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Salone di Parigi: le novità

il 28/09/2003 in Moto & Scooter

Dal 26 settembre al 5 ottobre il Mondial Du Deux Roues, manifestazione dedicata alle due ruote. Alcune interessanti novità dai marchi francesi, e l’esposizione di tutte le più ghiotte novità 2004

Salone di Parigi: le novità
L'attesa supersportiva VB1 EVO: costerà più di 18.000 Euro!

Testo e foto di Daniele Massari

A partire dallo scorso 26 settembre, e sino al prossimo 5 ottobre, resterà aperto a Parigi il “Mondial Du Deux Roues”, l’esposizione mondiale dedicata alle due ruote a motore e non.
La manifestazione è stata allestita nell’imponente struttura espositiva nei pressi della Port de Versailles, a sud di Parigi: un evento offuscato, a dir la verità, dalle dimensioni e dal clamore suscitato dalle presentazioni ufficiali che hanno avuto luogo durante il Salone di Milano, appena una settimana prima.



A farla da padroni, ovviamente, i francesi: venute a mancare le grandi anteprime “made in Japan” di cui si era vociferato (ci riferiamo, ad esempio ai sussurri riguardanti la nuova Africa Twin o il CBR 1200XX), i visitatori hanno potuto comunque assaporare il gusto dell’inedito ammirando, in anteprima mondiale, il nuovo MBK Booster e gli innovativi scooter esposti dalla Peugeot.
Un altro marchio francese, la ritrovata Voxan, ha approfittato della kermesse parigina per rilanciare la produzione delle proprie bicilindriche, che finalmente verranno tutte commercializzate e vendute, insieme ad un nuovo modello.


A dire il vero, anche chi si aspettava un Salone dedicato principalmente al Tuning è rimasto deluso: nessuno nega la validità (ed in certi casi l’arditezza) di alcune delle proposte, ma non si è certo potuto definire il “Mondial Du Deux Roues” come il salone delle special.
Insomma, un’esposizione tutto sommato sottotono, che evidentemente paga l’eccessiva vicinanza con le date dell’EICMA. Ma pur sempre un’ottima occasione per il pubblico degli appassionati francesi che hanno potuto ammirare le principali novità offerte dal Mercato, a partire dalle nuovissime supersportive, per proseguire con i prototipi che solo un settimana prima avevano fatto sognare i visitatori del Salone di Milano. A loro le Case, con la gran messe di prodotti esposti, non hanno proprio fatto mancare niente


Con soddisfazione per la stabilità raggiunta ed entusiasmo per ciò che prospetta il futuro, il direttivo della Voxan ha salutato i giornalisti giunti di prima mattina al Mondial du Deux Roues con la prima conferenza stampa del Salone. L’obiettivo era comunicare che, dopo il difficoltoso recupero del marchio francese che commercializza bicilindriche stradali assemblate a mano, torneranno in commercio tutti i modelli che erano stati presentati (ed attesi dall’utenza) nel corso degli ani passati, con l’aggiunta di una novità.
Con disponibilità immediata, la Cafè Racer tornerà in vendita, ad un prezzo di 12.022 Euro, mentre tra qualche mese (dicembre 2003) verranno vendute le prime Scrambler e Street Scrambler (versione più stradale, con cerchi a razze da 17” ed allestimento sportivo), ad un prezzo di 11.900 Euro.


Una rinnovata Roadster, forte di un design più classico che dovrebbe trovare un’accoglienza migliore presso il pubblico, verrà venduta a partire da maggio 2004 ad 11.700 Euro. Acquista concretezza anche il progetto della supersportiva che, realizzata in collaborazione con la Boxer Design e presentata già da tempo al pubblico come un bel sogno e poco più, verrà venduta con il nome di VB1 EVO a partire da maggio 2004, ad un prezzo di ben 18.500 Euro.


La novità assoluta presentata al Salone, poi, si chiama Black Magic ed è una naked dalle forme retrò e dai contenuti tecnologici moderni: è a lei che è affidato il ruolo di trascinatrice della gamma, è lei che dovrà far breccia nel cuore degli appassionati di certo gusto tipicamente europeo e delle moto “da bar” che non disdegnano anche eccellenti prestazioni su strada. Perché da subito è stata presentata dal suo progettista, Sacha Lakic, come un ambizioso omaggio a “celebrità” quali la Norton Manx del 1959 e la Vincent Black Lightning del 1960. Ma per comprarla bisognerà aspettare luglio 2004, e sborsare ben 15.000 Euro.

Ci avevano provato, a sostituire il Booster. Ma il pubblico aveva dimostrato coi numeri che un best seller non lo si rimpiazza così facilmente, nel cuore degli appassionati.
Così, MBK cambia tattica e presenta sul mercato un Booster rivisitato solo in parte, senza che quasi si notino le differenze con la versione che ha spopolato per le strade d’Europa per quasi un decennio.

Cambia il profilo delle fiancatine e della carena (pensata per consentire ampie possibilità di personalizzazione), al posteriore arriva una gomma con sezione da ben 150mm, e cambia pure la sella, ridisegnata e progettata in modo da offrire un pur minuscolo spazio per alloggiare telefono e documenti. Quel che più importa, il nuovo Booster (proposto per il 2004 nelle colorazioni Sweet Mango, Big Wave e Light) è finalmente in regola con la normativa Euro-2.


Accanto alla rivisitazione del suo best seller, allo stand MBK erano esposte le altre due novità per il 2004, il Flame X e lo Skyliner 400, di cui abbiamo parlato nello .

Se con i contenuti tecnologici e le soluzioni all’avanguardia si fa fatica a conquistare le grandi quote del Mercato, allora bisogna cambiare strategia. E proprio durante la manifestazione che saluta il rinnovato MBK Booster, Peugeot lancia una sfida che pare diretta proprio al “cugino” francese. Perché con il Ludix, la Casa del Leone vuole sperimentare un’altra strada: sfruttare la modularità in modo da offrire un prodotto estremamente versatile a prezzi decisamente concorrenziali.

Con cifre che partono da appena 999 Euro e raggiungono massimo i 1500, e soluzioni motoristiche che prevedono propulsori 50 e 125, sia a due che a quattro tempi, il Ludix propone ben sei versioni (in vendita da marzo 2004), che si differenziano esteticamente per il diametro dei cerchi e per dettagli quali la forma della sella (ad uno o due posti), le prese d’aria ed il numero dei gruppi ottici alloggiati nello scudo frontale.
La sfida al Booster è evidente: con una linea snella (il telaio sulle fiancatine posteriori è addirittura lasciato a vista), le ruote di piccolo diametro e tassellate ed una sella non proprio inedita, il Ludix “snake” 50 (nella foto a destra), tanto per citare una versione, aspetta ambizioso le conferme dei dati di vendita.

Se nel segmento dei “piccoli” Peugeot lancia una importante sfida agli scooter di destinazione “cittadina”, risulta importante anche la presentazione di due prototipi destinati ad aprire al Marchio anche la categoria degli scooter GT.
Con il Satelis, che al momento è solo un prototipo ma di cui non è difficile prevedere una commercializzazione a breve termine, la Peugeot vuole entrare nel mondo degli scooter di grossa cilindrata: accanto alla versione da 125cc, che verrà prodotta sia in versione da 11 kW che in quella non limitata, dovrebbe essere messo a punto il modello da 600cc che, si vocifera, sfrutterà il propulsore bicilindrico che equipaggia l’Honda Silver Wing.



La linea ricalca un po’ i canoni generali dei modelli di maggior successo di questo segmento: profilo tesi, spigoli aguzzi, gruppi ottici a led luminosi e grande cura dei dettagli.
Al di là dei contenuti tecnologici all’avanguardia e della dotazione generosa che tradizionalmente contraddistinguono la produzione Peugeot, segnaliamo il telaio che, messo a punto in collaborazione con lo specialista Chevalier, consentirà grande versatilità (si potranno montare propulsori sia di piccola che di grande cilindrata), a tutto vantaggio del contenimento dei prezzi.

Nel corso di una manifestazione di rilievo internazionale non poteva certo mancare il riferimento di Harley-Davidson ai festeggiamenti per i cento anni di vita del marchio.

Così, su un’area di 600 mq, la divisione francese del marchio del Bar&Shield ha messo insieme una trentina di prestigiosi modelli da collezione (alcuni messi a disposizione dai collezionisti Jean Luc Gaignard e Vincent Michel), dalla famosa “Number One”, assemblata nel 1903, ad alcune motociclette giunte in aereo direttamente da Milwaukee, o pezzi “storici” come le WLA che parteciparono allo sbarco in Normandia, per concludere con quel monumento alla modernità che è costituito dalla V-ROD.

Strutturata in varie sezioni “ambientate”, ed accompagnata dalla suggestiva collocazione di manichini vestiti con abbigliamento autentico delle epoche cui si riferivano i modelli, la mostra ha attratto curiosi e nostalgici, ed ha dimostrato la forte attenzione che il Marchio riscuote anche in Francia.

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