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Honda VTX 1800 Special

il 07/06/2005 in Moto & Scooter

1800cc, l'accento pugliese e gli occhi a mandorla: è l'opera di un appassionato foggiano e del team di Dragger di Vasto. Sulla base della prima delle "Power Cruiser"...

Honda VTX 1800 Special
Vento nei capelli? Si, ma solo su strade chiuse al traffico, come quella dove è stata scattata questa foto. Altrimenti, il casco è meglio tenerlo sempre in testa...


Un ragazzo di Foggia che va in giro su una cruiser giapponese decisamente ispirata alle maxi bicilindriche americane… Si potrebbe riassumere così il quadretto ritratto in foto.

Lui si chiama Luca D’Ambrosio, ed è un appassionato pugliese entrato in possesso, nel 2002, di uno dei pochi esemplari di Honda VTX 1800 venduti in Italia.

La “Power Cruiser” di casa Honda, che nel nostro Paese non ha incontrato una vastissima diffusione (anche in quanto creata principalmente per il mercato statunitense), resta comunque un gran bel “ferro”, ammirato e rispettato dagli appassionati del genere, e per l’occasione è stata sottoposta ad una cura rivitalizzante che l’ha personalizzata senza snaturarla, esaltandone semmai l’aspetto muscoloso da bisonte della strada.

Complice di questa elaborazione, la nostra vecchia conoscenza Mario Ramundo, titolare dell’officina Dragger di Vasto, che ha sovrinteso ai lavori contribuendo al grande equilibrio globale del progetto, che ha richiesto un anno di lavorazione (con varie interruzioni rese necessarie dal reperimento dei vari accessori) ed una spesa complessiva di circa 10.000 euro (di cui 7.000 solo di accessori).

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Il poderoso propulsore bicilindrico a “V” che equipaggia la VTX è già sufficientemente performante, in grado di erogare coppia e potenza più di qualunque altra cruiser. Pertanto, l’intervento al motore è stato limitato alla sola scelta di un nuovo impianto di scarico Vance & Hines 2 in 2, abbinato al filtro dell’aria Kuryakyn Hypercharger, quasi obbligatorio quando si entra nel campo dei bicilindrici ad alto potenziale.

Dal prezioso catalogo Kuryakyn giungono anche i comandi a pedale, le pedane avanzate e quelle destinate al passeggero, che certo non si può dire goda di una postazione privilegiata, disposto com’è sulla sella minimalista. Quella originale è stata infatti sostituita con quella di un’altra celebre cruiser Honda: si tratta della celebre Rune, la lussuosa “special di serie” mossa dal propulsore sei cilindri boxer della Goldwing, rivestita in questo caso, artigianalmente, in pelle di pitone da “1200” di Foggia.

La principale differenza rispetto al modello di serie è costituita dall’adozione del generoso cerchio posteriore con canale da 8,5”: si tratta di un RC modello Sabre, in alluminio forgiato a tre razze, capace di ospitare un pneumatico Metzeler 240 e la cui installazione ha richiesto la modifica, da parte di Mario, dell’intero albero cardanico, che è stato assottigliato nella zona centrale per consentire il regolare rotolamento della ruota.
Soffermandosi sugli accessori, notiamo il manubrio Barons con riser integrati e blocchetti elettrici cromati, i retrovisori billet firmati Depretto, il piccolo ma aggressivo plexiglass ed il bel fender posteriore, dotato di gruppo ottico di tipo “cat eye” con minuscolo indicatori di direzione e portatarga integrato.



Di serie il poderoso impianto frenante anteriore, con doppio disco e pinze a tre pistoncini, e la mastodontica forcella a steli rovesciati di grande diametro.

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Motore: a 4 tempi, bicilindrico a V, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 101 x 112 mm, cilindrata 1795 cc, rapporto di compressione 9:1, distribuzione monoalbero a 3 valvole per cilindro con comando a catena, lubrificazione a carter secco. Alimentazione a iniezione elettronica, capacità serbatoio 17 litri (riserva 3,5 litri); accensione digitale integrata a due candele per cilindro, impianto di scarico Vance & Hines 2 in 2 con filtro dell'aria Kuryakyn Hypercharger.

Trasmissione: primaria a ingranaggi, frizione a dischi multipli in bagno d'olio con comando idraulico, cambio a 5 rapporti, finale ad albero e coppia conica modificato.

Ciclistica: Telaio a doppia culla in tubi d'acciaio. Sospensione anteriore: forcella a cartuccia a steli rovesciati da 45 mm, escursione 130 mm; sopensione posteriore: forcellone in acciaio con doppio ammortizzatore, escursione 100 mm. Ruote: anteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 130/70-18"; posteriore tubeless in lega leggera, pneumatico Metzeler 240-18". Freni: anteriore a doppio disco da 296 mm, pinze flottanti a tre pistoncini affiancati, posteriore a disco da 316 mm, pinza flottante a tre pistoncini affiancati; frenata integrale.

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Honda VTX 1800 Special
Vento nei capelli? Si, ma solo su strade chiuse al traffico, come quella dove è stata scattata questa foto. Altrimenti, il casco è meglio tenerlo sempre in testa...

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