Moto & Scooter

Harley-Davidson Softail Special by HW Moto

Condividi

I ragazzi di HW Moto, meglio noti sotto il nome di Harlwywood, ne hanno fatta un’altra delle loro. Niente di radicale, per una special che non ha bisogno di estremismi per farsi notare

Nicholas, del team di Harleywood, fa un giro di prova su questa special (la foto è stata scattata su una strada chiusa)
testo e foto di Daniele Massari Pompeo De Donno, il proprietario di questa special sobria ed elegante, in origine aveva acquistato una Dyna 1450, dotata del prestante propulsore “Twin Cam 88”. Solo che, si sa, le Dyna hanno un carattere tutto proprio ed a volte un acquisto avventato può far comprendere con delusione al biker di non aver scelto il modello che gli si adattava meglio.


Così, dopo un po’ di chilometri e diversi tentativi di “cucirsi addosso” la Dyna, ecco emergere il lato “ribelle” del nostro Pompeo: che ha barattato (complice il team di HW Moto di Martina Franca, meglio noto sotto l’acronimo di Harleywood) la sua Dyna con una Softail Custom ben più anziana (addirittura immatricolata nel 1994), lieto però di poterla modificare secondo un gusto che sentiva più suo.


Dunque, se quella che compare in queste foto è una Softail Custom spinta da un motore 1340 con dieci anni di vita all’attivo, ma con l’assetto basso e tutte quelle cromature e tutto quel caucciù dietro, è perché è proprio così che era stata desiderata dal suo fortunato proprietario.
Il propulsore, ultratradizionale bicilindrico ad aste e bilancieri da 1340cc raffreddato ad aria, non ha subito modifiche particolari, e quel po’ di tuning che arricchisce la scheda tecnica costituisce pura “routine” per i preparatori di moto americane: un carburatore S&S Super E, centralina e bobine Single Fire ed una coppia di scarichi decisamente poco silenziosi, della linea Bub di Arlen Ness.

Il reparto ciclistico è stato aggiornato mediante la sostituzione dell’esile forcella standard con una Ceriani a steli rovesciati da 54mm, interamente cromata e completa di piastre di sterzo, mentre al posto dei cerchi di serie è stata montata una coppia di Akront lenticolari in alluminio lucidati a specchio, da 19” all’avantreno (con gomma 100/90-19”) e da 17” al retrotreno, dove troviamo l’imponente copertura da 180/55.

L’impianto frenante prevede un disco freno standard all'anteriore ed un elemento flottante (firmato Performance Machine) al retrotreno: su entrambi operano pinze PM a quattro pistoncini.
Tra i tanti accessori installati, i massicci comandi avanzati JB ben si abbinano con i blocchetti standard che però sono stati cromati e montati su un manubrio prodotto da Alrnen Ness, caratteristico, oltre che per l’ampiezza, anche per la possibilità di installare indicatori di direzione integrati nel tubolare cromato. Dal catalogo del prestigioso customizer americano provengono anche il fanale cromato, il bello specchio retrovisore ed il puntale.

L’elenco degli accessori prosegue con il parafango posteriore, che è stato realizzato da HW Moto, con il gruppo ottico posteriore Cat-eye a led luminosi e con il radiatore ausiliario dell’olio firmato Lockhart.

A noi è piaciuta molto la sella, artigianale e davvero ben fatta, e la qualità della verniciatura firmata Pecò, per la quale forse si sarebbe potuta scegliere una tonalità più “solare”. Ma, si sa, de gustibus…
Nicholas, del team di Harleywood, fa un giro di prova su questa special (la foto è stata scattata su una strada chiusa)

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908