Dobbiamo proprio ammettere che in qualità di giornalisti eravamo abbastanza scettici sulla validità di questa iniziativa, troppo simile ad altre già viste e sulla carta poco convincente. Niente di più sbagliato.
Ci ha colpito subito la professionalità fatta non di grandi parole ma di passione pura e genuina, di quella passione che si esplicita e si mostra agli altri in sincera umiltà.
Quell’umiltà che solo i campioni (quelli veri) come Mario Lega (campione del mondo 250 nel ‘77) e Marco Lucchinelli (campione del mondo classe 500 nell’81) hanno e a cui, fortunatamente, non ci si abitua mai.




Questo senza togliere nulla agli altri, dall’ottimo pilota Dario Marchetti al preparatissimo Istruttore Federale Antonio Vitillo.
Il “corpo” docente è simpatico e ben strutturato. Pochi convenevoli, rapide e concise indicazioni sul comportamento da tenere in pista e tutti giù per la foto di gruppo e i primi timidi giri di pista

Tutto è ottimamente organizzato, sia dal punto di vista logistico che da quello tecnico, le moto sono gommate addirittura con i nuovi Dunlop D207RR. Non male per un corso da 10 Euro!
Si parte: 4 giri di pista sotto l’occhio esperto degli istruttori e tutti i partecipanti vengono divisi in gruppi secondo in loro livello di tecnica e capacità di guida.




Questo è un aspetto fondamentale perché permette agli allievi di non sentirsi a disagio all’interno del loro gruppo facilitando l’apprendimento e agevolando il lavoro degli stessi istruttori. Noi siamo stati abbastanza bravi e siamo stati inseriti nel gruppo di Marco Lucchinelli.

Il programma didattico è stato studiato per integrare perfettamente gli aspetti teorici (notoriamente meno interessanti…) con quelli pratici, più ludici e divertenti. Una grossa spinta a questa integrazione è data sicuramente da Marco Lucchinelli, simpatico ed estroverso, che in modo chiaro e preciso ci ha spiegato le tecniche di guida: staccata, impostazione di guida, percorrenza delle curve, accelerazione….. 20 min di teoria e poi 20 min di pista per mettere in pratica quanto appreso.




In pista l’istruttore segue a turno ognuno dei suoi allievi, indicandogli gli errori e le cose da migliorare. E’ tutto molto facile e tranquillizzante. Non esiste l’ansia tipica che colpisce i partecipanti durante queste manifestazioni. Ci si sente molto “coccolati” e osservati. C’è sempre spazio per un consiglio, una domanda, un dubbio. E i risultati si vedono.




Con questo metodo a fine giornata si è appreso molto e si ha avuto modo di correggere gli errori che istintivamente si commettono. Inoltre si ha acquisito una sicurezza, una conoscenza e una padronanza della moto difficilmente eguagliabili.

Ma non è finita qui. Alla fine della giornata vengono consegnati i diplomi della Ducati Racing Academy obbligatoriamente firmati dall’istruttore che vi ha seguiti.




E poi tutti si lasciano andare al momento più piacevole per ogni appassionato… le chiacchiere. I campioni non sono mai secondi a nessuno, soprattutto in questo campo.




E tra saluti e autografi su tutto quanto possa ospitare una firma (caschi, serbatoi delle moto, magliette…) si conclude una giornata piacevolmente intensa e ricca di spunti di riflessione su quanto ancora si possa fare per far sognare tutti gli appassionati di questo oggetto chiamato “motocicletta”.