistema mobilità: incidentalità, inadeguatezza del trasporto pubblico e scarsa pianificazione territoriale, un modo quest’ultimo per dire che bisogna recuperare un dialogo con comuni e province. Perché bisogna pianificare nella maniera migliore le infrastrutture viarie, tenendo in considerazione le esigenze e le peculiarità della mobilità locale. Basta interventi alla cieca, insomma.
Sul fronte della sicurezza impressiona come il 20% dei cittadini dichiari di essere incorso in almeno un incidente nell’ultimo anno. “Un dato stupefacente – ha commentato il presidente dell’ACI Lucchesi -, perché significa che nelle città c’è una vera e propria emergenza incidenti; e perché fa pensare alle tariffe assicurative che lievitano. Certo, a ben guardare questi dati sui sinistri in città, ci si rende conto che quello della velocità è un mezzo problema. Perché vanno colpiti sicuramente gli imbecilli che vanno a velocità altissime, ma tutti questi incidenti in un contesto di traffico congestionato, non succedono davvero perché si va forte”.
Dunque ogni giorno, i cittadini che scelgono un veicolo privato per muoversi, sono il 64%. Una percentuale altissima che denuncia il fallimento dei mezzi pubblici, per i quali il tempo medio d’attesa è sui 15 minuti, ma non mancano casi e linee per le quali si superano i 20 minuti. E allora, considerando che lo spostamento medio in auto è inferiore alla mezz’ora, non si può pensare che il mezzo pubblico possa essere competitivo, se non riformato profondamente. Intanto le città soffocano nel traffico e nei miasmi dell’inquinamento.
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1. Aosta 0,7768
2. Siena 0,7955
3. Parma 0,8217
4. Pisa 0,8242
5. Terni 0,8339
6. Lucca 0,8354
7. Mantova 0,8402
8. Ravenna 0,8435
9. Arezzo 0,8487
10. Trento 0,8492
11. Biella 0,8535
12. Cuneo 0,8547
13. Perugia 0,8559
14. Udine 0,8597
15. Massa 0,8649
16. Firenze 0,8655
17. Pesaro 0,8675
18. Brescia 0,8681
19. Bologna 0,8685
20. Ascoli Piceno 0,8704
21. La Spezia 0,8732
22. Pavia 0,8741
23. Reggio Emilia 0,8750
24. Venezia 0,8767
25. Belluno 0,8772
26. Como 0,8778
27. Livorno 0,8788
28. Piacenza 0,8790
29. Pordenone 0,8802
30. Macerata 0,8812
31. Prato 0,8835
32. Ferrara 0,8841
33. Roma 0,8851
34. Ancona 0,8872
35. L’Aquila 0,8876
36. Vicenza 0,8890
37. Cremona 0,8912
38. Bergamo 0,8912
39. Novara 0,8915
40. Pistoia 0,8926
41. Modena 0,8942
42. Forlì 0,8951
43. Varese 0,8955
44. Sondrio 0,8964
45. Treviso 0,8990
46. Lecco 0,8992
47. Torino 0,8998
48. Vercelli 0,9034
49. Rieti 0,9044
50. Grosseto 0,9054
51. Campobasso 0,9056
52. Asti 0,9071
53. Savona 0.9084
54. Pescara 0,9091
55. Verbania 0,9101
56. Imperia 0,9115
57. Gorizia 0,9115
58. Cagliari 0,9127
59. Bolzano 0,9156
60. Alessandria 0,9163
61. Rimini 0,9184
62. Padova 0,9194
63. Chieti 0,9207
64. Teramo 0,9225
65. Isernia 0,9229
66. Salerno 0,9236
67. Viterbo 0,9249
68. Verona 0,9251
69. Lodi 0,9259
70. Matera 0,9261
71. Trieste 0,9271
72. Milano 0,9271
73. Frosinone 0,9296
74. Catanzaro 0,9308
75. Lecce 0,9320
76. Catania 0,9369
77. Rovigo 0,9399
78. Cosenza 0,9437
79. Genova 0,9448
80. Sassari 0,9472
81. Latina 0,9528
82. Reggio Calabria 0,9544
83. Brindisi 0,9547
84. Oristano 0,9564
85. Enna 0,9575
86. Messina 0,9580
87. Benevento 0,9581
88. Vibo Valentia 0,9582
89. Palermo 0,9626
90. Taranto 0,9630
91. Potenza 0,9660
92. Crotone 0,9690
93. Ragusa 0,9692
94. Avellino 0,9692
95. Napoli 0,9705
96. Nuoro 0,9714
97. Caserta 0,9715
98. Trapani 0,9729
99. Siracusa 0,9767
100. Bari 0,9834
101. Agrigento 0,9890
102. Caltanissetta 0,9998
103. Foggia 0,9999
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