di Luigi Rivola

Il 50% circa del ricco mercato motociclistico interno di Taiwan è costituito dagli scooter di 100-125 cc con ruote di 10" ed uno degli scooter più gettonati dai cinesi di Formosa è il Yamaha Majesty 125, con 37.000 esemplari venduti in quattro anni.
A Taiwan la Yamaha possiede una fabbrica dalla quale in questi giorni comincia ad uscire una speciale versione del Majesty 125 con motore alimentato ad iniezione elettronica. Il motore è lo stesso già ben noto anche in Italia (dove è prodotto dalla Motori Minarelli di Bologna) e lo sviluppo del sistema d'iniezione è al momento giustificato solo dalla necessità di superare le severissime norme antinquinamento "Fase 4" che entreranno in vigore a Taiwan nel novembre del 2004.



Stando a quanto diffuso dalla stessa Yamaha, l'iniezione sul suo monocilindrico monoalbero con distribuzione a due valvole e raffreddamento a liquido comporta diversi vantaggi, che si traducono soprattutto nella drastica riduzione delle emissioni nocive e in un sensibile risparmio di carburante: da 36 km/litro a regime "economy" rilevati nei test col motore a carburatore secondo la norma CNS in vigore a Taiwan, si è passati, con la medesima metodologia, a 39 km/litro col motore a iniezione. Progressi interessanti sono stati verificati anche nell'avviamento a motore freddo e caldo e anche dopo lunghi periodi di inattività del motore, nonché nella marcia ad alte quote, fino a 2000 metri. L'ostacolo più rilevante affrontato dai progettisti della Yamaha nell'applicazione dell'iniezione elettronica ad un motore di cilindrata così piccola è stato soprattutto la riduzione del numero e delle dimensioni dei componenti correlati al sistema. Quattro soli sensori sovrintendono alla gestione elettronica dell'iniezione, anziché otto come nei sistemi normalmente in uso su motori di maggior cilindrata, inoltre è stata riprogettata la pompa d'alimentazione, riducendola dimensionalmente del 50%.