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Novegro: febbraio 2003

il 17/02/2003 in Moto & Scooter

Harley Davidson protagonista della retrospettiva: si continua a festeggiare il centenario della Casa americana

Novegro: febbraio 2003
Harley Davidson WLA 750 1942

Harley Davidson DL 1930

Nel centesimo anno di vita del mitico marchio americano, la consueta “copertina” dell’edizione di febbraio della mostra-scambio di Novegro è stata dedicata all’Harley Davidson. Dieci i modelli che ripercorrono le vicende della casa di Milwaukee, dall’F 1.000 di cilindrata del 1918 fino ai più “recenti” FL e U 1.200 cc del 1948.


Cent’anni, dunque, di quasi ininterrotta produzione, a cavallo tra il boom economico degli anni ’10 e ’20 e la fase di quasi bancarotta degli inizi anni ’30, e una festa di compleanno che dura un anno, iniziata nel luglio dell’anno scorso con un festival itinerante per concludersi con i tre giorni di celebrazioni che introdurranno i festeggiamenti del 31 agosto 2003.


Tra le moto esposte alla 27° edizione la più antica è la Harley F del 1918, seguita dal modello sidecar JD, 1.200 di cilindrata, del 1924. Dalla produzione del 1929 due esemplari in perfette condizioni di restauro come le altre, la G da 350 cc e la JDH 1.200. La Harley DL di 750 cc rappresentava il 1930, mentre risale al 1935 la versione RL di 750 cc. Degli anni ’40 gli altri modelli in esposizione: la WLA 750 del ’42, la EL 1.200 del 1946, la FL 1.200 e la U, sempre 1.200, del 1948.


E il pubblico? Tra gli oltre mille espositori il mito Harley può solo affascinare appassionati e curiosi. O dividere. Dipende dai gusti. Perché rappresenta un partito, una scelta di vita, un emblema per essere oltre che per apparire. E per soddisfare ogni richiesta l’indirizzo giusto non può che essere quello di Gaetano Granata, che in un capannone di Rezzato (Bs), ha fatto rivivere l’Harley Davidson, insieme alla Indian. Da lui ricambi e restauri per i modelli compresi tra gli anni ’20 e il 1955, con la stragrande maggioranza dei pezzi che provengono direttamente dalla Florida o dal Texas, dove erano stoccate le moto utilizzate nel secondo conflitto mondiale. Per informazioni 030/2590813.

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Un altro affascinante pezzo della storia delle due ruote a Novegro è ben rappresentato da Bmw. Non si tratta solo di pezzi sparsi qua e là, ma per la dignità e il blasone del marchio bavarese la vetrina migliore è senza dubbio quella di Nonsolomoto, ovvero di Massimo Bonsignori, che a Milano vende e restaura le moto nate a Monaco di Baviera nel 1910. Che, forse non tutti lo sanno, ma hanno genitori un po’ inusuali: BMW all’inizio della sua storia costruiva motori d’aereo, ad assecondare le esigenze pressanti dell’epoca prebellica. E quell’elica blu inserita nel cerchio nero con il marchio è lì a testimoniarlo. Diversi i pezzi in esposizione, a partire da una R 25/ 3 del 1954, completamente restaurata, in vendita a 3.000 euro.


Quando si parla di BMW d’epoca, e chi è avvezzo a “girare” le inserzioni lo sa, i prezzi possono apparire piuttosto salati. O giustificati, sarebbe meglio dire, dal prezzo dei ricambi e comunque dal livello eccellente dei restauri realizzati. Sempre nello stand di Nonsolomoto si poteva ammirare (perché era già stata venduta) una R 50 del 1960, con documenti di provenienza elvetica, “battuta” a 6.000 euro. Così come era disponibile, e fino a domenica sera invenduta, una K 100 RS, decisamente più attuale (del 1990) a 5.000 euro. Nonsolomoto (tel. 02-3085925) assicura la completa disponibilità in magazzino di oltre 3.000 pezzi, per un periodo compreso tra il 1949 e il 1974.


Un altro mito longevo della motorizzazione più recente, con una storia che abbraccia tutti gli anni ’70 e ’80, è rappresentato senza dubbio dalla Honda con la sua serie CB. Dal primo modello presentato alla fiera di Tokyo fino alla F3 del periodo 1979-80; la CB 750 fu tra le prime ad avere i freni a disco e l’avviamento elettrico. In vetrina a Novegro una “infornata” di “Four”, tra cui due 350 del ’73-74 a 750 e 1500 euro, e una coppia di 500 a 1.600 e 3.200 euro, con differenti gradi di restauro o conservazione. Per tutte il passaggio di proprietà compreso nella cifra richiesta. Per informazioni 333-2908087 oppure www.ducatiracing.it.

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Sempre effervescente l’offerta di moto fuoristrada, cross e regolarità, nei consueti spazi all’aperto della mostra. Dal pezzo più incompleto e ossidato al conservato in buono stato, da rivedere, fino all’esemplare rifatto da capo a piedi, almeno sulla carta. Tra questi un mezzo particolarissimo, almeno per la storia prettamente regolaristica del marchio: un Ancillotti CT Trail 125 del 1978, con il consueto motore Hiro, in bella mostra da Alfredo Gramitto Ricci, fondatore del Registro Storico. La moto vale un prezzo ragionevole ( differenza di altri, esorbitanti…), 2.500 euro, con documenti a posto. Se si pensa che ne sono state costruite meno di 100, tra il ’77 e il ’79, la valutazione è decisamente onesta. Con questa moto la casa fiorentina, famosa per le elaborazioni della Lambretta, vinse l’italiano junior di trial nel 1977 con Morganti.


Questa volta non vi presentiamo i soliti Six Days o Rs Gs parlando di Swm, ma un’altra moto particolarissima, che praticamente non esiste. Si tratta di un quattro tempi 350, sulla falsariga del modello XN con il quale la casa di Rivolta d’Adda cercò di inserirsi, a metà degli anni ’80, nel redditizio mercato degli enduro stradali, già monopolizzato da Honda e Yamaha.
E’ un pezzo unico – ci ha spiegato Mauro Sironi, figlio del fondatore della Casa – con il quale avevo deciso di rimettermi a correre, poi non se ne fece più niente. E’ un ibrido tra l’S3 250 marchiato SVM e un prototipo 4 tempi presentato in fiera nell’83”. Una valutazione? 15 mila euro circa.


Un bel esemplare della tradizione crossistica italiana dei “piccoli marchi” è sicuramente questo TGM 125 C81, del 1981, venduto a 2.500 euro. Una moto sostanzialmente conservata, quasi perfetta come un fondo di magazzino, a una valutazione equa rispetto ai pezzi, troppo spesso in pessime condizioni, ancora disponibili del marchio parmense. Con una moto come questa Michele Rinaldi correva nell’italiano e nel mondiale di cross prima di conquistare il titolo mondiale con la Suzuki nel 1984. La moto è caratterizzata dal raffreddamento misto acqua-aria e dall’ammissione lamellare. Da segnalare, infine, una rarissima TransAma 125 del 1978 con motore Hiro, in buono stato di conservazione e completa, in vendita a 1.250 euro.

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