Moto & Scooter
Ducati Monster 900 Special Club Italia
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Un altro pregevole pezzo della collezione di Stefano Possati: 149 kg a secco e prestazioni esaltanti per una naked che non ha niente di tranquillo…
di Daniele Massari
Un altro pezzo pregevole dalla collezione di un grande appassionato italiano: qualche mese fa vi presentammo su queste pagine la “No Chrome”, una preziosissima special che interpretava il concetto di Cafè Racer partendo da una Sportster modificata all’impossibile.
E’ arrivato il momento di esaminare come il collezionista Stefano Possati abbia inteso la stessa tematica, partendo questa volta dal cuore tutto italiano di una Ducati Monster 900.
Un altro pezzo pregevole dalla collezione di un grande appassionato italiano: qualche mese fa vi presentammo su queste pagine la “No Chrome”, una preziosissima special che interpretava il concetto di Cafè Racer partendo da una Sportster modificata all’impossibile.
E’ arrivato il momento di esaminare come il collezionista Stefano Possati abbia inteso la stessa tematica, partendo questa volta dal cuore tutto italiano di una Ducati Monster 900.
Che a vederla per strada non sembra nemmeno così particolare, e cela invece un gran numero di raffinatezze.
Tanto per cominciare, non si tratta di una Ducati qualunque, ma di un modello “Monster 900 Club Italia”, dal caratteristico colore Rosso Scuro Ferrari, immatricolato nel 1995 e caratterizzato dall’apposito scudetto del Club apposto sul serbatoio. Questo, a proposito di raffinatezze, sebbene sia verniciato, rinunciando dunque a vezzi di sorta, è interamente realizzato in fibra di carbonio, con conseguente notevole risparmio sul peso complessivo.
Ma in generale tutta la moto è stata alleggerita notevolmente, grazie all’adozione di numerose parti speciali in carbonio, provenienti dai migliori cataloghi di aftermarket, cerchi in magnesio ed un nuovo forcellone in alluminio. Il risultato? Un peso a secco di 149 kg, abbinato ad un propulsore da oltre 105 cv a 8500 giri/min e quasi 1000cc: “Grazie alla mia amicizia con vari dirigenti Ducati – ci ha confessato Possati – ho avuto modo di farla provare ad un collaudatore proprio nel periodo in cui stavano mettendo a punto la Monster S4 e… beh, una volta provata la mia, abbiamo fatto fatica a farlo scendere!”
Tanto per cominciare, non si tratta di una Ducati qualunque, ma di un modello “Monster 900 Club Italia”, dal caratteristico colore Rosso Scuro Ferrari, immatricolato nel 1995 e caratterizzato dall’apposito scudetto del Club apposto sul serbatoio. Questo, a proposito di raffinatezze, sebbene sia verniciato, rinunciando dunque a vezzi di sorta, è interamente realizzato in fibra di carbonio, con conseguente notevole risparmio sul peso complessivo.
Ma in generale tutta la moto è stata alleggerita notevolmente, grazie all’adozione di numerose parti speciali in carbonio, provenienti dai migliori cataloghi di aftermarket, cerchi in magnesio ed un nuovo forcellone in alluminio. Il risultato? Un peso a secco di 149 kg, abbinato ad un propulsore da oltre 105 cv a 8500 giri/min e quasi 1000cc: “Grazie alla mia amicizia con vari dirigenti Ducati – ci ha confessato Possati – ho avuto modo di farla provare ad un collaudatore proprio nel periodo in cui stavano mettendo a punto la Monster S4 e… beh, una volta provata la mia, abbiamo fatto fatica a farlo scendere!”
Le principali modifiche
Il propulsore della Ducati Monster 900 è stato notevolmente vitaminizzato grazie agli interventi condotti dal team di Giocamoto: il bicilindrico a L ha subito un incremento di cilindrata sino a quota 980cc, grazie a nuovi pistoni da 96mm di alesaggio e ad un’opportuna lavorazione delle testate, che ospitano valvole dal diametro maggiorato. L’albero a camme adesso è del tipo da corsa, ha un profilo più spinto, e ben si sposa con le prestazioni offerte dal doppio carburatore Kehin a valvola piatta da 41mm, in sintonia col doppio scarico in carbonio Giocamoto.
Al posto della frizione originale, in bagno d’olio, è stato installato un sistema a secco.
Dal punto di vista ciclistico, questa Monster si distingue innanzitutto per l’abbondanza di parti in fibra di carbonio, dal serbatoio al cupolino, al codino, ai parafanghi. I cerchi di serie sono stati sostituiti da una coppia di Marchesini pentarazze in magnesio, mentre l’impianto frenante è il classico Brembo Serie Oro.
Soffermandoci sulle sospensioni, notiamo come al reparto anteriore operi una forcella Paioli completamente regolabile con steli da 45mm, montata su piastre Golinelli ricavate dal pieno; al retrotreno, il forcellone è stato sostituito da un’unità in alluminio realizzata ad hoc da Golinelli con leveraggio progressivo, abbinato ad ammortizzatore di analoga produzione.
Tra gli accessori, una menziona particolare va al quadro strumentazione multifunzione con schermo LCD, abbinato ad un contagiri analogico e ad una completa serie di spie luminose.
La trasformazione in sintesi
Motore: Bicilindrico a L raffreddato ad aria, 980cc, con distribuzione desmodromica a 2 valvole per cilindro, carburatori Kehin 41mm a valvola piatta, pistoni con alesaggio da 96mm, testate elaborate, valvole maggiorate, albero motore Corsa. Scarico 2 in 2 Giocamoto con terminale in carbonio. Frizione a secco.
Ciclistica: Telaio standard; forcella upside-down Paioli regolabile da 45mm, piastre Golinelli. Forcellone posteriore in alluminio Golinelli con beveraggio progressivo e monoammortizzatore regolabile Golinelli. Cerchi Marchesini da 17, pentarazze in magnesio. Freno anteriore di serie a doppio disco flottante Brembo Serie oro da 320mm con pinza a quattro pistoncini contrapposti, freno posteriore Brembo a disco, standard.
Accessori: Serbatoio in carbonio Giocamoto, strumentazione KAD Speciale, frecce Giocamoto, Sella standard in pelle beige, puntale Giocamoto, Parafango anteriore standard tagliato, capolino Carbon Dream, codino in carbonio Giocamoto.
Finiture: Verniciatura Club Italia, colore Rosso Scuro Ferrari.
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