Harley-Davidson Fat Boy 2007

A sedici anni dalla sua prima apparizione, uno dei classici della Casa americana si rifà il trucco. Tante novità, dal motore alla ciclistica, ma senza snaturarne la filosofia

di Daniele Massari

San Diego (USA) - Il “Ciccione” è cresciuto.
Nata sedici anni fa con un nome bizzarro e una linea che strizzava l’occhio a chi cercasse originalità pur nell’ambito di una gamma tradizionalista come quella proposta da Harley-Davidson, la FLSTF Fat Boy si è presto affermata come uno dei modelli più rappresentativi del Marchio.

Con quella linea morbida, caratterizzata dalle sovrastrutture abbondanti e dalle ruote lenticolari, quel manubrio largo largo che va impugnato come le corna di un placido, enorme bovino, la Fat Boy costituisce un modo di andare in moto che è del tutto a sé.

Per il suo compleanno, a Milwaukee hanno deciso di farle un regalo rivedendone profondamente l’essenza pur senza snaturarne l’estetica. Ed eccola qui: ha ancora dei parafanghi voluminosi ed avvolgenti, il serbatoio sembra il solito, così come il motore. Eppure è tutta nuova. Ha un nuovo motore, di cilindrata maggiore e dalle prestazioni più brillanti, ha un nuovo cambio a sei rapporti e anche le sovrastrutture, sebbene paiano uguali alle precedenti, sono state riprogettate per far spazio alle nuove dimensioni (cresciute, anch’esse) dei pneumatici.
Disponibile nelle colorazioni Vivid Black e Pearl Denim, la Fat Boy nel 2007 costerà da 21.100 a 21.300 euro.

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Il cuore della FLSTF Fat Boy è il nuovo propulsore Twin Cam 96B da 1.584 cc, dotato di contralberi antivibrazioni e del nuovo cambio Cruise Drive a sei marce. Anche il sound è cambiato rispetto al modello precedente: merito del nuovo sistema di valvole all’aspirazione e allo scarico, che parzializza l’aria che giunge al filtro dell’aria e quella che fuoriesce dai terminali, in modo da limitare la rumorosità in città.
Al posto della coppia di pneumatici da 130 su ruote lenticolari, per il 2007 giungono due ruote di ben più generose dimensioni: all’avantreno compare una gomma da 140 mm, mentre sulla ruota motrice è stata montata una 200: entrambe le coperture sono installate su nuovi cerchi da 17”.

Guardando in dettaglio, anche esteticamente sono cambiate un bel po’ di cose: nuova la strumentazione, che vanta anche l’orologio digitale e la spia della sesta marcia, nuovo il manubrio con tubi di diametro maggiorato entro cui corrono i fili elettrici, nuovo l’impianto di antifurto “intelligente”, che non si attiva se nelle vicinanze c’è il proprietario con indosso il trasponder in dotazione.

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L’incremento prestazionale ottenuto con l’aumento di cilindrata è sensibile e appagante: il “ciccione” è migliorato in ripresa e accelerazione, ed offre sempre un ottimo spunto all’apertura del gas. Certo, non ha il brio dei modelli più leggeri ed è caratterizzato piuttosto dalla linearità di erogazione tipica della famiglia Touring, ma l’ottima riserva di potenza sempre a disposizione nella manopola del gas, a qualunque marcia, ne fanno un mezzo particolarmente godibile sul misto veloce e brillante nella ripresa, in sesta, anche da poco sotto gli 80 km/h.

Quando le strade si fanno più tortuose, però, la FLSTF rivela i limiti di una scelta di gomme si scenografica e d’impatto, ma decisamente inadatta ai cambi di direzione repentini: la copertura posteriore da 200, abbinata all’anteriore da 140 (entrambe su cerchi lenticolari da 17”) non sono fatte per la guida disinvolta sui tornanti. Quella stabilità e il senso di appoggio che soddisfano nelle curve veloci, diventa affaticante quando il raggio delle curve si riduce, e giunge a rendere la guida faticosa.
Ultimo appunto alla nuova sella “Two-Up” che, a dispetto delle dimensioni generose, è piuttosto dura.

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Motore: a 4 tempi, 2 cilindri a V di 45° longitudinale, raffreddamento ad aria, alesaggio e corsa 95,3x111,1 mm, cilindrata 1.584 cc, rapporto di compressione 9,2:1, distribuzione bialbero a camme nel basamento e con aste e bilancieri e punterie idrauliche a regolazione automatica, 2 valvole per cilindro, lubrificazione forzata a carter secco con doppia pompa trocoidale e serbatoio esterno. Alimentazione: iniezione elettronica sequenziale ESPFI. Accensione: elettronica, 1 candela per cilindro. Avviamento: elettrico.
Trasmissione: primaria a catena, frizione multidisco in bagno d’olio, cambio a 6 marce, finale a cinghia in fibre.
Ciclistica: telaio a doppia culla in tubi tondi d’acciaio. Sospensione anteriore: forcella teleidraulica, steli da 41,3 mm. Sospensione posteriore: forcellone oscillante tipo "Softail" con con due ammortizzatori orizzontali. Ruote: in lega da 17”, pneumatici 140/75R17 l’anteriore e 200/55R17 il posteriore. Freni: anteriore a disco da 292 mm, pinza a 4 pistoncini, posteriore a disco da 292 mm, pinza a 4 pistoncini.
Dimensioni e peso: interasse 1635 mm, lunghezza 2396 mm, larghezza 997 mm, altezza sella 645 mm. Peso a secco 313 kg, capacità serbatoio 18,9 l.
Prestazioni: potenza n.d., coppia 120 Nm a 3300 giri.
Omologazione Euro-3: si’