Moto & Scooter
Nel mondo delle Streetfighter
Si è svolta dal 7 al 9 novembre scorso, nel nord della Germania, la manifestazione dedicata al mondo delle "Combattenti da strada", le più aggressive tra tutte le special: interessanti gli spunti per chi voglia farsi un’idea del tuning d’oltralpe…
testo e foto di Daniele Massari
Si è svolta dal 7 al 9 novembre scorso Fighterama (www.fighterama.de), la kermesse dedicata alle special stradali e “bruciasemafori” nell’ampia struttura espositiva allestita a Rheinberg, ad una novantina di chilometri da Colonia.
Quattro padiglioni coperti destinati alle esposizioni, circa centocinquanta aziende espositrici ed una grande area dedicata alle esibizioni ed alla gastronomia, in cui hanno avuto luogo i suggestivi spettacoli per cui questo appuntamento attira appassionati da ogni parte d’Europa.
Un’ottima occasione per scoprire le nuove tendenze in voga nel mondo dei preparatori di special da strada, quelle che prendono spunto da ciclistiche e meccaniche prelevate da supersportive carenate ed esplorano i confini più estremi dello street-fightning.
Così, gli appassionati provenienti dal sud dell’Europa hanno potuto scoprire le linee guida dello styling in voga nel freddo nord: telaio lucidato, grossi tubolari, codini sparati all’insù e motori plurifrazionati e pompati all’inverosimile.
Ed hanno potuto riscontrare che, traendo le somme, a muovere i giochi è sempre una grande passione e la voglia di un mezzo che sia unico al mondo.
Colori sgargianti, iridescenze e profili aguzzi. Cerchi posteriori prelevati da automobili sportive e gommati con pneumatici racing, codini con pendenze quasi verticali ed impianti di scarico dalle geometrie inverosimili. Telai con enormi tubi lucidati a specchio, canali anodizzati, forcelle rigorosamente a steli rovesciati e dischi freno a margherita. Per non parlare della dose di adrenalina pompata dritta dentro i propulsori: difficile trovare dei bicilindrici, qui la fanno da padrona le quattro cilindri giapponesi, meglio se di vecchia generazione, e gli impianti di sovralimentazione al protossido d’azoto.
Ma in un contesto come quello di Fighterama è bello anche soffermarsi a guardare come intendono il concetto di special questi “nordici”, tutti birra e tatuaggi e scarponi dalla suola blindata e dall’abbigliamento da skinhead in vacanza.
Così, si scopre che in una società in cui le omologazioni delle special sono una realtà piacevole e decisamente accessibile per chiunque rispetti poche, semplici norme, la fantasia può sbizzarrirsi nel mescolare le carte alla ricerca di nuove ricette e di risultati che in certi casi hanno dell’entusiasmante. In generale, colpisce la tendenza a montare cupolini che richiamino maschere tribali o espressioni mostruose, con due proiettori al posto degli occhi, e l’uso di codoni con impianti di scarico dai profili molto ricercati, meglio se realizzati in modo da fuoriuscire dalla carenatura.
Un gusto decisamente differente rispetto a quello nostrano, dove si guarda ancora alla semplicità come ad un trucco per mettere in luce le ricercatezze della meccanica, e dove si ricorre con poco entusiasmo a colorazioni sgargianti che qui, vengono invece strausate, forse come rimedio al cielo grigio ed alle temperature inclementi.
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Notevole la quantità di special esposte, sebbene i filoni stilistici siano pochi anche in questo ambiente: fatta eccezione per livree molto originali e per pochi casi particolari, le special viste erano tutte riconducibili ai canoni delle grosse streetfighter con motori plurifrazionati ed un aspetto esteriore piuttosto imponente.
Accanto alle esposizioni dedicate al tuning di quello che è un oggetto di culto per i collezionisti, l’Honda Monkey, ed a quella dedicata interamente alle special su base Honda CBX del Club CBX Fighter (www.cbx-fighter-club.de), sono risultate certamente degne di nota le realizzazioni esposte dal team della Bimbo’s Fighters (www.bimbos-fighter.de), che si è distinto per aver esposto a Rheinberg la Poison, realizzata su base Honda CBR 900; ma tanto interesse ha destato anche lo stand della RF-Biketech (www.rf-biketech.de), specializzata nell’allestimento di streetfighter partendo da delle vecchie Kawa quattro cilindri, che riprendono vita e forme e tanti cavalli, grazie anche ai kit di sovralimentazione che vengono montati nell’officina di Nudlingen.
Per gli amanti delle Buell, grandi emozioni di fronte alle sperimentazioni estreme dello stand della Hillbilly Motors (www.hillbilly-motors.com), che ha realizzato e messo in commercio un kit per dotare le nuove Buell della famiglia XB di un turbocompressore, in grado di esasperare le già apprezzate doti di “cattiveria” del twin americano.
Dulcis in fundo, la splendida Protractor, realizzata dalla Mecatec-Fighter (www.megatec-fighter.de): un progetto ardito soprattutto per quel che riguarda le sovrastrutture (la sella è in plexiglass trasparente, ed il codino appare decisamente ardito) che avvolgono un tradizionale quattro cilindri Suzuki.
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