Moto & Scooter
KTM 990 Adventure
Una on-off di grande carattere che si rinnova in modo coerente. La bicilindrica austriaca si segnala per versatilità e prestazioni al top di categoria. Rispetto alla concorrenza tedesca paga solo in termini di comfort, soprattutto nella più specialistic
Un contesto desertico, come ce ne sono pochi in Europa. Fuerteventura è così, una casa ogni mezz’ora di strada, se si viaggia spediti, e un entroterra ostico, dal sapore maghrebino. In compenso le lingue d’asfalto sono nere, abrasive, perfette. Gran posto per andare in moto, in particolare per una on-off. KTM ha dunque scelto la location ideale per la presentazione della nuova Adventure.
L’LC8, il leggero bicilindrico che è il simbolo della produzione di Mattighofen in fatto di moto stradali, aumenta corsa e alesaggio quel tanto che basta per passare da 950 a 999 cc. In pratica si tratta del motore della cattivissima naked Superduke, anche se le prestazioni e l’erogazione sono del tutto diverse. A proposito di erogazione: l’altra grande differenza col passato riguarda l’alimentazione. La scelta di abbandonare i carburatori e passare all’iniezione fa discutere, ma l’obbligo di rientrare nei parametri della normativa Euro 3 non ha lasciato molta scelta. La 990 Adventure è disponibile in due versioni: normale e S.
La prima ha di serie l’ABS, non disponibile sulla seconda, che ha anche una sella più alta e sottile e una colorazione dedicata (blu-arancio Gauloises). Il prezzo è uguale per entrambe: 12.920 euro f.c. con disponibilità immediata.
98 CV di potenza massima e 95 Nm di coppia sono valori elevati per una moto di questo tipo, ma non stupiscono, tanto più che l’Adventure 950 riportava sulla scheda tecnica numeri identici. In effetti il V2 austriaco, almeno di primo acchito, mostra un carattere simile a quello del suo predecessore a carburatori. Pieno e pastoso ai bassi, il nuovo “millone” si siede però molto più tardi: da 4.000 a 6.000 giri è una goduria vera, e comunque continua a spingere con un certo vigore fino a 10.500 indicati. Senza bisogno di molto lancio si riescono a raggiungere i 220 km/h indicati.
Bene il cambio a sei marce, preciso dagli innesti non troppo lunghi. Ottima la frizione, modulabile e dal commando morbido. Per l’utilizzo turistico è certamente da preferire la Adventure “base”, perchè la sella è più bassa ma soprattutto più imbottita e sagomata in modo da favorire l’utilizzo in coppia. La chiave per comprendere la peculiarità di questa moto è il cerchio anteriore da 21”: a differenza delle altre bicilindriche on-off, che montano ruote anteriori di minor diametro, in mani esperte la “Kappa” può dire la sua sul serio, non solo su strade bianche, ma anche nell'offroad impegnativo. Le sospensioni sono infatti di ottima qualità e del tutto regolabili, e non dimentichiamo che questa moto è strettamente derivata da quella che ha vinto la Dakar.
Naturalmente lo scotto di un cerchio di così ampio diametro si paga su asfalto, con ingressi in curva più lenti, un po' di sottosterzo e poco appoggio: anche se, per la verità, sono fenomeni di lieve entità: tra le curve la Adventure permette di tenere un passo ben più che dignitoso, anche grazie a pneumatici Pirelli degni di lode. A chi non ha particolari velleità fuoristradistiche consigliamo la versione base, che è dotata di ABS, è più comoda e trasmette un po' di vibrazioni in meno. La "S" acetta qualche compromesso in meno, ma ripaga co un assetto più rigido e con una frenata più racing.
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Motore: bicilindrico, 4-tempi, V 75°, cilindrata999 cc, alesaggio per corsa 101 / 62,4 mm, potenza (omologata) 72 kW / 8500 giri/min, coppia max. 95 Nm / 6500 giri/min, compressione 11,5 : 1, avviamento elettrico, iniezione elettronica, distribuzione 4 V / DOHC, lubrificazione a circolazione forzata. Raffreddamento a liquido. Frizione multidisco in bagno d’olio, comando idraulico, sistema gestione motore Keihin EMS. Impianto di scarico: a doppio silenziatore in acciaio inox con catalizzatore e sonda lambda conforme alla normativa euro 3
Trasmissione: cambio a sei rapporti, ad innesti frontali, rapporto primaria 67 : 35, trasmissione finale catena 5/8 x 1/4"
Ciclistica: telaio a traliccio al cromo-molibdeno, verniciato a polvere, telaietto posteriore alluminio, manubrio in Renthal alluminio, Ø 28 / 22 mm. Inclinazione sterzo 63,4°. Sospensione ant.WP-USD 48 mm. Sospensione post. monoammortizzatore WP-PDS con precarico molla idraulico. Corsa sosp. ant. / post. 210 / 210 mm. Freno ant. 2 pinze flottanti Brembo a doppio pistoncino, 2 dischi flottanti Ø 300 mm. Freno post. pinza flottante Brembo a doppio pistoncino, disco flottante Ø 240 mm. ABS Brembo a due canali. Cerchio ant. / post. 2,15 x 21"; 4,25 x 18".
Pneumatico ant. / post.90 / 90-21"; 150 / 70-18"
Dimensioni: avancorsa119 mm, interasse 1570±10 mm, altezza minima 261 mm, altezza sella non caricata 860 mm, capacità serbatoica. 22 litri, peso a secco ca. 199 kg (senza ABS).
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