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Nuova gamma cross Kawasaki

il 31/07/2002 in Moto & Scooter

Presentata la nuova gamma cross Kawasaki, migliorata nel design ma soprattutto nei contenuti tecnici. Motori più prestanti e telai più rigidi, ma si resta sul due tempi



Le vecchie KX avevano dato tutto, più di così non era possibile svilupparle. Con questa presa di coscienza, i vertici di Akashi e della KL, partner nel settore cross ed enduro, hanno decretato la fine della precedente generazione delle loro saltafossi verdone decidendosi a dare il via alla produzione di mezzi in gran parte nuovi. Beninteso, il nome rimane il medesimo, così come i tratti principali della meccanica: da un ottavo e da un quarto di litro i nuovi motori, a due tempi come da tradizione. Se per la versione 125 non avevamo dubbi, ammettiamo di aver sperato in un 250 quattro tempi (come quello della Yamaha), propulsore che, opportunamente riveduto nella distribuzione, andasse a equipaggiare una versione supermotard.

Niente da fare: il tradizionalismo ha avuto la meglio e niente propulsore a ciclo otto; in compenso, una versione a ruote basse e larghe è già pronta e presto arriverà, con prestazioni che si annunciano eccezionali. Comunque, i nuovi motori 125 e 250 (in particolare quest’ultimo) puntano proprio ad avere un’erogazione più lineare, con molta potenza anche ai regimi bassi e ultra-bassi e una maggior coppia motrice, caratteristiche tipiche proprio dei quattro tempi.

 

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Molti sono i passi in avanti che i nuovi motor fanno segnare rispetto alla vecchia serie. Per la versione 125, particolarmente raffinata ci pare la modifica apportata al comando della valvola di scarico, che permette un maggiore campo di movimento alla valvola stessa, garantendo una risposta più piena ai bassi e rendendo più fluida la curva di potenza.
Il nuovissimo telaio perimetrale in acciaio dotato di travi laterali di maggior sezione accresce in misura significativa il livello di rigidità. Il cannotto di sterzo è di 6 mm più lungo e l'angolo di inclinazione è stato aumentato di 1°.


Per facilitare gli interventi di manutenzione e ridurre il peso, il telaietto posteriore è stato
modificato inglobando nella struttura i dadi di ancoraggio dei fianchetti laterali; ora presenta un'unica vite di fissaggio di grosso diametro (8 mm) in corrispondenza del supporto superiore. Un ulteriore miglioramento sul piano della manutenzione è merito del riposizionamento della centralina di accensione, ora collocata non più all'interno dell'airbox bensì davanti al cannotto di sterzo, dove viene fissata mediante una staffa apposita. Tra le novità della ciclistica figura anche il nuovo forcellone scatolato in alluminio, realizzato mediante idroformatura. Il nuovo forcellone è stato alleggerito di 100 g e gode di un maggiore bilanciamento della rigidità.



Per quanto concerne la 250, Le modifiche al sistema KIPS, alla camera di combustione, alla valvola lamellare, all'airbox e alla camera di espansione sono tutti elementi che contribuiscono a migliorare le caratteristiche di potenza. Per sfruttarla al
meglio, sono stati modificati i rapporti della 2ª e della 3ª marcia ed è stato
introdotto un nuovo meccanismo del cambio di tipo a cricchetto. Il tutto con l’obiettivo di rendere la quarto di litro Kawasaki il più possibile rider friendly. Anche per questa versione, il telaio perimetrale in acciaio è completamente nuovo e guadagna molto in termini di rigidità.

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