Moto & Scooter

Moto Guzzi ‘Rossopuro’ by Firestarter

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Proseguiamo la nostra carrellata con la vincitrice della categoria “Naked non HD” del Bike Show Prestigi di Padova. Soluzioni esclusive, pulizia ed originalità stilistica per chi crede ad un custom “made in Italy”

testo e foto di Daniele Massari Non è ancora sopito, nel nostro cuore di appassionati, l’entusiasmo per le meravigliose realizzazioni viste nel corso del Bike Expo di Padova, e sebbene i ritmi frenetici della vita lavorativa proiettino ogni giorno “sullo schermo” nuovi progetti ed iniziative da seguire, a noi piace continuare a premere il testo “rewind” ed approfondire tutto ciò su cui ci eravamo ripromessi, a Padova, di tornare in seguito con maggiore attenzione.

Continuiamo, insomma, a proporvi alcune delle moto che hanno trionfato al Bike Show padovano, e che dunque possiamo considerare senza tema di smentita le più belle della Penisola.
La grintosa ed originale realizzazione che vi mostriamo in queste pagine è la nuova nata in casa “Rossopuro” (www.rossopuroitalia.it), il marchio di accessori che fa capo al Firestarter Garage di Pescara (www.firestartergarage.it) e che produrrà esclusivamente accessori dedicati alle bicilindriche di Mandello del Lario.

L’idea che ha spinto Filippo Barbacane, titolare della Firestarter, ad imbarcarsi in questa impresa, è stata guidata dall’intento di costruire un tipo di custom alternativo rispetto alla produzione statunitense od orientale: con ben chiara in mente la convinzione che le Moto Guzzi non abbiano nulla da invidiare alle altre cruiser, e la certezza che, con i dovuti interventi, si può rendere l’imponente bicilindrico trasversale raffreddato ad aria l’elemento caratterizzante di una bella special, il team pescarese si è imbarcato in un’opera che ha richiesto appena un mese di lavoro, a dispetto delle apparenze da “radical-custom”.  
Nella definizione del profilo del mezzo, ha influito la volontà di mettere in risalto il blocco motore, e comunque la parte centrale della moto, come se fosse un elemento a sé rispetto ai due cerchi, che risultano pertanto distanti dal corpo centrale di questa “scultura”. Altro punto cardine della realizzazione è stato la volontà di non utilizzare alcun accessorio proveniente dai cataloghi aftermarket, ma di montare esclusivamente elementi realizzati artigianalmente, come vetrina e banco di prova per la linea di accessori che sarà presto commercializzata attraverso il marchio Rossopuro. Così, fatta eccezione per il fanale anteriore prodotto dalla Highway Hawk e per il fanale posteriore di provenienza PJ, tutte le sovrastrutture sono state realizzate a mano: a partire dallo splendido, fluente serbatoio monoscocca in vetroresina (con pannello digitale incassato), che si estende sino al minuscolo telaietto che costituisce di per sé il blocco sella e fascia, sensuale, i condotti dell’impianto di alimentazione, subito dietro le due testate. Largo utilizzo di alluminio dal pieno nella messa a punto delle pedane (rigorosamente hand-made), dei riser, delle manopole e persino di parti come il mozzo del cerchio anteriore.  
Prendendo come base di partenza una Moto Guzzi V11, dotata del caratteristico bicilindrico trasversale raffreddato ad aria da 1100cc, modificato solo per quanto riguarda l’impianto di scarico (che è stato sostituito da una coppia di essenziali drag pipes cromate di grande sezione), Filippo si è dedicato ai profondi aggiornamenti del reparto ciclistico che hanno portato alla sostituzione delle piastre di sterzo con altre artigianali, alla lucidatura della forcella anteriore Paioli a steli rovesciati ed alla realizzazione di un forcellone monobraccio artigianale che ingloba l’albero cardanico ed oscilla mediante l’opera di un ammortizzatore Ohlins posizionato orizzontalmente. Azzeccata anche la scelta dei cerchi da 17”: le due unità in alluminio da 40 raggi, con sezione da 4” (l’anteriore) e da 9” (il posteriore) permettono il montaggio di coperture molto generose (al retrotreno troviamo l’immancabile 250/70) a tutto vantaggio della grinta espressa dal mezzo. L’impianto frenante è stato scelto dalla serie “Wave” della Braking: il disco singolo anteriore, flottante, ha diametro di 310mm e pinze Brembo a doppio pistoncino, mentre il posteriore è un elemento fisso da 230mm con pinza simile a quella anteriore.  

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