di Luigi Bianchi




Giunto alla terza edizione, la mostra milanese precede e si pone come alternativa al classico appuntamento di Novegro del 16/17 febbraio. Ancora una volta apprezzabile la buona organizzazione e la disponibilità di spazi coperti di metratura adeguata. Diverso il discorso su quello che si è visto e che si poteva acquistare girando tra i banchi nei padiglioni e l’area più ruspante all’aperto.

La nostra sensazione è che ci siano in giro buone moto già restaurate da acquistare anche se i prezzi, specie per i modelli più prestigiosi, sono ormai a livelli inarrivabili per i più. Mancano un po’ invece, i buoni conservati da acquistare a prezzi convenienti e poi da risistemare, diluendo nel tempo gli investimenti di tempo e di denaro, sistema che è poi il più diffuso tra gli appassionati “medi” del settore.

In questo senso, abbiamo anche notato una certa penuria nell’area ricambi, fatto salvo quelli relativi ai soliti modelli di maggior interesse e ormai consolidati nel campo dei restauri, tipo le Vespa o i monocilindrici Moto Guzzi.




Tendenzialmente sono ormai finite le motociclette sino agli anni ’70 e si inizia a ritrovare qualcosa di interessante solo se se ci si rivolge alle giapponesi della prima ora, tipo le Honda CB 750 e 500, o alle 2 tempi da fuoristrada, ma già di seconda generazione. Come dire, scordatevi di trovare KTM GS, Hercules o Zundapp.

Piuttosto, qualche buona occasione arriva dall’estero, come abbiamo documentato nella nostra gallery. Vedremo se i prossimi appuntamenti della primavere porteranno a una situazione di miglior equilibrio tra domanda e offerta.