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Hornet Cup 1: diventare piloti!

il 17/05/2006 in Moto & Scooter

Il mondo delle competizioni non è un eldorado riservato a pochi facoltosi fortunati. A volte basta solo molta passione, un moderato investimento e qualche 'dritta' per schierarsi in griglia. Seguiteci, vi spieghiamo come fare dall'iscrizione al trofe

Hornet Cup 1: diventare piloti!
Il kit consegnato all'atto di iscrizione del Trofeo

Iniziare a correre. Alzi la mano chi non ha mai pensato, almeno per un istante, di provarci. Per i possessori di moto sportive - quelli per intenderci che alla domenica scorrazzano sui nostri passi montani - molto spesso è un sogno.
Perché, in fondo, tutti ci sentiamo dei novelli Valentino Rossi.
Ma il mondo delle competizioni è davvero una chimera? È così difficile iniziare a correre?
Quanti euro occorre investire per schierarsi (a livello amatoriale) in pista?

IL FORUM

Ogni venerdì Andrea Padovani risponde alle vostre domande sul mondo dei trofei monomarca.

Per contattarlo ecco il post sul nostro forum


Motonline.com cercherà di dare una risposta ai quesiti posti partecipando a uno dei trofei che si corrono nel nostro paese proprio come farebbe un qualsiasi appassionato, senza spendere cifre faraoniche.
Il monomarca prescelto per approfondire queste tematiche è l’Honda Hornet Cup, un campionato che per filosofia e per tipologia di moto permette un impegno relativamente contenuto, una gestione della motocicletta piuttosto semplice e spese di gestione ancora abbordabili.


La nostra avventura però prenderà il via molto prima del vero e proprio inizio del trofeo: prima di tutto con le formalità burocratiche per poter schierarsi in pista (licenza e iscrizione al trofeo), successivamente con la preparazione della moto.
Quest’ultima, per contenere il più possibile i costi, avverrà nel garage di casa per tutte quelle operazioni che non richiedono competenze specifiche approfondite.
Per la messa a punto di alcuni particolari sofisticati, quale la forcella e la carburazione del motore, invece, ci rivolgeremo a specialisti dotati di quelle attrezzature necessarie per le operazioni del caso.


Il lungo processo di elaborazione della nostra Hornet 600 verrà documentato passo passo, con il resoconto di ogni singola modifica e la lista delle spese che verranno sostenute.
Se siete curiosi, rimanete in contatto: l’anno prossimo potreste abbandonare la strada di montagna che battete nel fine settimana per una più sicura pista dove potrete dimostrare quello che realmente valete.
In tutta sicurezza
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La via per arrivare a schierarsi in gara è piuttosto lunga ed inizia - com’era facile immaginare - dalle “scartoffie”, che nel nostro caso sono quelle necessarie per ottenere la licenza e per iscriversi al trofeo.
Per la prima è necessario contattare un motoclub: è possibile reperire la lista completa, e quindi quello più vicino a casa, consultando il sito della Federazione Motociclistica Italiana (www.federmoto.it).


In alternativa è consigliabile dare un’occhiata all’elenco telefonico o chiedere informazioni direttamente al proprio concessionario che sicuramente sarà informato su quelli della zona. I documenti da presentare per ottenere la fatidica tessera non sono molti: prima di tutto occorre sottoporsi ad un elettroencefalogramma (esame che può essere fatto in una qualsiasi struttura ospedaliera) che andrà poi sottoposto ad uno specialista che ne attesti il buon risultato.
In seconda battuta, con il risultato di questo esame, ci si deve recare in un centro di Medicina dello Sport per sottoporsi a una visita medica approfondita (specificate sempre per quale sport e specialità!). Conviene sempre chiedere al proprio Motoclub dove andare visto il numero di licenze che ogni anno vengono fatte: loro sapranno certamente dove indirizzarvi…
Con l’esito di questo secondo esame è il momento di ritornare nella sede della federazione per completare l’iter: si firmano i moduli specifici, si fa una copia di un documento e del codice fiscale e si versano 300 euro. In un paio di settimane la licenza sarà pronta.


È il momento di affrontare la questione “trofeo”: il regolamento e tutte le informazioni del caso sono recuperabili nel sito della Honda Italia (www.hondaitalia.com), contattando l’organizzazione (E&E Organization, Via Marcello Garosi, 10 - 00128 Roma; tel. 06.5074375–348.3816929 fax 06.50 82 233 E-mail: e.eorganization@gmail.com) o in alternativa presso la più vicina concessionaria Honda. Bisogna quindi compilare l’apposito modulo e versare (mediante assegno o bonifico) i 2.100 euro richiesti.
Non rimane che attendere l’arrivo del kit per la preparazione della moto e – nel caso non l’abbiate ancora fatto – recuperare una Hornet su cui installarlo! Una delle prerogative di questo trofeo risiede proprio nel prezzo di acquisto della moto: usata - e con un po’ di fortuna - si può trovare anche a 3.500 euro. Tranquilli: le prestazioni delle vecchie versioni non sono così lontane da quella attuale.

Visita per encefalogramma  40,00 euro
Visita medica sportiva 50,00 euro
Licenza 300,00 euro
Iscrizione trofeo 2.100,00 euro
Acquisto Hornet 600 3.500,00 euro
Totale parziale 5.990,00 euro
Totale generale 5.990,00 euro

La somma da sborsare per iscriversi al trofeo (2.100 euro) dà diritto a un kit ricco. A questa vanno aggiunti altri 200 euro per iscriversi a ogni singola gara e per poter ritirare il trasponder. Il montepremi è interessante: basti pensare che il primo classificato di ogni gara porta a casa ben 1.800 euro, il secondo 1.300 e così a scalare fino al sesto posto. Al vincitore del trofeo, poi, va uno scooter Honda PS 125, al secondo uno Zoomer 50.
Le modifiche che possono essere fatte alla moto sono davvero poche. Gli interventi alla ciclistica riguardano le sospensioni – il mono può essere sostituito con un elemento racing Ohlins o WP, la forcella può essere equipaggiata con un kit di pompanti e molle più rigide sempre della stessa marca – e i freni. Questi ultimi possono essere dotati di tubi in treccia e di pastiglie più performanti.
È obbligatorio asportare dalla moto gli accessori di serie pericolosi e installare i particolari in vetroresina. Può essere inoltre modificata l’imbottitura della sella e si possono sostituire il manubrio con uno di forma simile all’originale e i pneumatici scegliendo tra o Michelin Power Race nelle tre mescole disponibili.
Minori le possibilità di intervento sul propulsore: i cilindri possono essere maggiorati fino a 1 mm e i carburatori possono essere dotati di molle, spilli e getti del massimo diversi da quelli originali per adattare la carburazione al terminale di scarico racing fornito nel kit. Non può essere sostituito, o rimosso, invece il filtro. Il liquido di raffreddamento deve essere rimpiazzato con semplice acqua e può essere rimossa la valvola termostatica. È consentito inoltre sostituire la trasmissione finale, usando la catena fornita nel kit, adottando corona e pignone racing di misura libera.

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