Moto & Scooter
Anteprima: Piaggio X8 125-200
A Montecarlo Piaggio lancia le ultime novità dell'anno e presenta ufficialmente il management della nuova proprietà. Arrivano con l'X8 125-200 - erede dell'Hexagon - due nuovi scooter nella fascia dei granturismo a ruote basse. In anteprima anche il nuov
La tradizione vuole che il centro dell'attenzione, in queste occasioni, sia la novità di prodotto. Ma, questa volta, almeno il primo giorno a tenere banco è stata la presenza di Roberto Colaninno - presidente di Piaggio spa - e Rocco Sabelli - Amministratore Delegato - che, in prima assoluta, incontravano i giornalisti dopo l'acquisizione del gruppo di Pontedera.
Il nuovo management era reduce da un lungo viaggio in India, Cina e Stati Uniti, viaggio dedicato a conoscere le realtà estere del gruppo e al lancio della Vespa in Usa, al fine di acquisire tutte le informazioni per definire il nuovo piano industriale che sarà presentato il prossimo 19 dicembre.
Le conclusioni sullo stato della Piaggio, ad un mese dall' ingresso della nuova proprietà, sono state positive: produzione, fatturato e quote di mercato nel corso del 2003 sono cresciute, il mercato indiano offre ottime prospettive e le vendite, in Italia e in Europa, sembrano dare sintomi di ripresa: vengono così confermati e addirittura anticipati intenzioni e obiettivi già noti: 80 milioni di investimenti per ricerca e sviluppo nel 2004, raggiungimento del 14% di ricavi sul fatturato entro il 2006, collocamento in borsa nel 2005-2006. Per individuare le linee guida per il futuro si stanno analizzando le potenzialità dei diversi brand del gruppo (Piaggio, Vespa, Gilera, Derbi) e delle consociate estere. E' allo studio anche la definizione delle linee di prodotto per i prossimi anni, anche se questa analisi richiederà ancora qualche mese per essere completata.
Un messaggio rassicurante è anche rivolto agli stabilimenti di Pontedera dove serpeggiava qualche preoccupazione per le clamorose differenze tra i costi di produzione in Italia e nelle fabbriche in India: in Italia la missione sarà di produrre quello che chiede il mercato - ovvero prodotti sofisticati e mirati, ad alta tecnologia - mentre l'obiettivo in India è quello di produrre il più possibile, viste le potenzialità e la velocità di crescita della domanda. Certo è che Colaninno & C. sono arrivati in Piaggio in un ottimo momento, con una gamma di prodotti del tutto rinnovata nell'ultimo anno e azzeccata nei modelli e nei prezzi, che i nuovi X8 e la nuova motorizzazione di 250 cc per l' X9 vanno a completare, rendendola probabilmernte la più articolata sul mercato di oggi.
Forse gli scooter sembrano assomigliarsi un po' tutti ma, in realtà, l'evoluzione dello stile è incessante e, quando esce un modello nuovo, è incredibile come queli che l' hanno preceduto invecchino di colpo. E' così anche per l'X8 che ha il non facile compito di raccogliere l'eredità dell'Hexagon, primo scooter in assoluto della famiglia "Gran Turismo" e che, dal suo debutto nel 1994 ha venduto oltre 150.000 esemplari.
Dell'Hexagon si è voluto mantenere e migliorare la grande razionalità - dal comfort alla capacità di carico alla protezione aerodinamica - mixandola con l'esperienza di questi anni che ha portato a grandi progressi nelle ciclistiche e nelle motorizzazioni.
Ma il nuovo X8 riesce a essere anche originale, caratterizzato da una linea alquanto vistosa soprattutto per la presenza di molti particolari cromati e di "fanalerie" di grande dimensione, che richiamano un po' lo stile delle berline made in Usa anni '70. Ma è solo un accenno, senza strizzare l'occhio più di tanto al rètro. Le dimensioni generali sono piuttosto abbondanti ma non al punto di penalizzare la manovrabilità e l'agilità nel traffico. In compenso abitabilità per il per pilota e passeggero sono al top della categoria, così come la capacità di carico dei bagagli.
E proprio a questo aspetto si lega la più originale e interessante particolarità dell' X8, che possiede un vano sottosella di dimensioni record ma, soprattutto, accessibile anche da uno sportello posteriore senza dover alzare la sella. Si tratta di una soluzione davvero razionale ed efficace, che consente di caricare senza problema anche anche oggetti molto lunghi, tipo, per esempio, una racchetta da tennis.
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Le soluzioni adottate sono tradizionali ma utilizzano una componentistica di eccellente qualità (per esempio i motori della famiglia Leader) abbinata ad un livello di ingegnerizzazione che rende evidente il grande know-how accumulato dall'azienda di Pontedera in questi anni. Il risultato è un prodotto che si presta a ben poche critiche sotto l'aspetto sostanziale, ma abbinato proprio per questa razionalità costruttiva ad un prezzo di vendita che lo rende tra i più interessanti sotto l'aspetto del " value for money".
Anche le finiture sono esenti da critiche e non abbiamo trovato "assenze" di rilievo nelle dotazioni di serie, davvero complete anche se depurate di alcuni gadget diffusi quanto poco necessari su scooter di questa famiglia, tipo computer di bordo o contagiri. Questo "badare al sodo" lo si vede anche in alcune scelte tecniche: le sospensioni sono infatti di buona qualità, così come i pneumatici e l'impianto frenante, anche se mancano soluzioni d'effetto tipo un sistema di frenata integrale o il doppio disco anteriore. In realtà siamo d'accordo su queste soluzioni: preferiamo infatti componenti del miglior livello, messi a punto bene e ben amalgamati tra loro, a soluzioni sofisticate che costano care e non ci sembra portino vantaggi essenziali nell'uso comune su mezzi di questo livello prestazionale. Insomma, in sella si sta comodi (anche il passeggero, pur seduto un po' troppo in alto), la posizione di guida è ergonomica, la protettività aerodinamica è efficace e non mancano piccole ma essenziali comodità come il cavalletto laterale. Nell'uso poi si apprezzano il tappo rifornimento carburante sul tunnel anteriore (che non obbliga ad aprire la sella e tiene lontano dai bagagli l'odore di eventuali trafilaggi di benzina) e lo sportello posteriore per il vano sottosella. In questo senso X8 è un vero monovolume su due ruote, in grado di trasportare senza problemi una spesa completa del supermercato, 6 bottiglie d'acqua da 1,5 lt comprese! Tappo serbatoio e bagagliaio, in più, si aprono tramite comandi servoassistiti sul manubrio e, anche questa, è una gran comodità!
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Per il test abbiamo utilizzato la versione da 200 cc dell'X8 e le strade del Principato di Monaco, dove è possibile simulare qualsiasi situazione cittadina ed anche un po' di guida in montagna, vista la quantità di salite, discese e tornanti di cui è dotato questo minuscolo regno. C'è poi tutto il circuito della Formula 1, ma chi si illudesse di utilizzarlo per testare le prestazioni di punta si sbaglierebbe di grosso: di veri rettilinei utilizzabili come tali in realtà non ce ne sono e, in più, i poliziotti locali sono onnipresenti, "occhiutissimi" e severi.
E così, pur senza poter raggiungere la velocità massima dichiarata, l'X8 dimostra di avere un carattere vivace, soprattutto per merito del suo motore, davvero uno dei migliori sul mercato per prestazioni e per messa a punto, compresa quella del gruppo frizione/variatore che è la più critica. L'accelerazione è brillante e anche il peso dell'eventuale passeggero si sente poco. Le sospensioni sono tarate in modo corretto: assorbono bene le asperità ma non sono neppure troppo cedevoli e la forcella non affonda esageratamente neppure durante le frenate più brusche.
In curva poi l'X8 è sostanzialmente neutro: non tende a "cadere" all'interno e segue le traiettorie con naturalezza, anche se non eccelle per agilità e velocità di inserimento in curva. In definitiva questa è una scelta che privilegia la guida e le esigenze dei piloti di "tutti i giorni", che lo troveranno certamente facile e sicuro da portare in tutte le situazioni. Anche i freni non prestano il fianco a critiche: sono graduali, non danno mai sintomi di affaticamento e, soprattutto, sono esenti da fenomeni di bloccaggio. Gli utenti più sportivi forse gradirebbero un po' più di energia soprattutto all'anteriore che però, al contrario, potrebbe essere pericolosa per i guidatori meno smaliziati durante una frenata d'emergenza.
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Motore: monocilindrico quattro tempi, raffreddato a liquido, distribuzione monoalbero 4 valvole, alesaggio e corsa 72x48,6 (57x48,6) cilindrata 198 cc (124), rapporto di compressione 11.5,:1 (12:1), potenza max all'albero 15,7 kW-21 cv a 8.500 g/m (10,7 kW-15 cv a 10.000 g/m), coppia max 17,5 Nm a 6.500 g/m (11,7 Nm a 8.500 giri), alimentazione a carburatore, capacità serbatoio 12 lt (1,8 lt di riserva); scarico con Sistema Aria Secondaria e marmitta catalitica. Accensione elettronica, avviamento elettrico.
Trasmissione: variatore automatico CVT con asservitore di coppia.
Ciclistica: telaio a doppia culla in tubi d'acciaio. Sospensioni: ant. Forcella teleidraulica con steli da 35 mm; post. con doppi ammortizzatori idraulici a doppio effetto, molla elicoidale e precarica regolabile in 4 posizioni. Freni: ant. a disco da 260 mm con pinza flottante a doppio pistoncino; post. a disco da 240 mm con pinza a pistoncini contrapposti da 32 mm. Pneumatici: ant. 120/70-14”; post. 130/70-12”.
Dimensioni: lunghezza 2.050 mm; interasse 1.490 mm; altezza sella 790 mm; peso a vuoto 157 kg.
Prestazioni: Velocità max 120 km/h (105 km/h), Consumo ciclo ECE 40 23 km/l (25 km/l)
Euro 2: si.
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L'X9 Evolution è stato presentato nella scorsa primavera con motorizzazioni di 125 cc (riservata soprattutto ai mercati esteri), 200 e 500. Con l'arrivo dell'X8 125-200 la gamma viene oggi razionalizzata e così le due motorizzazioni di cilindrata inferiore vengono sostituite da un'unità completamente nuova, di 250 cc, denominata Quasar, a indicare che si tratta del rappresentante di una nuova famiglia di motori e non di un'ulteriore evoluzione di quelli già esistenti.
Il nuovo motore ha solo un cv in più del Leader da 200 cc ma utilizza la maggior cilindrata per avere una coppia più corposa e posizionata a un regime più basso. Le prestazioni ne hanno risentito in modo positivo, e così il nuovo X9 si muove con brio, senza complessi di inferiorità rispetto alla versione di "cilindrata piena". Altro vantaggio del nuovo quarto di litro sono i consumi ridotti che, unitamente al serbatoio carburante da quasi 15 litri, garantiscono un'autonomia automobilistica.
Ultima positiva sorpresa il prezzo: sostanzialmente immutato rispetto al "vecchio" 200.
Motore: Monocilindrico, 4 tempi, 4 valvole Piaggio QUASAR con sistema aria secondaria (SAS) e marmitta catalitica a 2 vie, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 72x60, cilindrata 244,3 cc , rapporto di compressione 11.5, potenza max. all'albero 22 CV / 16,4 Kw a 8.250 giri, coppia max 20,2 Nm a 6.500 giri, alimentazione a carburatore, capacità serbatoio 14,5 lt (2,5 lt di riserva). Accensione elettronica, avviamento elettrico. Trasmissione: variatore automatico CVT con asservitore di coppia. Omologazione Euro 2.
Prestazioni: Velocità max. 125 km/h, consumo ciclo ECE 40 21 km/l
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