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Peugeot Elystar contro Piaggio Liberty

il 06/09/2004 in Moto & Scooter

Due modi di essere metropolitani, ruote di grosso diametro per avere maggiore stabilità o piccole e agili per sgattaiolare dove gli altri si arenano. A dispetto dell’ormai conosciuta invasione di due ruote dall’estremo oriente, le due proposte parlano ita

Medesima cilindrata per due scooter dall’aria vivace, quei 125 centimetri cubi che garantiscono mobilità ai giovani provvisti di patente A e a coloro che hanno voglia di due ruote e sono già possessori di quella specifica per l’auto. Insomma una cilindrata che mette d’accordo utenti con fasce d’età varie e con esigenze diverse. Dunque sui piatti della bilancia ci sono due proposte equilibrate ma che a seconda delle caratteristiche fanno pendere l’ago a favore di uno o dell’altro scooter. Perché se si esclude la cilindrata i protagonisti hanno peculiarità ben distinte, percepibili già ad una prima sommaria occhiata.

Ruote basse o alte? Il primo dei dubbi che può assalire il potenziale acquirente, riguarda proprio questo: il diametro dei cerchi. Cosa cambia nella guida e quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Oggi lo standard qualitativo di telaio e sospensioni si è livellato verso l’alto, difficile dunque trovarsi fra le mani un mezzo che richieda un’esperienza particolare per essere condotto nel modo corretto. Va anche detto però che alcuni dettagli ne garantiscono non solo un miglior comfort, ma anche un livello di sicurezza superiore. Elystar ha pneumatici di grossa sezione montati su cerchi da 12 pollici, valore di per sé nella norma. Affronta quindi senza grossi problemi tutto ciò che il manto stradale riserva , compreso quello che le amministrazioni comunali trascurano. Così rotaie, pavè e buche nell’asfalto non diventano il quotidiano supplizio di Tantalo. Le cose vanno ancora meglio quando si è in sella al Liberty. Infatti il diametro delle ruote cresce sensibilmente, 16 pollici davanti e 14 dietro, praticamente inaffondabile e con una stabilità a cinque stelle. Non è un caso infatti che il piccolo della casa di Pontendera sia il best seller nelle vendite con una particolare affinità nei confronti del pubblico femminile.

A suo favore il facile accesso in sella, anche con la gonna, la ridotta altezza della seduta ed un manubrio abbastanza ampio da aiutare a condurre in scioltezza il leggero monomarcia anche nel traffico più caotico. Liberty è Leggero nell’accezione più pura del termine perché il peso è di soli 94 kg che si traducono in rapidità e grande facilità nell’eseguire ogni manovra: anche il su e giù dal cavalletto centrale. Peccato che manchi la stampella laterale, utile quando il tempo è poco ed il piano di appoggio non è perfettamente orizzontale. Diversa la situazione per il francesino, i chili che fa segnare sulla bilancia sono ben 150. Troppi se si pensa alla potenza disponibile (poca) e all’esigenza di dare una facile mobilità a chiunque. L’altezza della sella raggiunge gli 830 mm, che abbinati ad una sella piuttosto larga, risultano poco fruibili dagli utenti “mini size”. Perfettibile anche la scelta del manubrio stretto e alto, che non offre subito quella complicità che dovrebbe crearsi tra scooter e guidatore fin dal primo momento nel traffico.



I due scooter hanno la stessa cilindrata e praticamente la stessa potenza. 12 cavalli bastano per scattare dignitosamente al semaforo verde senza essere assorbiti dal flusso di auto e permettono prestazioni velocistiche più che buone. Infatti si raggiungono rapidamente i 90 km/h, per poi arrivare a toccare picchi che superano i 100 km/h. Insomma, quel che serve per poter affrontare in tutta sicurezza una trasferta extraurbana senza pensieri, con velocità medie dignitose e, cosa fondamentale, garantire all’occorrenza sorpassi in tempi brevi. Nella vita metropolitana i continui stop & go portano inevitabilmente a consumi superiori a quelli di un uso a gas costante, ma le percorrenze medie su litro dei due scooter da ottavo di litro non scendono sotto i 20/25 km/l. Le cose vanno addirittura meglio se si viaggia lontano dai confini della città: si può sfiorare il tetto dei 28 km, aprendo il gas a dovere. Insomma con i 7 litri di capacità di cui dispone il Liberty ed i 9 dell’Elystar si fa presto a capire quale sia l’autonomia di cui si dispone.



Qualche rinuncia…
Naturalmente ogni medaglia ha il suo rovescio. Se da una parte le ruote alte sono il miglior supporto per chi ha bisogno di avere basi solide su cui muoversi, di contro si deve essere pronti a rinunciare allo spazio di carico. Sul Liberty infatti il vano sottosella disponibile è ridotto all’osso, riuscendo in pratica a contenere i documenti ed un lucchetto antifurto, nulla di più. Da questo punto di vista Elystar esce a testa alta guadagnandosi un ruolo di tutto rispetto per quel che riguarda i bagagli. Nel suo vano si possono alloggiare un casco jet, l’antipioggia e un eventuale zainetto. Il Peugeottino si distingue anche per il valore superiore in termini di comfort.




Lo scudo è più ampio e protettivo di quello del Liberty e offre un riparo dall’aria migliore anche della parte alta del busto. Il parabrezza di dimensioni compatte dell’Elystar difende bene dalla spinta dell’aria, mentre sul Liberty si è completamente in balia del vento. I due contendenti sono diversi anche nell’impianto frenante: lo scooter d’oltralpe vanta un disco sia all’anteriore che al posteriore ed è equipaggiabile dell’impianto antibloccaggio dei freni ABS, come optional. L’accoppiata disco e tamburo del piccolo italiano lavora dignitosamente anche se oggi la scelta mista appare decisamente obsoleta e non così convincente.



Siamo giunti ad un bivio che ci vede di fronte a due scelte, simili eppure diverse! Al di là dei gusti stilistici ed estetici, che non ci permettiamo di discutere, quel che deve far riflettere sono la destinazione d’uso e soprattutto la disponibilità economica. 2.988 euro del ruote piccole contro i 2.320 di quello con le scarpe grosse. Differenza che si quantifica poi nell’allestimento. Il Piaggio è economico in alcuni particolari, come le plastiche della carrozzeria e lo spazio ridotto sia per il bagaglio che per guidatore e passeggero. Anche la pedana poggia piedi ha poca superficie, quindi conviene attrezzarsi con un bauletto disponibile tra gli accessori originali.

La situazione si ribalta sull’Elystar, che è a tutti gli effetti uno scooter compatto di dimensioni maxi. In due si viaggia abbastanza comodi, anche se la posizione di guida non è ottimale. Sul francesino il passeggero si può aggrappare al grande maniglione posteriore, ma deve issarsi più in alto del pilota, visto che la parte posteriore della sella è piuttosto rialzata.

Liberty 125

Motore:
monocilindrico 4 tempi Piaggio Leader, alesaggio x corsa 72 mm x 60 mm, cilindrata 124 cc, rapporto di compressione 10.6 : 1, distribuzione monoalbero a camme in testa (SOHC) a 2 valvole, raffreddamento ad aria forzata, avviamento elettrico.

Trasmissione: cambio con variatore automatico di velocità CVT con asservitore di coppia, frizione automatica centrifuga a secco.

Ciclistica: telaio tubolare a doppia culla in acciaio ad alta resistenza, sospensioni: ant. forcella telescopica steli Ø 32 mm, corsa 76 mm, post. doppio ammortizzatore idraulico con precarico molla regolabile su 4 posizioni corsa 85.5 mm.Freni: ant. disco Ø 220 mm con pinza a pistoncini contrapposti, post. tamburo Ø 140, pneumatici: ant. 90/80 - 16", post. 110/80 - 14".

Dimensioni e peso: Lunghezza 2.110 mm, larghezza 760 mm, altezza sella 785 mm, peso a secco 99 kg, capacità serbatoio carburante 6 litri (9 litri).

Prestazioni: potenza max 10 CV a 8.250 rpm, Coppia max 10,2 Nm a 6.500 rpm, consumo Ciclo ECE 40: 28 km/l. Omologazione: Euro 2.

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Elystar 125

Motore: monocilindrico a quattro tempi Peugeot, cilindrata: 124,8 cc. Alesaggio per corsa (mm): 57 x 48,9. Distribuzione: albero a camme in testa 2 valvole, raffreddamento a liquido, avviamento: elettrico. Accensione: elettronica integrata. Alimentazione a iniezione elettronica (EFI). Lubrificazione: carter umido e pompa trocoidale, frizione: automatica centrifuga. Potenza max 12,2 CV/8750 giri/min. Coppia massima (Nm/giri): 10,2/7500.

Trasmissione: variatore di velocità a due pulegge variabili. Trasmissione con cinghia e riduttore doppio treno di ingranaggi.

Ciclistica: telaio tubolare, carrozzeria in ABS, sospensione anteriore: forcella idraulica, 36 mm Paioli, escursione 97 mm. Sospensione posteriore: due ammortizzatori idraulici con 3 regolazioni, escursione 93 mm. Freno anteriore: a disco con tubazione aeronautica, 226 mm, pinza AJP, doppio pistone. Freno posteriore: a disco, diametro 210 mm. Sistema di frenata: ABS + PBS. Ruote: cerchi in alluminio a tre razze da 12". Pneumatico anteriore: 120/70x12". Pneumatico posteriore: 130/70x12".

Dimensioni e pesi: peso a vuoto: 149 kg. Capacità serbatoio benzina: 9 l. Lunghezza: 1,900 m.
Larghezza: 0,720 m. Altezza: 1,315 m. Altezza sella: 0,825 m. Interasse: 1,368 m. Omologazione Euro 2.

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