Moto & Scooter
Ancma segna e rilancia
La novità di un Salone annuale che punta alla leadership mondiale. Nuove alleanze industriali ma anche la necessità di rapporti più fluidi con Governo e istituzioni. La crescita dell'immatricolato e il costante crollo dei ciclomotori. Sono tante le que
Il presidente ANCMA Guidalberto Guidi e, a destra, il segretario Costantino Ruggiero
Il tradizionale resoconto sull'attività dell'anno appena concluso ha rappresentato per il presidente dell'ANCMA Guidalberto Guidi l'occasione di incontrare ufficialmente la stampa dopo la sua successione a Ivano Beggio. L'incontro, che si è tenuto il 14 gennaio a Milano, è stato significativo perchè ha consentito di fare il punto su un 2004 sostanzialmente positivo nei numeri e nei fatturati quanto denso di avvenimenti importanti, dall'acquisizione di Aprilia e Moto Guzzi da parte di Piaggio, all'ingresso dei capitali malesi della Proton nel gruppo MV Agusta, alla rinascita della Morini.
La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un mercato che ha ormai raggiunto una nuova soglia di dimensioni importanti ma che, in questa sua crescita, ha accumulato tensioni e distorsioni che vanno risolte perchè si possano considerare davvero consolidati i risultati raggiunti.
Le concentrazioni societarie e l'ingresso di nuovi investitori vanno già in questa direzione, ma restano molti fronti aperti, soprattutto quello con le istituzioni da cui ci si aspettano normative e interventi più chiari e coerenti. Infatti, non sono stati ancora erogati alle aziende i capitali che hanno già anticipato per le rottamazioni mentre la modalità dell'introduzione del nuovo patentino si è risolta in un pasticcio che ha colpito duramente il segmento dei 50 cc. “Nel 2004 - ha commentato Guidi - il mercato ha confermato un andamento difforme tra veicoli a motore targati e non targati. I primi hanno tenuto bene, diversamente da quanto accaduto negli altri Paesi europei, mentre i cinquantini registrano un arretramento molto pesante, cui corrisponde un calo di fatturato di 60 milioni di euro e una forte penalizzazione per l’industria italiana, che detiene la quota di mercato più rilevante.”
Le aziende motoristiche italiane sono di fronte alla grande sfida della competizione globale con dimensioni manifestamente inferiori a quelle, ad esempio, dei grandi costruttori giapponesi. “La scelta obbligata - ha sottolineato Guidi al riguardo - è quella di ritagliarsi uno spazio di eccellenza in alcune qualificate nicchie di mercato, con l’obiettivo di offrire prodotti tecnologicamente avanzati e competitivi per qualità, ma con il valore aggiunto dello stile e dell’originalità italiani, che li renda riconoscibili fra tutti nel panorama mondiale, e capaci di trasmettere una precisa, singolare identità di design e di carattere”.
Nel segno di una precisa valorizzazione del Sistema Italia va anche interpretata la decisione - confermata nel corso della conferenza stampa- dell'annualizzazione del Salone di Milano che sarà portato nel 2005 al nuovo polo Fieristico di Pero. La Fiera, che interesserà esclusivamente il settore delle due ruote a motore - escludendo per il momento il ciclo - si terrà dal 15 al 20 novembre, riprendendo, almeno nell'immediato, la vecchia collocazione nel calendario.
L'obiettivo dichiarato da Costantino Ruggiero, segretario dell'associazione industriale, è quello di diventare la Fiera di settore più importante del mondo.
La relazione del presidente Guidalberto Guidi è stata seguita da una serie di dati statistici sul mercato dell'anno passato, quando il volume dei veicoli due ruote a motore ha raggiunto complessivamente 551.235 unità, registrando un calo del 3,1% rispetto allo scorso anno.
Le immatricolazioni di veicoli con cilindrata superiore a 50cc, quindi targati, sono state 420.953, con una crescita del 3,4% rispetto alle 407.000 del 2003. All’interno del comparto, gli scooter (273.707 unità, pari al 65% dell’immatricolato) hanno mostrato una lieve flessione (-1%), ampiamente compensata dall’andamento del segmento moto, in crescita del 12,8% a 147.246 unità, coerentemente con un progressivo spostamento del mercato dalle cilindrate più piccole a quelle medio-alte.
Per i ciclomotori, infine, l’anno si è ichiuso con 130.282 consegne, in sensibile calo (- 19,5%) rispetto alle 161.893 del 2003.
In tema di accessori è invece da segnalare la flessione del mercato dei caschi (-10,5% in Italia e - 15,9% per le esportazioni in Europa), riconducibile in larga misura alla aggressiva concorrenza di prodotti del Far East a basso costo.
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