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Vespa Granturismo 200L

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Non ha mai seguito la moda: l’ha fatta. E continua a ribadire la propria longevità: nella versione GT è comoda per le città e per le scampagnate. Noi l’abbiamo provata nella brillante cilindrata autostradale

Niente la può fermare: Vespa è stata un fenomeno sociale. Ora si rinnova, seguendo il corso della storia. E sì, perché dal ’46 ad oggi molto è cambiato: prima era il sogno di libertà dei giovani scanzonati, negli anni ’60 compagna dei ventenni con la brillantina emuli delle “Vacanze Romane”; poi è stata il mezzo prediletto dei sessantottini, variopinta variamente addobbata. Già perché Vespa è diversa ma uguale: oggi la scocca richiama gli storici modelli nelle linee tonde e nei particolari, ma sotto la carrozzeria è tutta un’altra storia.



Il soprannome suona un po’strano: Granturismo. Sarà davvero adatta ai viaggi, brevi o lunghi che siano? Noi l’abbiamo provata nell’itinerario della Transappenninica Emiliano- Ligure, ed il responso è stato positivo: sì, con la Vespa si possono anche macinare chilometri.
Via alle scampagnate dunque, perché la 200 L è comoda e , se in autostrada sarebbe gradita un po’ di protezione in più, sulle curve più veloci si apprezza una buona stabilità. Da scooter, s’intende!
Certo, una delle sue maggiori attrattive consiste nel fascino retrò, ma la Vespa GT non manca di sostanza. Tutt’ altro. Il motore ad esempio è a 4 tempi, raffreddato a liquido, a norma Euro 2.

Offerta a 4.020 euro, che includono anche la vernice metallizzata, dispone anche di numerosi optional che permettono di personalizzare il mezzo secondo le esigenze di ognuno. Borse, parabrezza e bauletti per i viaggiatori o per chi si serve dello scooter per spostarsi in città, è prevista anche una linea di caschi e di abbigliamento dedicato per i più attenti al lato "fashion" del vivere lo scooter.
Tonda. Ecco come appare al primo sguardo anche questa versione della Vespa: dal parafangone anteriore alle fiancate che fanno tutt’uno con la scocca d’acciaio. Ed è proprio questa solidità che piace, il suo essere paciosa ma robusta. Il tutto senza esagerare con i pesi e gli ingombri. Le dimensioni infatti sono equilibrate e lo spazio è sufficiente per accogliere piloti di media altezza, mentre saranno un po’ sacrificati i più alti.
Buona la capacità di carico: è previsto un vano sottosella capace di contenere due caschi Jet (purchè non troppo ingombranti), e che dà accesso al motore smontando la plastica portacasco. Per i pacchi c’è anche il gancio posto nel retroscudo e il portapacchi posteriore, su cui si può fissare il Top Case come optional.



La strumentazione è classica e comprende oltre al tachimetro ed alle spie d’ordinanza (compresa quella della riserva) anche l’orologio analogico e gli indicatori del livello carburante e della temperatura del liquido di raffreddamento. Peccato che il pulsantone di gomma per la selezione delle opzioni permetta all’umidità di penetrare sotto il pannello e di appannare il plexiglas quando piove.



Le luci sono sempre accese, come vuole la normativa, ed i fari della Vespa sono particolarmente piacevoli: l’anteriore è retrò ma con nuove misure, il posteriore è in linea con la moda attuale che lo vuole un po’ “Japan style”. Belle le frecce asimmetriche integrate nello scudo, come i particolari cromati: gli specchietti e le gustosissime pedane per il passeggero. Queste ultime sono a scomparsa, l’unico neo è che una volta aperte incontrano sempre la caviglia del guidatore.





Tutta nuova, questa Vespa, per quel che riguarda il comportamento su strada: la GT 200 L vanta ruote da 12’ che le regalano un’ottima stabilità sia in città che sulle strade tortuose. Niente più sbacchettamenti in curva dunque, anche grazie alla rigidità della ciclistica Piaggio, che prevede comunque la ben rodata sospensione a bielletta oscillante all’anteriore e due ammortizzatori idraulici al posteriore. Via alle pieghe, ma con moderazione, anche perché presto si raschia il cavalletto centrale!



La stabilità è buona anche sui dritti, quando si raggiunge la velocità massima che si attesta intorno ai 120 km/h, anche se l’aerodinamica sembrerebbe fare a pugni con le forme sinuose della Vespa.
Il motore frulla preciso e non consuma molto: nell’uso extraurbano le percorrenze si aggirano intorno ai 20 km/l, inoltre il monocilindrico Piaggio non è particolarmente rumoroso. I 20 CV si sentono tutti: le partenze sono brillanti e le prestazioni si possono tranquillamente paragonare a quelle dei 250 attualmente in commercio.



Naturalmente il suo terreno prediletto è la città, dove la Vespona si muove agile e leggiadra, zigzagando beata nel traffico e bruciando al semaforo i concorrenti. All’inizio però occorre prendere le misure, perché le sacche laterali sono relativamente voluminose e si rigano facilmente.
La frenata, infine, è abbastanza efficace e modulabile grazie al disco da 220 mm, sia all’anteriore che al posteriore.

Motore
Monocilindrico ciclo Otto, 4 tempi 4 valvole, con catalizzatore a 2 vie e sistema aria secondaria SAS, Alesaggio x Corsa 72 x 48,6 mm, Cilindrata: 198 cc., distribuzione monoalbero a camme in testa, accensione elettronica a scarica capacitiva CDI e anticipo variabile, lubrificazione a carter umido con pompa a lobi comandata da catena, raffreddamento a liquido
Trasmissione: frizione automatica ccentrifuga a secco con tamponi smorzatori, variatore automatico CVT con asservitore di coppia



Telaio
Scocca in lamiera di acciaio stampata con rinforzi strutturali saldati, Sospensioni: anteriore monobraccio con ammortizzatore idraulico bicamera e molla coassiale; posteriore: ammortizzatori a doppio effetto con precarica regolabile, ruote in lega di alluminio pressofusa 12”x3,00”, pneumatici: ant. 120/70-12” post. 130/70-12” , freni: ant. disco ø 220 mm, pinza a pistoni flottanti con 2 cilindretti; post. A disco ø 220 mm, pinza a 2 pistoni contrapposti, serbatoio: 10 litri di cui 1,9 per riserva.



Dimensioni e peso
Lunghezza 1940 mm, larghezza 755 mm, altezza sella 790 mm, peso a secco 138 kg

Prestazioni
Potenza max all’albero 14,7 kW / 20 CV a 8.500 giri/minuto (11 kW / 15 CV a 10.000 giri/minuto), Coppia max all’albero 17,5 Nm a 6.500 giri/minuto (11,5 Nm a 8.500 giri/minuto), velocità massima 119 km/h, consumi (ciclo ECE40) 25 km/litro, omologazione Euro 2
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