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Peugeot Looxor 150 SBC

il 13/05/2003 in Moto & Scooter

Ruote alte alla francese: grande eleganza e discreto appeal, ma soprattutto maneggevolezza, affidabilità e la sicurezza della frenata integrale. Ora è competitivo anche il prezzo



Non avevamo mai provato il Looxor: non per superficialità, ma perché lo credevamo poco interessante per il pubblico dal punto di vista economico. Fino a ieri, tutti i rivali costavano meno e offrivano qualcosa in più. Ok le finiture curate, la linea elegante e così via, ma parliamoci chiaro: chi di voi lo avrebbe comprato a 3.400 euro quando il leader indiscusso del mercato, l’Honda SH 150, ne costa circa 3.100? Ora le cose sono cambiate: Peugeot ci aveva abituato a fare sul serio per quanto concerne i cinquantini, e a “nicchiare” in tema di targati.



Poi però sono arrivati l’ SV 250 (un clone dell’Honda Foresight proposto a un prezzo più allettante) e soprattutto il tecnologico Elystar, presentato in pompa magna lo scorso anno tra le sabbie del Marocco e dotato su richiesta di ABS e Hard Top.
Adesso anche il Looxor presenta la propria chicca: l’SBC, Syncro Braking Concept un sistema di frenata integrale brevettato da Peugeot che va, ovviamente, nella direzione della sicurezza, in favore soprattutto di coloro che si sono convertiti dalle quattro alle due ruote, esasperati dal traffico cittadino.



Cambia, come dicevamo, anche il prezzo, ora inferiore ai 2.300 euro. La sensazione è che i Looxor, sulle nostre strade, tenderanno a moltiplicarsi, e che a guidarli saranno i “ragazzi di una volta”, magari con giacca, cravatta e casco jet.

L'importanza del particolare



Alla Peugeot non si rassegnano alla legge del più forte, è evidentemente contraria alla natura combattiva del leone rampante. Potrebbero decidersi a produrre scooter cloni di quelli delle principali case giapponesi, come sono avvezze a fare alcuni coreani o taiwanesi, e puntare tutto su un prezzo d’attacco bassissimo a fronte di una qualità mediocre. Invece niente: un briciolo di personalità in Peugeot non la negano a nessuno dei propri prodotti, e non risparmiano in inventiva per escogitare qualche soluzione inedita, sia essa stilistica o tecnica.



A volte gli esiti sono discutibili, come nel caso delle leve freno del Looxor: lo scooter è quanto di più pacifico e sobrio la mente di un designer possa partorire... e allora che c’entrano il carbon look e addirittura il pomello anodizzato blu? Che c’entrano, ad esempio, con l’elegante bauletto in tinta con la carrozzeria, o col sommesso ronzio del monocilindrico quattro tempi? Nulla, forse. E soprattutto sembrano non coerenti con le caratteristiche generali di un mezzo dal temperamento tranquillo e che perfettamente si adatta all’uso urbano e giornaliero, data la sella comoda, la posizione di guida col busto eretto, la taratura delle sospensioni tutta tesa a preservare la schiena del guidatore, attutendo le sconnessioni quali buche e pavè.

Senza contare che anche i freni stessi hanno caratteristiche tutt’altro che aggressive: eppure, secondo noi, va bene così: sugli scooter è difficile arrivare e dire qualcosa di nuovo, soprattutto in questa categoria. Certamente a cambiare le carte in tavola non è questo, peraltro onestissimo, ruote alte Peugeot, che qualcosa, però, riesce a dimostrarla, e cioè che qualcuno, ancora, non aspetta che siano sempre gli stessi (leggi Honda e Piaggio) a fare la prima mossa.



In città se la cava alla grande: il Looxor ha più o meno le misure di un cinquantino, massa compresa (108 kg a vuoto). Gli pneumatici (Hutchinson Meteor tubeless da 16 e 14”) sono sufficientemente sottili da non compromettere l’agilità del mezzo. Lo spazio disponibile non è tra i punti di forza del Looxor, poco comodo nell’uso in coppia e non particolarmente capace sotto la sella (un casco jet ci sta solo se è di volume contenuto), fortunatamente viene in aiuto il bauletto da 27 litri, utilissimo per la spesa e i piccoli carichi.

La ciclistica del ruote alte Peugeot ricalca quella delle versioni di cilindrata inferiore, ma il telaio in acciaio tubolare è rinforzato nella parte anteriore. Gli steli della forcella teleidraulica hanno dimensioni adatte (33 mm diam.).
Il sistema di frenata integrale SBC fa sì che la sola leva sinistra basti ad azionare i due freni, evitando al conducente inesperto problemi soprattutto sul bagnato; la leva di destra può essere impiegata come freno d'emergenza, con la funzione di rinforzare l'azione del primo.



Il motore è un 150 monocilindrico quattro tempi raffreddato ad aria e alimentato a carburatore, che punta tutto su affidabilità ed economia di gestione. Una modifica che lo differenzia dal modello precedente é la scatola di trasmissione che è stata modificata per consentire il fissaggio della pinza del disco posteriore.
Pregevole il cruscotto a fondo bianco, che incorpora uno schermo digitale e fornisce i dati di consumo carburante.



Fa il proprio dovere senza che gli si possa rimproverare quasi nulla. A parte uno scatto non certo ai vertici di categoria, e prestazioni in generale leggermente inferiori a quelle della concorrenza diretta. Il Looxor si fa apprezzare per un comportamento stradale assolutamente neutro e perché consente un approccio facile facile anche da parte di chi non ha esperienza motociclistica, anzi, sembra rivolto in prevalenza proprio a questo tipo di pubblico.



Noi abbiamo apprezzato in particolare l’ottima aderenza in tutte le condizioni (anche con asfalto viscido), dovuta certamente alle buone coperture, ma anche alla taratura delle sospensioni.
Per quanto concerne il sistema di frenata integrale SBC, certamente bisogna abituarcisi: i motociclisti sono abituati ad usare la leva di destra per imprimere la maggior parte della forza alla frenata; qui, invece, la leva di destra non è assolutamente sufficiente a far fermare lo scooter in spazi brevi: è la sinistra quella che conta.
Bene i consumi: anche nel traffico si riescono a percorrere più di 20 km con un litro di verde, mentre nell’extraurbano è plausibile pensare di avvicinarsi ai trenta.



Motore: monocilindrico quattro tempi raffreddato ad aria, 149 cc, alesaggio per corsa 62,6x48,6, avviamento elettrico più kick, lubrificazione a carter umido a pompa trocoidale, alimentazione a carburatore, accensione elettronica CDI. Potenza 8,9 cv/7.500 giri/min, coppia 12 Nm/6000 giri

Trasmissione: Tramite cinghia - due pulegge variabili e riduttore doppio treno di ingranaggi.

Ciclistica: telaio tubolare in acciaio, sosp. ant. forcella teleidraulica con steli da 33 mm, posteriore monoammortizzatore idraulico: corsa 80 mm, freno ant. a disco, diam. 226 mm, post. a disco, diametro 190 mm. Ruota ant. Hutchinson 80/80 16", post. Hutchinson 110/80 14".

Dimensioni e pesi: lungh. 1.925 mm, largh. 716 mm, capacità serbatoio 8 litri, altezza sella 800 mm, peso a vuoto 108 kg.

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