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Honda PS125i/150i: perfect scooter

il 20/04/2006 in Moto & Scooter

Uno scooter divertente e maneggevole dalla linea elegante, per muoversi nel traffico con un tocco di originalità. Disponibili dai concessionari a 2.850 e 3.000 euro f.c. (150)

Genova – La riviera ligure, nel tratto che separa Camogli da Genova, è stata la cornice della presentazione del nuovo scooter Honda. Il PS (Pan-European scooter) che avevamo visto in anteprima al Motorshow di Bologna interamente progettato in Italia e pensato per il mercato europeo, è prodotto nello stabilimento italiano di Atessa.
La linea è stata sviluppata dal designer Gianni Pedone che ha cercato di creare un mezzo che si adattasse alle esigenze di chi adopera lo scooter tutti i giorni, ma che non vuole rinunciare ad un tocco di eleganza. Spicca in questo senso la carenatura dalle linee morbide e ben accordate tra loro. La scelta della doppia colorazione, rende poi lo scooter ancora più accattivante e personale, in particolare si apprezza stando in sella il retroscudo e la pedana, che non sono del solito colore nero.

Il frontale è dominato dal fanale con lampade multireflector integrato nel manubrio, dalla presa d’aria del radiatore e dagli indicatori di direzioni montati a filo.
Il PS si può definire figlio del celebre SH di cui eredita il collaudato telaio tubolare con travi inferiori in acciaio, il motore e lo scarico. Le sospensioni marchiate Showa si avvalgono di una forcella telescopica, e di un doppio ammortizzatore al posteriore.
L’impianto frenante monta il sistema di frenata combinata Honda. In pratica tirando la leva del freno posteriore – a tamburo da 130 mm – si aziona anche il disco anteriore (da 220mm ) su cui lavora una pinza a doppio pistoncino.



Il propulsore, proposto sia in versione 125 sia 150, è un monocilindrico quattro tempi raffreddato a liquido – il radiatore si trova nel frontale - alimentato ad iniezione elettronica PGM-FI, che oltre a ridurre i consumi di carburante (nella nostra prova siamo stati sopra i 25 km/l) consente di ridurre le emissioni inquinanti facendo rientrare, grazie anche alla sonda lambda posizionata nel terminale, il PS nella normativa Euro 3.
La strumentazione composta da tre indicatori analogici: tachimetro, temperatura del liquido di raffreddamento e livello della benzina, e sovrastata da un piccolo orologio lcd e dalla spia di funzionamento dell’iniezione è ben leggibile in qualsiasi condizione di luce.
Per le soste è disponibile il solo cavalletto centrale che non richiede sforzi nell’utilizzo.

La posizione di guida è confortevole: il manubrio si impugna saldamente con le braccia alla giusta altezza, e le gambe ben sistemate sulla pedana piatta.
Fin dai primi metri il feeling con il PS è immediato. L’altezza da terra (800 mm), unita alla conformazione più rastremata della sella nella zona centrale e a quella della pedana, che nella parte finale si stringe, consente a tutti i piloti di appoggiare saldamente i piedi nelle soste.
La protezione dal vento e dalle intemperie è buona, per migliorarla si può montare il parabrezza proposto tra gli accessori Honda. Gli specchi retrovisori consentono una buona visuale e non vibrano.

Nel tratto misto che abbiamo percorso sulla litoranea abbiamo apprezzato la stabilità del PS, e il comfort della seduta. Le sospensioni, pur avendo una taratura abbastanza morbida, non innescano reazioni anche aumentando il ritmo della guida; nel tratto urbano poi si sono rivelate a punto e solo dove la strada e più dissestata trasmettono qualche vibrazione al pilota.
In città gli spunti al semaforo di entrambi i propulsori sono discreti, si avverte la differenza tra il 125 e il 150 solo nell’allungo. Gli inserimenti in curva sono rapidi, e nel traffico il PS è maneggevole grazie anche alle ruote da 13’’ dalla larga sezione.
Il motore è silenzioso anche con il salire dei giri e trasmette poche vibrazioni.



La frenata con sistema combinato, anche in caso di emergenza, si è rivelata sempre pronta senza essere aggressiva e garantisce spazi di arresto contenuti. L’assenza del disco posteriore non si avverte, nel nostro test di oltre 50 Km il tamburo per tutta la durata non ha manifestato segnali di affaticamento.
La capacità di carico è buona, il vano sottosella (apribile girando la serratura di contatto) è in grado di ospitare un casco integrale, poi la pedana piatta consente di sistemare una borsa, mentre è piccolo il vano ricavato nel retroscudo. Si può poi montare, a richiesta, il bauletto in tinta con il PS che utilizza la stessa chiave di contatto.
Sul PS trovano spazio anche gli ospiti con il passeggero che può sfruttare la larga sella a sua disposizione, le pedane estraibili e appigliarsi al maniglione integrato nel portapacchi.


Tra parentesi i dati relativi al PS 150 ie



Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 52,4 x 57,8 mm ( 58 x 57, 8 mm); cilindrata 125 cc (153 cc); rapporto di compressione 11:1. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 26 mm. Capacità serbatoio carburante 8,3 litri. Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore automatico centrifugo.

Ciclistica: telaio tubolare in acciaio; sospensione anteriore, forcella telescopica; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore.
Cerchi: anteriore 2,75x13”, posteriore 3,50x13”. Pneumatici: anteriore 110/90-ZR13, posteriore 130/70-ZR17. Freni: anteriore a disco in acciaio da 220 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a tamburo da 130 mm.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.990, larghezza 700, altezza sella 800, interasse 1.340. Peso a secco 126 kg.

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