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Games: Moto GP2

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Pregi e difetti del miglior videogame di motociclismo per console. Diretto discendente del primo Moto GP,  è migliorato nella grafica, nella giocabilità, nella verosimiglianza

Il videogioco è molto realistico
di Matteo Maretti
C'era molta attesa dopo il primo Moto GP, uscito nel 2001 per la Playstation2: questo ne è il diretto discendente. Forse il nome più adatto per questo gioco sarebbe stato Moto GP 1,5: il titolo Namco è infatti una versione riveduta e corretta del predecessore.
Il videogame permette di vivere in prima persona la stagione di motociclismo, anche se si può correre solo su 10 dei 16 tracciati del del campionato, con i piloti reali (tra cui i nostri Rossi, Biaggi e Capirossi), graficamente molto simili alle controparti in carne e ossa, con tute, caschi e moto e sponsor.



C’è qualche errore nei numeri (la carena della moto di Vale qui ha il 64!), tuttavia il feeling del motomondiale è ricreato molto bene. Prima di scendere in pista, si può settare a proprio piacimento la moto, dalle sospensioni alle gomme, per renderla più veloce della luce.
Rispetto al primo capitolo del videogame Namco, la sostanza è la stessa, con grafica migliorata, un maggior numero di piloti e tracciati, qualche modalità di gioco in più. Moto GP2 si guadagna senza dubbio la corona di miglior videogame di motociclismo per console.
Probabilmente i programmatori Namco non si sono fatti venire l'esaurimento nervoso per rimettere a nuovo l'engine grafico di Moto GP. Si sono limitati a migliorare il già ottimo motore della prima versione. L'aliasing (ossia le famigerate 'scalette' dei poligoni) e il flickering che in parte affliggevano il primo racing game a due ruote della Namco sono spariti completamente.



Tutto adesso fila liscio come l'olio, e ne beneficia sopratutto il senso di velocità che è davvero da brivido. La fluidità è sempre ancorata ai 60 frame al secondo, e non c'è la minima traccia di rallentamenti, anche quando le moto sullo schermo sono molte. Non meravigliatevi se vi ritroverete a fare le pieghe sulla poltrona di casa.
Moto GP2 porta fedelmente l'atmosfera del motomondiale, tanto che a volte si può avere l’impressione di guardare una gara vera in tv e non un videogioco.
Rispetto al primo capitolo, si può correre anche sotto la pioggia. Questo aggiunge grande spettacolarità: l'effetto delle precipitazioni è sviluppato molto bene, le moto sollevano nuvolette di acqua e le gocce di pioggia finiscono persino sulla telecamera che segue l'azione.
La giocabilità del primo Moto GP era di ottimo livello e questa versione aggiornata la conferma. Non è difficile impadronirsi dei comandi, immediati ed efficienti. Un tasto per accelerare, uno per frenare, marcia su, marcia giù (o in alternativa si può settare il cambio automatico). Elementare, ma non privo di sfumature interessanti. In primo luogo l'uso intelligente dei tasti analogici del controller della Play2. Più o meno grande è la forza con cui si preme l'apposito tasto, più o meno gas si dà alla moto. Imparare a dosare l'accelerazione è fondamentale, specie in uscita di curva, per non finire a gambe all'aria. L'intelligenza artificiale dei piloti avversari, sebbene lontana da quella dei veri Biaggi e Rossi, è sufficiente. I rider virtuali non hanno uno stile di guida personale, però attaccano e sono sempre aggressivi.
Il limite tipico delle simulazioni rimane anche in Moto GP2: nelle uscite di strada la moto non si danneggia e il pilota rimane sempre e comunque in sella. Una gradevole novità è il tasto R2 con cui si possono fare acrobazie (impennate, pugni al cielo e via dicendo) per festeggiare la vittoria.
Non era certo un'impresa aumentare la longevità rispetto al predecessore, ma bisogna ammettere che Moto GP2 gode di parecchie migliorie. Rispetto ai 5 della prima edizione, ora i circuiti (ricreati alla perfezione) sono 10. Namco comunque poteva fare un sforzo e proporre tutti i circuiti del campionato.
Aumentato anche il numero dei piloti, con le varie scuderie aggiornate e tutti i piloti 'veri' del motomondiale. Il punto di forza del game è ovviamente la modalità stagione: affrontare 10 circuiti, con qualifiche e gara, cercando di ottenere più punti rispetto agli avversari.
Tra le modalità classiche (arcade, simulazione, stagione, corsa singola) qualche gradita aggiunta: la possibilità di gareggiare con un amico o la sfida con le leggende del motociclismo (Mike Doohan, Wayne Rainey, Kevin Schwantz, Kenny Roberts Sr., and Freddie Spencer). Vincere le gare è diventato più difficile: il cd di Moto GP2 quindi non uscirà tanto presto dal cassetto della Playstation 2.
Un consiglio spassionato: eliminate le musiche e giocate solo con gli effetti sonori. E' meglio. Le musiche di Moto GP2 (come quelle del primo capitolo) sono poco brani techno-light giapponese che abbassano l'adrenalina, invece di alzarla. I rombi dei motori e i rumori della folla, invece, sono riprodotti molto bene.
Se già possedete una Playstation 2 e amate le moto, dovete acquistare il nuovo titolo Namco: è il gioco motociclistico più entusiasmante che sia finito (almeno fino a oggi) su console. Se invece avete già il primo capitolo, la questione è un po' diversa: un forte senso di dejà-vu potrebbe lasciarvi con l'amaro in bocca.
La carena di Rossi ha il 64 e non il 46...

Il videogioco è molto realistico

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