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Honda CBR1100XX Super Blackbird
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La moto giusta per chi viaggia di fretta: grande, potente, aggressiva e sicura. Con il recente aggiornamento si conferma al top della categoria sport-tourer, anche per il prezzo
La nostra prova è iniziata con un lieve sorriso ironico leggendo un opuscolo informativo sulla CBR1100XX Super Blackbird...”…una fra le moto più facili da guidare in assoluto; e ciò sia in una tranquilla gita in moto in due che sfrecciando ad oltre 300 km/h….”. Facile in assoluto?! Oltre 300 all’ora in due?! La nostra ilarità è finita non appena l’abbiamo provata. Riguardandola bene, assomiglia veramente all’aereo-spia supersonico americano con cui condivide il nome. E non solo. Quello che lascia letteralmente sbigottiti è la facilità con cui si raggiungono prestazioni difficilmente immaginabili, almeno nel mondo terrestre!
E’ difficile convincere una persona che con una moto si possano raggiungere tali limiti in una normale conduzione stradale, magari in coppia, con “largo” margine di sicurezza. Noi ci proveremo, raccontandovi un’esperienza di guida unica e coinvolgente. L’ultima evoluzione della CBR1100XX ha raggiunto un equilibrio dinamico invidiabile, frutto di piccoli affinamenti che si sono susseguiti dalla sua presentazione del 1996.
Imponente e maestosa, la linea della Super Blackbird è molto personale e caratteristica, tiene bene il peso degli anni e non teme il confronto delle rivali più agguerrite come la ZX12R. Anche il prezzo (13.167 euro f.c.), purtroppo, non la rende facilmente raggiungibile, ma se considerate che è il mezzo di trasporto su due ruote più veloce e comodo che ci sia per due persone…tutto sommato potrebbe valerne la pena.
Finiture e comfort
La CBR1100XX è una di quelle “classiche” moto che polarizza i giudizi estetici: o si impazzisce nel vederla o la si ripudia. Non ci sono vie di mezzo. Le carenature sono verniciate e assemblate in modo certosino e la cura costruttiva è evidente in ogni dettaglio (splendida la bulloneria delle carene): la moto appare nel complesso di uno standard qualitativo superiore, sconosciuto alla normale produzione di serie. A certe velocità tutto deve essere perfetto!
Di forte impatto, perfettamente leggibile e completo nelle informazioni, il quadro strumenti: un affascinante mix di contagiri analogico e conta km, termometro temperatura e indicatore carburante digitale. L’impostazione di guida rispetta appieno la tipologia della CBR1100XX, una sport touring molto veloce: ci si siede con il busto abbastanza inclinato in avanti, con il giusto carico sui polsi, mentre le gambe assumono una posizione leggermente raccolta ma più che accettabile anche sulle lunghe percorrenze.
Tutto è studiato per guidare a ritmi elevati per molte ore. Anche la protezione aerodinamica è notevolmente migliorata rispetto al modello precedente. Il nuovo cupolino protegge bene il pilota fino a velocità dell’ordine di 180/200 km/h, senza alcuna necessità di abbassarsi. Sul fronte vibrazioni nulla da segnalare se non un leggero picco in accelerazione sulla pedana dx intorno ai 7.500 giri. Infine, buono il fascio luminoso del faro sia per qualità che per ampiezza, solo leggermente basso nella funzione abbagliante.
La tecnica
La moto è spinta dal poderoso 4 cilindri in linea, 16 valvole DOHC, raffreddato a liquido, di 1.137 cm cubici, con Alesaggio e Corsa tradizionali (79 x 58 mm) e un rapporto di compressione abbastanza “tranquillo” (11:1). Questo è lo stesso propulsore che equipaggia la X-Eleven, ma sulla CBR110XX esprime liberamente tutta la sua potenza (112Kw a 9.500 giri/min) e la sua inesauribile coppia (119 Nm a 7.250 giri/min). Un’unità motrice esemplare per trattabilità e pulizia d’erogazione grazie anche all’iniezione Elettronica (PGM-FI) e al doppio contralbero. Il convertitore catalitico Honda Evolutional (HECS3) e l'antifurto collegato all'accensione (H.I.S.S.) completano il ricco bagaglio tecnico della Honda CBR110XX.
Per quanto riguarda il comparto ciclistico, il robusto telaio a doppio trave perimetrale in alluminio è accoppiato a una forcella tradizionale a cartuccia da 43 mm e 120 mm di escursione (non regolabile) e a un monoammortizzatore, anch’esso con 120 mm di escursione e regolabile nell’idraulica del ritorno. Molto lungo l’interasse (1.490 mm) per offrire la massima stabilità, anche a discapito di un po’ di maneggevolezza.
Il doppio sistema di frenata combinata (Dual-CBS) si affida a due dischi da 310 mm all’anteriore e a uno di ben 256 mm al posteriore. Sul fronte pneumatici la CBR1100XX adotta misure “normali” rispetto alle sue dirette concorrenti: un 120/70 su un cerchio da 3.5/17 all’anteriore e un 180/55 su un cerchio da 5.5/17 al posteriore. Infine il peso dichiarato a secco: 224 kg.
Su strada
A bordo della CBR1100XX l’esperienza di guida è unica. Talmente esaltante e coinvolgente da non riuscire neanche a raccontarla: a guardarla bene tutto sembrerebbe tranne che una moto in grado di sconvolgere il pilota… Sinceramente non ci era mai capitato di percorrere i lunghi curvoni dei viadotti autostradali (con le relative giunture d’asfalto trasversali!!) in pieno, con le pedane che strisciano e si consumano a terra. Il tutto senza la benché minima reazione, con una stabilità che non avevamo mai visto prima. La sensazione sconvolgente è che la CBR1100XX non abbia limiti.
Sul misto veloce la strada diventa sempre più piccola, con il motore che elargisce la cavalleria in maniera quasi elettrica, senza picchi di coppia o potenza, la Super Blackbird viaggia sui binari, inesorabile, senza scomporsi fin quando il tachimetro e l’esperienza fanno rendere conto che è arrivato il momento di alzare il polso destro. Più volte abbiamo provato a portarla al limite, ma ha sempre ceduto prima la nostra mente. E quando si viaggia con il passeggero? E’ la stessa cosa, la CBR1100XX non accusa minimamente l’aggravio di peso, povero ospite.. Tanta forza e stabilità sul veloce si paga inevitabilmente sullo stretto. Se si adotta una guida di forza, sporca, la CBR100XX ripaga con un’azione scoordinata, complici anche i 224 kg di peso: lasciatela scorrere, assecondatela e scoprirete quanto sia piacevole e redditizio lasciarsi cullare tra le curve di un passo appenninico. Un’ultima raccomandazione riguarda il sistema di doppia frenata combinata (Dual-CBS): ogni volta che decidete di “staccare” usate sempre il freno posteriore accompagnato dalla successiva (progressiva) azione dell’anteriore. In questo modo scoprirete che cosa è in grado di fare questa meravigliosa Super Blackbird.
Dati tecnici
Motore: 4 tempi raffreddato a liquido, quattro cilindri, 16 valvole bialbero DOHC, alesaggio per corsa 79x58 mm, cilindrata 1.137 cc, rapporto di compressione 11:1, alimentazione a iniezione elettronica, accensione digitale transistorizzata con anticipo elettronico, avviamento elettrico.
Ciclistica: telaio perimetrale a doppio trave. Sospensione anteriore forcella a cartuccia H.M.A.S. da 43 mm, escursione 120 mm.
Posteriore: Pro-Link con ammortizzatorea gas H.M.A.S. con regolazione micrometrica del precarico, escursione 120mm. Freno anteriore: doppio disco idraulico da310 x 5 mm con pinza a triplo pistoncino (Sistema Dual-CBS) e pastiglie in metallo sinterizzato, freno posteriore: disco idraulico da 256 x5 mm con pinza a triplo pistoncino (Sistema Dual-CBS) e pastiglie in metallosinterizzato.
Ruota anteriore/posteriore: A tre razze a sezione alveolare in alluminio pressofuso. Pneumatico anteriore: 120/70 ZR17 (radiale). Pneumatico posteriore:180/55 ZR17 (radiale).
Prestazioni: Potenza massima: 112 kW a 9.500 giri/minuto. Coppia massima: 119 Nm a 7.250 giri/minuto. Velocità massima: nd.
Dimensioni: Lunghezza: 2.160 mm, interasse: 1.490 mm, altezza sella: 810 mm, altezza da terra: 130 mm. Capacità serbatoio carburante: 23 litri (4 litri di riserva compresi). Peso a secco: 223 Kg.