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Villa, Matchless e Maico di nuovo in pista

il 14/05/2002 in Moto & Scooter

Tre marchi che nelle competizioni di velocità e fuoristrada hanno scritto pagine importanti della storia del motociclismo stanno per tornare sulla scena

Villa, Matchless e Maico di nuovo in pista
Francesco Villa, campione e costruttore

di Luigi Rivola


Chi non ricorda i fratelli Francesco e Walter Villa? Forse i giovanissimi, ma chi ha già raggiunto la maturità non può aver dimenticato le splendide moto da cross, da enduro e da velocità costruite integralmente da Francesco, e la Harley Davidson (Aermacchi) arancione che, guidata da Walter, vinse quattro titoli in tre anni nel mondiale GP delle classi 250 e 350.



Dopo un lungo periodo di inattività, la Villa sta per rinascere, ma non in Italia, bensì nella lontanissima Malesia. Il marchio ed i progetti già pronti e aggiornati (nella foto a fianco il più recente motore Villa, il 600 mono a 4 tempi del 2001) sono stati acquistati infatti dalla Modenas, già a noi nota per la sponsorizzazione del progetto KR3 GP 500 di Kenny Roberts.
La Villa, che aveva sede a Crespellano, nei pressi di Bologna, era di proprietà di Giuseppe Visenzi, ex-pilota di valore e amico di Francesco e Walter Villa, nonché titolare della GiVi, una delle aziende italiane più affermate nel settore degli accessori per moto. Visenzi deteneva la quota maggioritaria della società e Francesco Villa una quota di minoranza; con il passaggio della proprietà alla Modenas, Visenzi esce dalla società, mentre Francesco Villa si trasferirà per un certo periodo in Malesia con responsabilità tecniche che comprenderanno la creazione di un reparto esperienze e molto probabilmente l'avviamento della produzione di nuovi modelli Modenas basati sui suoi motori monocilindrici a due e a quattro tempi, stando almeno a quanto dichiarato sul sito ufficiale della Modenas dal suo Direttore Generale, Rashid Din (nella foto sotto).

"In Italia non c'erano possibilità di rilanciare il marchio - ci ha detto Francesco Villa - però sono arrivate diverse proposte dall'estero, e alla fine la Villa è andata alla Modenas. Personalmente sono soddisfatto di questa conclusione: la Modenas è un'industria che produce 400 motociclette al giorno, che ha buone prospettive di crescita, ma che ha bisogno di tecnici esperti capaci di farla crescere; spero che sia una bella occasione per entrambi".


"Senza confronto": questa la traduzione in italiano del marchio Matchless, uno dei più antichi e gloriosi simboli della storia del motociclismo. La Matchless, fondata nel 1899 dai fratelli Charlie e Harry Collier, piloti, tecnici e imprenditori di grande valore che vararono la prima edizione del Tourist Trophy nel 1907 e la vinsero nella classe monocilindriche, sta per riapparire sulla scena mondiale dopo l'acquisto del marchio da parte di un consorzio svizzero-anglo-tedesco che ha legami con la Formula 1 automobilistica e con un'azienda petrolifera.
L'ultima motocicletta Matchless era uscita dagli stabilimenti del gruppo Norton-Villiers-Triumph nel 1969; in seguito al fallimento della NVT, il marchio era stato acquistato dall'imprenditore Les Harris, che l'aveva sfruttato negli Anni '80 per vendere una monocilindrica con motore Rotax.
Ora la Matchless sembra aver ben altre prospettive: indiscrezioni vogliono che sia stata acquistata perché il suo marchio compaia sul serbatoio di un nuovo prototipo MotoGP a 4 tempi che dovrebbe essere presentato in occasione del prossimo GP di Donington e che costituirebbe il trampolino di lancio di una gamma di nuove motociclette prodotte in serie.

L'iniziativa potrebbe coinvolgere la stessa Sauber/Petronas, già interessata al prototipo di superbike con motore a tre cilindri, che Fogarty sta sviluppando per la Petronas e che dovrebbe essere al via del GP SBK di Laguna Seca.
Il direttore marketing della Foggy Petronas Racing, Neil Bramwell, nega recisamente che ci sia qualsiasi legame fra l'operazione di Fogarty e la Matchless, ma questo appare abbastanza in contrasto con i milioni di dollari spesi dalla Petronas per garantirsi i diritti sul nome di Carl Fogarty, che potrebbe invece essere sfruttato assai bene accostandolo al rilancio di un marchio prestigioso come quello della Matchless.
È anche possibile che la Petronas abbia acquistato la Matchless per utilizzare con questo nome il motore a tre cilindri Sauber MotoGP (nella foto), attualmente accantonato per la scelta di privilegiare il progetto di Fogarty. In questo, il colosso malese del petrolio potrebbe essere appoggiato dal suo partner nel progetto Sauber: Dieter Materschitz, fondatore dell'industria austriaca di bevande Red Bull, che attualmente corre in MotoGP con le Yamaha a due tempi affidate a McCoy e a Hopkins.
Il Team Red Bull potrebbe quindi lasciare le Yamaha per riportare in pista la Matchless: in questo caso la sola controindicazione sarebbe che il proprietario del team, Bob McLean, a suo tempo fu corridore in sella a una Norton Manx 500, principale antagonista della Matchless G 50...

Una delle più prestigiose marche tedesche, la Maico, fondata nel 1926 dalla famiglia Maisch e divenuta celebre per le affermazioni internazionali riportate nel motocross e nell'enduro, ma anche nelle classi 125 e 250 del Mondiale di velocità, è tornata alla ribalta, dopo il fallimento dei primi Anni '90 ed alcuni infruttuosi tentativi di rilancio. Nell'ottobre del 1995 era passata nelle mani della ditta olandese Rodem, che aveva presentato una gamma completa di fuoristrada da 250 a 500 cc con motori Maico a due tempi; dopo un solo anno, però, la Rodem, sottocapitalizzata per un'impresa del genere, si era arresa, cedendo il marchio all'imprenditore olandese Cor Jacobs, che per il rilancio della Maico aveva costruito un nuovo stabilimento a Venlo, in Olanda, ma proprio sul confine con la Germania.


Anche il tentativo di Jacobs non ha avuto esito e ora il marchio Maico è finito nelle mani della Koestler Bikeworld, una società di Leverkusen, in Germania, che oltre ad essere la principale distributrice tedesca della KTM, ha acquistato l'intero stock di magazzino delle Maico e le vende via Internet in tutto il mondo. Il sito www.koestler-bikeworld.de offre un catalogo di 14 diversi modelli di Maico, tutti con motore a due tempi: dalla 250 cross, venduta al prezzo di 5820 Euro, alla 620 Supermoto Racing, che costa 8690 Euro e che è equipaggiata con un motore monocilindrico lamellare a due tempi di 616 cc da 76 CV a 7000 giri, con 80 Nm di coppia massima a 6800 giri, cambio a 5 velocità e frizione idraulica. La moto completa pesa solo 113 kg ed è stata progettata da Hermann Walgenbach, direttore tecnico della Maico.

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