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Peugeot Ludix

il 02/09/2004 in Moto & Scooter

Meno di così si pedala, almeno questo è il messaggio che Peugeot lancia con il suo nuovo Ludix, scooter minimalista ma dalle mille qualità. Eccovi la prova



Cosa si fa oggi con mille euro o poco più? Tante cose ovviamente: una bella vacanza, vestiti eleganti, un televisore, un impianto Hi-Fi… Ma per quanto riguarda il mondo delle due ruote non si va troppo lontani.
Con quella cifra ci si compera a malapena un ciclomotore usato e solo l’inossidabile Ciao resiste al di sotto di quella soglia.
Con il suo nuovo Ludix, Peugeot si pone dunque l’obiettivo di proporre una linea di ciclomotori che possa essere completa per dotazioni, moderna per soluzioni tecniche e accattivante per design ed aspetto.
Spazio dunque a differenti interpretazioni sul tema, con specifiche tecniche che variano da un modello al’altro (in particolare sono previste due misure differenti delle ruote) e con dotazioni ed accessori che migliorano il buon progetto di base ma che portano inevitabilmente ad un sensibile aumento del prezzo, che in ogni caso si mantiene tra i più bassi del mercato.



Il modello base (Ludix One), di impostazione veramente spartana, è proprosto al prezzo di 999 euro (il resto… mancia). Noi abbiamo preso in esame il Ludix Trend con le ruote da 10” ed il Ludix Elegance dotato di cerchi da 14”
I due ciclomotori sono il top di gamma nelle rispettive declinazioni (ruota alta e ruota bassa) e costano sensibilmente più cari dell’essenziale Ludix One, rispettivamente 1349 e 1399 euro, ma il livello e le prestazioni generali del mezzo sono tali che non viene mai meno l’impressione di aver fatto comunque un buon affare.
Tutto questo con Omologazione Euro 2.





Difficile trovare un difetto nell’estetica di questi Peugeot: entrambe le versioni sono gradevoli, sorprendentemente proporzionate nelle forme sia nella versione a ruote basse che in quella a ruote alte.
Forse la versione “a 14 pollici” ha un’aria un po’ più “importante”, d'altra parte il Ludix a ruote piccole offre un’impressione di maggior dinamicità.
Lo scudo anteriore si raccorda bene con la coda minimalista, ed il telaio a vista nel posteriore diventa parte integrante della riuscita estetica del mezzo.
Per strada è un continuo occhieggiare di passanti: le sue simpatiche rotondità e la sua aria sbarazzina (ma che ha il pregio di non scadere nel giovanilista a tutti i costi) attirano la curiosità di persone di ogni età.
Il Ludix finisce dunque con l’essere gradevole per tutti: dalla ragazzina che vuole un motorino facile e carino all’adulto che vuole un mezzo economico e piacevole ma che non abbia proprio l’aria di un “giocattolo” per quattordicenni.
A livello costruttivo si nota la semplicità del progetto e l’economicità dei materiali: ma il Ludix sfrutta queste caratteristiche a proprio favore, e comunque -nel complesso- l'aria del veicolo è robusta.
Lo scudo, di semplice plastica stampata, privo di bauletti e forte solo di un gancetto, è abbastanza avvolgente e correttamente dimensionato, il piccolo cruscotto triangolare (integrato nello scudo anteriore) è composto dal tachimetro e dal contachilomentri, ed è completato da tre spie.
Manca quella del livello carburante, sostituita dall’economico e funzionale rubinetto, in prossimità della pedana.
I comandi al manubrio sono di bell’aspetto e svolgono bene il loro dovere.
Qello che nella dotazione, forse, stona un pochino è la presenza di un solo specchietto, oggi come oggi quasi fondamentale nel traffico urbano.
La sella per contro è larga e comoda, ed è già predisposta (con tanto di pedaline estraibili) ad ospitare un passeggero dove è legalmente possibile.
Le note più dolenti, per contro, derivano dalla totale mancanza di un vano sottosella: c’è solo un piccolo portaoggetti (asportabile) proprio dietro al serbatoio della benzina , che permette di riporre il bloccadisco e poco più. E’ però presente un gancetto, sotto la sella, cui fissare la cinghia del casco. Per poco che può sembrare, basta e avanza per non doverselo portare dietro. Per lo meno se non piove…
Nel complesso, dunque, il Peugeot Ludix è un progetto completo e ben articolato, che non sacrifica quasi nulla, se non il superfluo, sull’altare dell’economicità.

A livello tecnico i due Ludix non presentano certo delle tecnologie d’avanguardia, ma forse è proprio la corretta interpretazione delle soluzioni più solite che ha permesso ai tecnici della Peugeot di costruire un mezzo economico e valido.
A ben guardare, almeno nelle versioni più ricche, non manca proprio nulla: senza stupire, in fondo non è il suo compito. Tutto però funziona bene e poche cose prestano il fianco a critiche di una certa consistenza.



Il propulsore è un classicissimo 2 tempi raffreddato ad aria forzata (omologato Euro 2), alimentato tramite carburatore con starter automatico. L’ammissione lamellare e l’accensione elettronica completano un quadro di efficiente semplicità.
La trasmissione è composta dalla solita accoppiata frizione centrifuga e variatore.
La forcella anteriore mette in mostra un bel paio di steli rovesciati, mentre al retrotreno il gruppo motore/trasmissione oscilla regolato da un monoammortizzatore idraulico.
I freni all’avantreno si differenziano per le due versioni: se lo scooter a ruote alte è dotato di un disco da 190 mm, il ruote basse si deve accontentare di 155 mm di disco.



Un vezzo: il tubo del freno anteriore è in “treccia aeronautica”. E si sente.
Al posteriore, per tutti, un bel tamburo da 110 mm.
Le due misure di gomma comportano una diversa misura di interasse con 5 cm in più per il 14”.

Se da fermi i due Ludix non si distinguono più di tanto (se non per la dimensione delle ruote) una volta in movimento le cose cambiano parecchio.
Basta premere il pulsante dello start per far partire il piccolo monocilindrico, che si fa sentire con una vocina vispa.
Rapido a rispondere all’azione del gas, repentino nell’innesto della frizione e guizzante nel traffico più incarognito, il Ludix 50 permette di disimpegnarsi a meraviglia.
Il propulsore non si dimostra avaro né per allungo né per resistenza, è la trasmissione che si affatica un po’: dopo non tante ripartenze, infatti, l’innesto si fa un po’ affannoso ed è solo con l’aumentare della velocità che le cose ritornano normali.




L’allungo e la resa in genere del piccolo monocilindrico non tradiscono affatto la sua vocazione economica: vivace, spedito e poco fumoso permette di viaggiare spediti.
La vera differenza è a livello di ciclistica: il Ludix Trend paga un bel pegno, con le sue ruotine da 10”, rispetto alle ben più consistenti gomme del Ludix Elegance: in tutti i frangenti, e a parità di prestazioni, quest’ultimo è sempre più preciso, più sicuro e globalmente più sincero.
Tutto ciò senza compromettere minimamente voci quali maneggevolezza ed agilità.
Inoltre il freno a disco di dimensioni maggiori (190 mm) offre, ovviamente, prestazioni nettamente superiori, al pur efficace disco da 155 mm che equipaggia il Ludix Trend.



Su entrambi il tamburo posteriore si comporta da par suo: pur non meritandosi l’insufficienza perde comunque presto di mordente e tende a bloccare la ruota con una certa facilità.
Le sospensioni sono morbide e ben calibrate sulle prestazioni del mezzo, solo l’ammortizzatore posteriore, in particolar modo sul “ruote basse”, soffre parecchio se il conducente non è proprio uno scricciolo.
Non è difficile, in curva, andare a grattare il cavalletto, e questo anche a causa del repentino affondare del mono.
I consumi di benzina, infine, sono contenutissimi: con 5 euro si gira in città per un centinaio di chilometri.

(tra parentesi i dati specifici del Ludix Elegance)

Motore: monocilindrico 2 tempi, raffreddato ad aria forzata, alesaggio x corsa mm 39,94x39,80, cilindrata 49,9 cc , ammissione lamellare e carburatore con starter automantico, accensione elettronica tipo CDI, lubrificazione separata

Trasmissione: variatore continuo con frizione centrifuga

Ciclistica: telaio in tubi d’acciaio, sospensioni anteriori: forcella a steli rovesciati, sospensioni posteriori: monoammortizzatore idraulico. Freni: anteriore a disco singolo da 155 mm (190mm), posteriore a tamburo da 110 mm. Pneumatici: anteriore 100/80-10” (80/80-14”), posteriore 110/80-10” (80/80-14”)

Dimensioni: Lunghezza 1.650 mm (1.725 mm), larghezza 665 mm, peso a secco 73,5 kg (75,5 kg), capacità serbatoio benzina: 5,78 lt, capacità serbatoio olio 1,2 lt

Omologazione: Euro 2

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