Chissà che sensazione deve fare partire per le vacanze con fidanzata e bagagli a bordo di quella che è a tutti gli effetti una belva bruciasemafori. Già, perché non contenti del “tutto esaurito” registrato l’anno scorso dalla loro Ultra Classic Screamin’ Eagle, i ragazzi del reparto CVO hanno pensato di riproporre questa versione, naturalmente aggiornata sulla base delle tante migliorie introdotte sulla FLHTCUI 2006. In questo caso, dunque, si chiama FLHTCUSE (dove “SE” sta per “Screamin’ Eagle”) ed è spinta dal bicilindrico Stroker Screamin’ Eagle 103", da 1690cc, che segna una sostanziale differenza di prestazioni rispetto alla versione standard, ed è accreditato di un incremento della coppia massima del 20% (tale valore raggiunge quindi i 135 Nm a 4.000 giri).

Per quel che riguarda l’allestimento delle tre versioni bicolore, in vendita a 34.500 euro e prodotte in sole 4.000 unità, esso si distingue per il rivestimento in pelle del baule posteriore e del cruscotto, per la sella “Custom” riscaldata e dotata di supporto lombare, per i cerchi cromati a se razze e per il nuovo impianto Hi-Fi Harman/Kardon.

Sempre in tema di paciose cruiser che si trasformano in bestie feroci, ecco la FLSTFSE Fat Boy Screamin’ Eagle (31.000 euro), che propone, sotto le nuove grafiche e sempre in abbinamento al Twin da 1690cc, un telaio tutto nuovo in grado di ospitare una gomma posteriore da 200 (la sezionedella ruota anteriore è ben 140!), un posteriore ribassato con inserti cromati ai lati della sella e nuovi cerchi “Road Winder” da 17”. Sarà prodotta in sole 3.900 unità.

Sebbene l’anno scorso non sia stata importata in Italia, Harley-Davidson annuncia l’arrivo, seppur in un piccolo quantitativo per lo più già prenotato, della VRSCRSE, l’aggressiva V-Rod Screamin’ Eagle che esaspera le già brillanti prestazioni della Harley raffreddata a liquido.

In cambio di 28.000 euro (neanche troppi, se si pensa al prezzo degli altri modelli) ci si porta a casa un special accessoriata di tutto punto, con motore Big Bore Revolution da 1250cc (accreditato di 116 Nm di coppia e di un incremento della potenza massima del 10%), pneumatico posteriore da 240 montato su un cerchio da 18” con canale di ben 8”, blocchetto accensione riposizionato, manubrio con cablaggi interni e sella custom, oltre all’inedita livrea bicolore con telaio in tinta.

Se poi, per voi, una delle 2.600 VRSCRSE prodotte è poco esclusiva, potreste sempre cercare di portarvi a casa una delle 3 o 4 VRXSE che verranno importate in Italia: si chiama V-Rod Destroyer e prende spunto proprio dalla V-Rod Screamin’ Eagle, ma ne mescola i cromosomi con quelli del dragster usato nel campionato NHR: l’intento è quello di attirare in concessionaria, soprattutto in America, gli appassionati delle gare di accelerazione, e per questo la Destroyer è stata equipaggiata di tutto ciò che serve ad un pilota per essere competitivo sul quarto di miglio.

Con frizione multi-stage, cambio pneumatico, launch box a due stadi e una luce di posizione cambio programmabile, abbinati alla ruota posteriore da 25”x7” ed al motore Revolution da 1300cc in grado di sviluppare 165 cv, questo dragster può coprire i 400 m in meno di 10”. Quale potrebbe essere il costo di una performance del genere? Ancora non ci è dato saperlo, ma pare vari in funzione degli altri accessori che vorrete installarci all’atto dell’acquisto…