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Come va la Honda Hornet 600 2003

il 05/03/2003 in Moto & Scooter

I tester di tutt'Europa stanno provando sulle strade della Sicilia l'ultima edizione della moto che dal 1998 è fra le più desiderate dagli appassionati e che, con gli odierni miglioramenti intende rimanere un best seller

Come va la Honda Hornet 600 2003
Il nuovo faro anteriore in sezione

di Antonio Vitillo x Yuppee Riders



Palermo -
Leader di vendita nel segmento più popolare, quello delle naked di 600 centimetri cubici, la Honda Hornet rilancia la sfida alla concorrenza aggiornandosi esteticamente e sostanzialmente. Grazie alle sue proverbiali forme, ma con linee più tese, dall'aspetto lievemente più aggressivo, mantiene quell'appeal che ne ha decretato il successo prima in Giappone poi, dal 1998, in Europa, e particolarmente in Italia.





Ora più simile alla sorella di 900 cc, rispetto alla quale sembra dotata di maggior armonia dinamica, facile da guidare ancorché generosa di considerevoli prestazioni, la mitica Hornet è riuscita ad affinarsi, è divenuta insomma una motocicletta a tutto campo, oggi più che mai in grado di coprire le esigenze di una larga fascia di utenti della moto. Eclettica come i quattro colori in cui è proposta, è già in vendita dai concessionari al prezzo di 7.430 Euro f.c.
Le emissioni inquinanti sono al disotto di quelle minime imposte dalla normativa Euro-2.


Rispetto al modello 2000, la Hornet 600 2003 ha un serbatoio che contiene un litro in più, aumentando l'autonomia di quasi il 10%; il tappo è del tipo a cerniera. La sella, più lunga, riposiziona il pilota più in avanti di 15 millimetri, ha un profilo più sinuoso e presenta un lieve rialzo nella zona del passeggero che migliorerebbe il comfort sulle lunghe distanze; sotto la sella è aumentato lo spazio disponibile per documenti, attrezzi e altri piccoli oggetti di uso comune.
Il nuovo faro è dotato di una lente convessa "a rilievo", in policarbonato, mentre le due più efficaci lampade sono inserite nella doppia sezione del riflettore. I supporti sono in alluminio pressofuso. Il gruppo ottico posteriore, invece, è interamente integrato al codone.



Il motore presenta nuovi condotti di aspirazione, e per migliorare le emissioni si è inserito un elemento catalizzante metallico a 300 celle nella parte finale del tubo che porta al nuovo silenziatore tipo "slash cut": il sistema di immissione dell'aria AIS dà il suo apporto direttamente dal filtro alle valvole di scarico. L'accensione digitale è stata modificata, mentre i nuovi profili delle camme sono stati disegnati per ottenere un miglior rendimento agli alti regimi; anche il radiatore è stato sostituito con uno di maggior capacità per garantire un più efficace smaltimento del calore.



Le quote ciclistiche sono pressoché invariate, ma le sospensioni sono ora più rigide; sui freni si notano nuove pastiglie sinterizzate. La strumentazione elettronica è costituita da tachimetro e contagiri analogici, oltre ad un display a cristalli liquidi comprendente contachilometri totale e parziale e l'orologio; le spie sono raggruppate al centro. Infine, la nuova Honda Hornet è equipaggiata di antifurto immobilizer HISS.

La Hornet 600 non sembra rivoluzionata, ma la posizione di guida è mutata, spostando il peso del pilota più verso l'anteriore. La forcella non flette né "pompa" più, trasformandosi da elemento critico in un vero e proprio punto di forza, oltretutto capace di generare un nuovo equilibrio ciclistico.
Con il baricentro tra le ginocchia ci si sente al sicuro e la Hornet non costringe più, come prima, ad allargare la traiettoria in uscita di curva, piuttosto, è gustosa da inserire in piega e diverte guizzando nei cambi di direzione, tanto da sembrare addirittura più bassa di baricentro della "vecchia". È però più alta di un centimetro, ma il toccasana potrebbe essere stato il riposizionamento in avanti della sella.



L'agilità dunque è cresciuta, e grazie ad un avantreno più solido risulta aumentata in modo apprezzabile anche la stabilità sul veloce: quegli avvitamenti longitudinali che i possessori del vecchio modello ben conoscono non sono altro che un brutto ricordo, persino a velocità elevate, nonostante la mancanza di particolari accorgimenti aerodinamici.
I freni sono della qualità già nota: efficaci e progressivi, insomma facili da azionare. Niente di nuovo mostra una trasmissione dotata di un cambio dagli inserimenti leggeri e precisi, con la frizione che ancora tende a gonfiare lievemente sotto sforzo. L'erogazione di potenza sembra più fluida ai bassi, sebbene il primo sussulto in trazione arrivi, come nella precedente versione, appena dopo i 5.000 giri al minuto, seguito da una spinta ancor più consistente verso 8.500/9.000 giri, dopodiché si entra in una zona rossa di circa 500 giri, avendo la sensazione che il tiro sia ancora molto efficace.

Motore: a 4 tempi, 4 cilindri in linea frontemarcia, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 65x45,2 mm, cilindrata 600 cc, rapporto di compressione 12 : 1, distribuzione DOHC, 4 valvole per cilindro, lubrificazione forzata a carter umido. Alimentazione: 4 carburatori a valvola piatta da 34 mm (tipo CV), capacità serbatoio 17 litri compresa la riserva di 3,3 lt. Accensione: digitale transistorizzata, controllata da computer, con anticipo elettronico, 1 candela per cilindro. Avviamento: elettrico.
Trasmissione: frizione multidisco in bagno d'olio, comando meccanico, cambio a 6 marce, finale a catena.
Ciclistica: telaio a trave centrale superiore d'acciaio, inclinazione asse di sterzo 25°45', avancorsa 98 mm. Sospensione anteriore: forcella telescopica, steli di 41 mm, escursione 120 mm. Sospensione posteriore: monoammortizzatore regolabile nel precarico su 7 posizioni, escursione 128 mm. Ruote: anteriore 17M/C x MT3.50 a sezione alveolare a tre razze in alluminio pressofuso, pneumatico 120/70-ZR17, posteriore 17M/C x MT5.50 a sezione alveolare a tre razze in alluminio pressofuso, pneumatico 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco da 296 x 4,5 mm, pinze a 2 pistoncini e pastiglie in metallo sinterizzato; posteriore a disco da 220 mm, pinza pistoncino singolo e pastiglie in metallo sinterizzato.
Dimensioni e peso: interasse 1420 mm, lunghezza 2100 mm, larghezza 710 mm, altezza 1.070 mm, altezza sella 790 mm. Peso a secco 178 kg.
Prestazioni: potenza max 71 Kw (96,5 CV) a 12.000 giri/min; coppia max: 63 Nm a 9.500 giri/min.
Omologazione Euro-2:

Come va la Honda Hornet 600 2003
Il nuovo faro anteriore in sezione

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