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Honda ‘Concept 1’

il 27/07/2004 in Moto & Scooter

Presentata al pubblico newyorkese per sondarne gli umori, questa splendida ed aggressiva cruiser potrebbe trovare presto la produzione. La ricetta è semplice: tanta grinta, finiture da vera sportiva ed un motore grosso così.

Impressionante come la sorella maggiore Rune (la mastodontica cruiser di lusso presentata lo scorso anno e prodotta in un numero limitatissimo di esemplari), aggressiva come una naked e con un motore, il generoso bicilindrico che spinge la VTX, che promette adrenalina senza risparmio.
La nuova concept-bike Honda, recentemente esposta al Rockefeller Center di New York e nota con la sigla “Concept 1”, potrebbe entrare in produzione in breve tempo se i pareri del pubblico saranno incoraggianti, proprio come accadde per la Rune, imponente cruiser dotata del propulsore sei cilindri boxer che equipaggia la Goldwing.

Disegnata dall’HRA (Honda Research Americas), distaccamento californiano della Honda R&D, la Concept 1 costituisce un modello di studio per esplorare la tendenze stilistiche future: esteticamente si presenta come un incrocio affilato tra una grossa cruiser ed una sportiva stradale, con sovrastrutture in carbonio e linee tese ed imponenti.
Dal codino monoposto al puntale, al doppio terminale di scarico in carbonio a sezione triangolare, che punta con decisione verso l’alto, tutto sembra studiato per conferire al mezzo un’impronta estremamente aggressiva.
Per il momento, lo ripetiamo, si tratta solo di un prototipo, ma gran parte della componentistica utilizzata deriva da altri modelli attualmente in produzione (persino la forcella a parallelogramma appare molto simile a quella della Rune), il che lascia supporre una concreta, rapida messa in produzione della “Concept 1” qualora i giudizi del pubblico si rivelino favorevoli.

Alluminio a iosa ed altrettanto carbonio costituiscono gli ingredienti di questa gustosissima ricetta: il propulsore della VTX 1800 viene presentato con finiture nere alternate ai carter billet, ed abbinato al grintoso impianto di scarico 2 in 2 con terminali in carbonio a sezione triangolare e al doppio radiatore curvo sovrapposto.
All’avantreno troviamo l’articolato sistema di sospensione già sperimentato sulla Rune 1800, che utilizza elementi ammortizzanti disposti alle spalle del fanale anteriore e che è stato abbinato ad uno stretto drag bar con riser corti, da autentica bruciasemafori. Fa il paio con questa forcella l’impianto frenante anteriore, che sfrutta una coppia di dischi Brembo con pinze ad attacco radiale.

Al retrotreno compare un forcellone in alluminio a cui viene ancorato un cerchio privo di mozzo centrale, costituito dunque da una doppia struttura a stella (cinque razze per lato) tenuta insieme dal mastodontico canale, che ospita un pneumatico da 240/40-18”.
Le sovrastrutture in fibra di carbonio sono impreziosite da dettagli quali il tachimetro, ricavato nella struttura del gruppo ottico anteriore, o la restante strumentazione alloggiata nella copertura del serbatoio. Il codino, monoposto ma all’occorrenza in grado di ospitare un passeggero, nasconde il gruppo ottico posteriore, naturalmente a led luminosi.

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