Motoblob: ne ho viste, di cose...

Ho visto cose che voi umani nemmeno immaginate.
Moto in fiamme ai bastioni di Porta Volta, taxisti a braccia incrociate nel giorno della mia partenza. Ho visto un aereo per Lisbona con annesso buco nella fusoliera.
Arrivato in terra lusitana ho visto un parco moto da brivido, Zundapp come se piovesse, e un temibile esercito di due tempi fumiganti.
Ho visto una coppia di Olandesi marciare sulla capitale portoghese dopo aver attraversato l’Europa in sella a un GSX-R 1100 dell’87. Sì, quello raffreddato ad aria, quello che dovevi averci il fisico.
Ho visto parecchie BMW, la più recente era una K75. No, ora mi sovviene che c’era pure una K1200 LT nuova di pacca: ma era di un dentista monzese con l’antenna nel casco jet…
Ho visto poster e magliette di Valentino, che contende a Figo, Beckham e alla Vergine di Fatima il primato di popolarità.
Insomma, ne ho viste di cose che non immaginavo… ma le peggiori mi aspettavano al ritorno in patria, dove ho osservato gli autovelox moltiplicarsi, le palette dei caramba sventolare come bandiere a scacchi e la Pula fare il tiro al bersaglio col telelaser. Ho visto il Telepass per le moto continuare a latitare, forse perchè accorciare le code ai caselli pareva brutto. Potrei continuare, eccome, ma le lacrime vorrei risparmiarmele.
Quasi quasi mi compro la bici. No, vabbè, non esageriamo. Non sia mai che io debba condannare a un po’ di odiosa fatica le mie gambette da rana, continuerò a rischiare il ritiro della patente. E poi –perdinci!-, la Graziella mica le terrorizza, le vecchiette!