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Presentazione della Gamma BMW 2003

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Tutte le novità della gamma BMW 2003, più una sorpresa, la nuova R850R, messe alla prova con una scorpacciata di chilometri per le strade della Sicilia, in uno scenario mozzafiato

di Daniele Massari
Una scorpacciata di chilometri per familiarizzare con ogni modello della gamma, un’ambientazione mozzafiato che non si può dimenticare, e la professionalità di uno staff che ha permesso a ciascuno di provare le nuove motociclette BMW nelle migliori condizioni di utilizzo. E’ quanto ha offerto la BMW Motorrad Italia nel corso della presentazione alla Stampa della propria gamma 2003, evento organizzato nella solare Sicilia, presso la Tonnara di Bonagia, in provincia di Trapani.



In un contesto che richiama il fascino di una terra antica e valori antichi di secoli, in quel panorama ricco di colori che sanno si sole e di mare, è stata organizzata l’iniziativa che ci ha messo in condizione di provare su strada, valutandone affinità e differenze, le principali novità che la BMW ha recentemente introdotto sul mercato italiano.


La Casa di Monaco, la cui posizione sul mercato motociclistico è cresciuta notevolmente nel corso degli ultimi anni ed è oggi ai vertici nel gradimento della clientela per sicurezza offerta e valore dell’usato, ha riportato importanti novità su tutta la gamma: a partire dal nuovo cambio a 6 rapporti, che è stato introdotto su tutti i modelli, per proseguire con le nuove testate a doppia candela “2-Spark”, montate sui boxer dei modelli da 1100 e 1150cc, che garantiscono consumi ed emissioni inquinanti inferiori ai precedenti motori, nonché prestazioni migliori.

Quattro le novità assolute per il 2003: la sport-touring K 1200 GT (indicata per un target “over 40” che ricerchi il turismo e la sportività), la Naked R 1150 Rockster (per gli amanti dell’estetica e della guida divertente) e  la “Luxury Cruiser” R 1200 CL, già viste nei saloni invernali, infine la  nuovissima R850R 2003, presentata in Sicilia in occasione di questa prova. Ad esse, nel nostro breve test abbiamo voluto aggiungere la F 650 Scarver, che a nostro avviso costituisce un modello in grado di dare completezza alla panoramica realizzata.  
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Nonostante a prima vista possa sembrare la stessa moto, quella che vedete ritratta in queste foto, in anteprima mondiale, è la nuova BMW R850 R.
La “piccola” della famiglia dei boxer bavaresi è stata rinnovata profondamente, sulla base di specifiche dettate prevalentemente dal mercato italiano, su cui la R 850 ha avuto un riscontro decisamente positivo. Proprio dal mercato tricolore era stata espressa l’esigenza di un rinnovamento di questo modello di successo, che è stato così oggetto di profondi cambiamenti in merito ai contenuti, coinvolgendo solo marginalmente l’estetica e non intaccando il fascino e la filosofia del modello.



In effetti, quella di non apportare modifiche rilevanti alle sovrastrutture è stata una scelta precisa dei progettisti, che hanno voluto restare fedeli alla classicità di uno stile piaciuto molto; eppure, analizzandola a fondo, ci si rendo conto di come questa R 850 R sia stata costruita attorno ad una struttura che ricalca fedelmente le specifiche progettuali della sorella maggiore, la R 1150 R.

Le novità di carattere estetico e funzionale riguardano l’adozione di un nuovo manubrio e di nuovi blocchetti elettrici (uguali a quelli della versione di maggior cilindrata), unitamente a nuove pedane ed all’inedito supporto per il fanale (quest’ultimo è lo stesso della precedente versione).

Linee dunque molto classiche, ma motore e ciclistica rinnovati, dunque, per una moto che entrerà in produzione a giugno, ma è già prenotabile presso le concessionarie ad un prezzo, fissato in 10.500 Euro: un costo elevato, che comprende gli attacchi per le borse rigide laterali ma non il parabrezza Speedster (che vediamo in foto) od il portapacchi posteriore.
Il propulsore della R 850R è stato aggiornato mediante l’introduzione del nuovo cambio a 6 marce, che dal 2003 è presente su tutti i modelli della gamma, ma anche nell’utilizzo della nuova versione del sistema di iniezione elettronica, denominata Motronic 2.4 e derivata da quella utilizzata sul propulsore da 1150cc. Questa soluzione è sufficiente ad abbattere il livello delle emissioni inquinanti (lo scarico, peraltro, è anch’esso derivato dalla “sorella maggiore”), tanto da non dover richiedere l’utilizzo delle testate con doppia candela, che vengono invece montate sui boxer da 1150 e 1100cc: così, sui coperchi delle testate non è presente la sigla “dual Spark” che indica la presenza della doppia accensione, ma il semplice rilievo “titanium”, a ricordare di che nobile materiale è fatto il pregevole pezzo. La potenza massima dichiarata per il bicilindrico restano comunque di circa 70CV, come sulla precedente versione. Le modifiche principali si registrano nel reparto ciclistico: qui, è stato adottato il forcellone posteriore della R1150 R, abbinato (così come pure la forcella), ai nuovi cerchi a cinque razze in alluminio. Anche l’impianto frenante EVO è stato mutuato dalla versione di maggior cubatura, ed adotta nuove pinze e dischi freno da 320mm, abbinabili su richiesta al sistema antibloccaggio ABS.  
Certamente, una delle doti migliori di questa “Luxury Cruiser”, è il baricentro molto basso che, unitamente alla posizione in sella del guidatore (sprofondato nel pellame della sontuosa sella), consente di percepire in modo minimo la massa consistente del mezzo: così, nelle manovre da fermo bisogna fare attenzione agli ingombri, ma il peso diventa difficilmente un problema, e nelle andature turistiche ed autostradali il bilanciamento complessivo del mezzo e l’eccellente protezione aerodinamica garantiscono percorrenze stratosferiche in tutta comodità.

Proprio la posizione di guida, che offre un comfort assoluto ai piloti di ogni taglia, è una delle caratteristiche più evidenti della nuova lussuosa turistica della Casa di Monaco ed è resa ancor più regale dall’ergonomia dei comandi e dalla dotazione, che si spinge a comprendere anche l’impianto Hi-Fi.

Nonostante sia una delle novità del 2003, la R 1200 CL (che costa 16.000 Euro chiavi in mano) non ha però beneficiato dell’introduzione del sistema di doppia accensione “2-Spark” introdotto sugli altri motori Boxer: il bicilindrico contrapposto di questa cruiser vanta, comunque, doti eccellenti di pastosità, fluidità di erogazione e prontezza nella risposta ai bassi regimi, sebbene non guasterebbe una manciata di cavalli in più.
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La linea può piacere o non piacere: un pezzo della R 1100S, un altro della GS, la meccanica della R. Insomma, la Rockster ha tratto gli spunti più originali da ognuno dei modelli BMW, per dar vita ad un connubio che non lascia indifferente nessuno. Ad un design che ha un proprio carattere, aggiungiamo noi, avrebbe forse donato una presa di posizione più decisa a proposito della sella, che è sì monoposto, ma messa su quel codone con la parte posteriore “nuda” (una piastra metallica satinata) lascia un senso di vuoto che avrebbe potuto essere invece libidine, magari di fronte ad un gruppo sella tagliato nettamente: come a dire “chi vuole andare in coppia compri la R 1150R!”.

Al di là di queste speculazioni soggettive, la Rockster (proposta ad un prezzo di 12.100 Euro) presenta buone finiture, un pannello strumentazione completo (anche se poco leggibile in pieno giorno) ed un ampio catalogo di accessori.

Il propulsore di questa originale “nuda” ha beneficiato di tutte le modifiche introdotte sulla gamma Boxer da quest’anno: in particolare, il nuovo cambio a 6 marce e le nuove testate a doppia candela. Queste due soluzioni si traducono in un comportamento su strada che è decisamente pimpante, grazie ad una erogazione brillante e ad un bicilindrico che non disdegna gli allunghi, pur restando corposo in basso, parco nei consumi e rispettoso dell’ambiente.
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Su strada
, la Rockster si comporta bene ed è in grado di impressionare positivamente anche i più esigenti, lasciandosi alle spalle l’idea di pesantezza e scarsa manovrabilità che potrebbe derivare dalla prima impressione.
A dispetto delle apparenze, questa originale naked offre una protezione aerodinamica da non crederci: nel corso di un trasferimento autostradale, senza farci caso e senza avvertire assolutamente un reale affaticamento del collo o delle spalle, ci siamo stupiti nello scorgere sul tachimetro i 200 km/h indicati, che oltretutto non corrispondevano al regime massimo di rotazione del propulsore! Il merito va certo attribuito a quella piccola appendice aerodinamica che sovrasta il doppio faro asimmetrico (che pure non sembrerebbe poter garantire risultati di tal rilievo), ma anche alla posizione di guida confortevole e con le braccia giustamente distanziate dal busto. Alla grande elasticità del propulsore, brillante e mai povero di cavalleria, ed in grado di emozionare sempre grazie alla prontezza nella risposta, si associa una ciclistica inaspettatamente reattiva, penalizzata forse in parte (sul modello da noi provato) dalla brusca risposta dell’impianto frenante Brembo dotato di ABS, che accusa un leggero ritardo nella risposta e si rivela poco modulabile, oltre ad allungare gli spazi di arresto sui terreni sconnessi.
Dotazione sopraffina, dedicata ai mototuristi più esigenti, e prestazioni da vera stradista, sono le armi della sport-touring della serie “K” di BMW. A chi non voglia rinunciare alle prestazioni ed alla versatilità di una sportiva stradale, pur concedendosi viaggi e massimo comfort, è dedicato questo allestimento della K 1200 RS: le prestazioni sono le stesse, ma al carattere della sportiva (la prima BMW commercializzata con una potenza massima superiore ai 100 CV) si somma la dotazione completa ed elegante, che vanta borse rigide in tinta con la carrozzeria (per una capienza complessiva di 56 litri), ABS, parabrezza di altezza variabile elettricamente, manopole riscaldabili e tutta la serie di preziosi accessori cui la Casa di Monaco ci ha abituati, ad un prezzo di 17.650 Euro.

Su strada il propulsore non stupisce per prestazioni assolute, pur garantendo un ottimo compromesso tra sportività e guida turistica: l’allungo è tipico dei quattro cilindri, ma la massa elevata si fa sentire. Nonostante l’eccellente inserimento del pilota nelle ampie svasature del serbatoio ed in sella (i paragambe in materiale morbido aumentano la protezione), e l’adozione di un parabrezza la cui altezza è regolabile elettricamente, la protezione aerodinamica offerta non è da dieci e lode, ed i piloti di maggior statura si trovano a fare i conti con fastidiose turbolenze all’altezza del casco.

La GT mantiene comunque l’affidabilità e la sincerità della sorella più sportiva; unico elemento di dubbio, ancora una volta, lo scarso feeling offerto dall’impianto ABS.
Pur non essendo una novità 2003, lo Scarver non smette di far parlare di sé: forse non è stato sufficientemente compreso dal pubblico italiano, eppure è la classica moto che non te ne innamori finché non la provi. Poi, percorsi i primi metri, ti sembra di guidarla da sempre e non vorresti più scendere!

Facile, intuitiva, reattiva e divertente, ha tutte le doti che si richiederebbero ad una moto per principianti, eppure tutto il carattere e le potenzialità per far divertire i più smaliziati: curve da brivido con la moto di traverso, cambi di direzione repentini e prestazioni dinamiche di tutto rispetto sono le chiavi di un successo che, ne siamo certi, giungerà, anche grazie all’enorme possibilità di personalizzazione offerta dal catalogo della casa madre.

La posizione di guida è confortevole e permette, anche grazie all’ampio manubrio, di controllare il mezzo in ogni frangente; forse le pedane sono un po’ basse (spesso si tocca l’asfalto in curva), ma non riusciamo ad immaginare un altro modo per sistemarle. La guida sui tratti veloci è facile e sicura, grazie alla complessiva stabilità del mezzo, nonostante ingombri e peso ridotti. Proprio al fattore “leggerezza”, sul modello in prova, abbiamo attribuito il frequente e repentino intervento dell’ABS (disponibile a richiesta), che si rivela però molto più modulabile delle versioni adottate sulle sorelle di maggior cilindrata, contribuendo, anzi, al feeling generale offerto dal mezzo.
Altro punto di forza del mercato coperto da BMW, è ormai da diversi anni il settore dell’abbigliamento: un campo in cui l’Azienda ha investito in termini di qualità e sicurezza, riuscendo ad offrire una gamma completa di capi e calzature di ogni tipo, sia da uomo che da donna, realizzati su commissione BMW dalle migliori aziende del mondo. Nel catalogo, estremamente corposo, che la BMW ha presentato all’utenza per il 2003, si sposano i criteri della ricerca più tecnologica ed il design più accattivante, il tutto senza tralasciare gli elevati standard richiesti dall’Azienda in termini di sicurezza. Tanto che i capi BMW, che adesso coprono tutti i settori del motociclismo, vengono venduti sempre più spesso a motociclisti non necessariamente “proprietari” di una motocicletta BMW, a testimonianza di una qualità realizzativa da riferimento.
Cucina succulenta e colori vivi: è uno dei tanti aspetti affascinanti della Sicilia!

A Marsala, in visita alle celebri cantine Florio
La Gamma BMW 2003 esposta nella suggestiva Tonnara di Bonagia (TR)
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