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Honda Italia e ACI Vallelunga fanno guida sicura

il 19/04/2005 in Moto & Scooter

Siglato un accordo tra le due realtà, finalizzato alla realizzazione di corsi di guida sicura sul tracciato laziale

L?annuncio della collaborazione fra Honda Italia e ACI Vallelunga, è stata per noi l?occasione per testare in anteprima alcune prove del nuovo percorso di guida sicura di Campagnano
di Riccardo Matesic

Honda Italia e ACI Vallelunga hanno riunito nei giorni scorsi la stampa sul circuito romano, per annunciare il loro accordo di collaborare nella gestione della scuola di guida sicura per motociclisti, che partirà il prossimo 7 maggio con un corso per principianti al quale farà seguito, a breve distanza, quello per esperti.
Dunque il grande centro di guida sicura dell?ACI, inaugurato lo scorso anno e costato quasi 8 milioni di euro, inizia finalmente a lavorare anche con le moto. I mezzi, che la casa giapponese fornirà in undici modelli, vanno dallo Zoomer 50 alla CBR 600 F, ma per chi vorrà, ci sarà la possibilità di fare alcuni esercizi anche con la propria moto.
I corsi, della durata di una giornata con orario 9-17, costeranno fino al 31 dicembre prossimo 220 euro IVA compresa, con un ulteriore sconto del 15% per i soci ACI, per i minorenni e i maggiori di 60 anni. Dal 2006 il costo salirà a 280 euro.

Dopo una prima parte teorica, che spazierà dall?abbigliamento alle tecniche di guida e dalla posizione in sella alle nozioni fondamentali di pronto intervento in caso di incidente, si passerà alle prove pratiche. Cinque le piste impegnate, con diversi esercizi e prove che comprenderanno lo slalom, lento e veloce, al frenata in condizioni d?emergenza e con asfalto sdrucciolevole, sia in piano che in salita e discesa. E poi la percorrenza di curve a raggio costante e variabile, fino alla sbandata controllata in curva, una prova quest?ultima che sarà riservata solo ai motociclisti più esperti. Da ultimo, ci sarà anche la simulazione di un percorso stradale.
L?obiettivo del corso è quello di lavorare sulle reazioni istintive e, grazie all?ausilio delle più moderne tecnologie, riproporrà in condizioni di totale sicurezza situazioni che nella normale guida su strada sarebbero molto pericolose e alle quali è opportuno saper reagire tempestivamente e nella maniera migliore possibile.
Ecco perché i responsabili del corso hanno auspicato che i partecipanti, piuttosto che fare più giornate consecutivamente, ripetano ogni anno il corso, per mantenere l?abitudine a controllare l?istinto.
Per informazioni si può chiamare il numero 06 9015501 o si può scrivere alla casella e-mail guidasicura@vallelunga.it

Messi in fila al freddo di una giornata primaverile nel calendario ma invernale nel clima, ci si ritrova a chiedersi se si sarà in grado di portare a termine la prima prova.
In occasione dell’inaugurazione del corso motociclistico di guida sicura a Vallelunga, Honda Italia e ACI hanno chiamato a raccolta i giornalisti italiani offrendo loro un “assaggio” delle future lezioni.
Si parte allora con una Honda CBF500 in discesa, per andare a frenare in mezzo a quattro birilli stretti, quindi si curva e si inverte la marcia passando di nuovo in mezzo ad altri birilli. Facile per chi guida tutti i giorni, ma ci sorprende vedere in difficoltà i meno abituati alle insidie del traffico.
Ben più impegnativa e spettacolare la seconda prova: frenata d’emergenza su fondo sdrucciolevole. In questo caso ci viene affidato uno scooter, un SH150i dotato di due pinne laterali con tanto di ruotine. Sembra un aliscafo, e con lui ci lanciamo sulla pista di resina bagnata e scivolosa, pronti a pinzare l’anteriore. Controlliamo la frenata lavorando sulla leva e tutto va bene, ma al secondo passaggio decidiamo di provare il brivido della caduta. E via, una strizzata decisa al freno e la ruota anteriore va via. La pedana laterale tiene bene, ma l’istinto è più forte della ragione, e tentiamo lo stesso una pedata in terra.

Terza prova: si tratta di girare in tondo passando su una pedana mobile controllata da un computer, che ci imprime uno spostamento brusco della ruota posteriore, innescando una sbandata che riproduce le condizioni di una derapata con successivo “riattacco” della ruota posteriore. Per noi fa scena da fuori, ma dal sellino è abbastanza scontato. Anche in questo caso però, per rendersi conto dell’utilità dell’esercizio basta guardare i colleghi meno avvezzi alla guida della moto: più d’uno non riesce a chiudere la curva successiva.
Dunque, al termine di questo assaggio bisogna dire che le prove sono tutte molto istruttive e, sicuramente, cimentarsi in un corso come questo non potrà che essere istruttivo per tutte quelle persone che guidano il mezzo a due ruote senza avere cognizioni esatte su come reagire nelle situazioni d’emergenza e senza avere, soprattutto, quella freddezza che permette di controllare l’istinto e di “fare la cosa giusta”.

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