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BMW R1150 R Special by Romeo Ferraris

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Un mago dei motori automobilistici e marini decide, un giorno, di cimentarsi con il mondo delle due ruote: parte con una sua vecchia passione, le BMW, e raggiunge risultati decisamente notevoli

Il nome di Romeo Ferraris è conosciuto nell’ambiente del Tuning automobilistico per via delle numerose e “storiche” preparazioni su base BMW e Fiat, prima, e poi per i successi mondiali ottenuti nel mondo dell’Off-Shore. Non contento di un palma res così prestigioso, il preparatore milanese ha deciso di cimentarsi col mondo delle due ruote, ed ha cominciato proprio con un marchio come BMW, le cui vetture gli hanno regalato già numerosi trofei: la motocicletta prescelta per dar sfoggio delle proprie competenze è stata la nuda della Casa bavarese, la R 1150 R, che ha subito una serie di efficaci modifiche estetiche, oltre che interventi mirati al propulsore. Il risultato è un veicolo affidabile ed originale, “fruibile a 360°”, come afferma lo stesso Ferraris, e divertente, in grado di attirare nuovi utenti verso il mondo delle bicilindriche tedesche. Un doppio faro aggressivo è sufficiente a stravolgere l’estetica di questa special, che è impreziosita da una grintosa colorazione giallo-nera che coinvolge anche il propulsore ed alcuni elementi della ciclistica. In soldoni, le modifiche estetiche sono tutte qui, a parte la scelta di indicatori di direzione più piccoli e l’introduzione della palpebra nera che funge da cupolino e protegge la strumentazione.
Proprio il quadro strumenti è stato arricchito dall’introduzione di un tachimetro digitale abbinato al contagiri da 80mm di diametro ed al termometro per misurare la temperatura dell’olio. Dove veramente si nota la mano del preparatore, è nel motore…
Il propulsore è stato vitaminizzato, senza perdere la proverbiale affidabilità dei boxer teutonici: il kit che è stato installato dall’officina milanese prevede un nuovo filtro dell’aria, realizzato artigianalmente, abbinato alla inedita presa d’aria che alimenta la scatola filtro. A questi elementi si somma la scelta di una nuova mappatura per la centralina, e di un impianto di scarico artigianale, con terminale in titanio: il risultato “dichiarato” sembra essere eccellente, a giudicare dai 105 CV erogati dal propulsore “kittato”. Il reparto ciclistico annovera nuovi tubi freno in treccia metallica aeroquipe, ed un ammortizzatore anteriore regolabile, che agisce sul dispositivo telelever che regola i movimenti dell’avantreno. Il kit, che comprende anche gli elementi della strumentazione (indicatore di pressione e temperatura dell’olio, contagiri, tachimetro digitale, ecc.), viene venduto ad un prezzo di 3.412,85 Euro; ma chi fosse interessato può contattare direttamente l’officina lombarda (www.romeoferraris.it) per acquistare i pezzi, in vendita anche singolarmente.
Lui è chiamato “il mago dell’Opera”, per via delle tantissime vittorie raccolte in tanti decenni di preparazioni automobilistiche. Romeo Ferraris, classe 1937, ha lavorato su ogni sorta di veicolo, ricercando di continuo i limiti strutturali a cui portare mezzi che hanno trionfato nelle più disparate competizioni. Giunto all’attività di preparatore nel 1962, sviluppò il suo lavoro attorno a veicoli come la Fiat 500, con cui trionfò nel Campionato Turismo nel 1967. Nella sua carriera si specializzò lavorando su prototipi come il “Millino”, su base Fiat 128, ed il “2000 prototipi” da 350 CV, detto il “Cosworth all’italiana”. Passato alla motonautica nel 1981, raccolse il successo strepitoso con la “Cesa 1882”, con cui nell’89 Casiraghi vinse il titolo mondiale Off-Shore.

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