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Esclusivo: la KTM V2 stradale e il progetto V4

il 10/12/2001 in Moto & Scooter

Le foto del prototipo della bicilindrica in prova e un annuncio: la Casa austriaca prepara un V4 per il mondiale GP e per nuove supersportive stradali

Esclusivo: la KTM V2 stradale e il progetto V4
Wolfgang Felber nel 1991, in sella alla Supermono autocostruita con cui vinse due volte il titolo tedesco.


di Alan Cathcart, foto Nakamura - Der Reitwagen




La KTM, regina austriaca del fuoristrada, sta lavorando su un motore 990 a 4 cilindri a V, quattro tempi, con cui prendere parte alla massima categoria del MotoGP, con un team ufficiale di due piloti, a partire dal 2004.
Questa la clamorosa rivelazione fattaci da Stefan Pierer, quarantaquattrenne direttore generale della KTM e principale azionista privato dell’azienda, che ci ha anche spiegato come la partecipazione alle corse del MotoGP sia legata ad una strategia aziendale volta ad occupare una fetta del mercato delle supersportive stradali a quattro cilindri.





“La storia della KTM è una storia di corse – precisa Pierer – per questo motivo abbiamo pianificato nuovi modelli che comunque abbiano un legame con la partecipazione alle gare. Non avremo mai pensato a un V4, ma ci sono interessanti segmenti di mercato delle moto stradali, in particolare quello delle supersportive, nei quali sentiamo di poter dire la nostra. Si era fatta l’ipotesi di correre nelle Superbike con una moto derivata dalla nostra nuova bicilindrica, ma ci siamo resi conto che con l’avvicinamento fra SBK e GP, derivante dalla nuova classe dei prototipi a quattro tempi, valeva per noi la pena di focalizzare il nostro interesse diretamente sul MotoGP, ed è da sei mesi che lavoriamo sul nuovo motore.
Saremo pronti entro due anni con un quattro cilindri a V di 75° progettato e realizzato da noi stessi”.




Nel reparto corse della KTM non mancano esperienze di corse di velocità: Wolfgang Felber, ingegnere capo, quindici anni fa era un buon corridore privato con una Yamaha 250 GP, prima di diventare due volte campione tedesco della Supermono con una moto costruita personalmente partendo da una KTM LC4. Il suo principale assistente, Claus Holweg, è stato capo progettista alla Rotax durante lo sviluppo del motore bicilindrico 1000 che ora equipaggia l’Aprilia RSV 1000 e che ha già dimostrato il suo valore vincendo gare mondiali nel campionato SBK. Passato alla KTM, Holweg ha lavorato sul bicilindrico LC8 a V di 75° che ha vinto al debutto il Rally d’Egitto con Fabrizio Meoni.






- Perché non un bicilindrico leggerissimo e compatto, piuttosto che un quattro cilindri?
“Perché è nostra opinione – spiega Pierer – che per correre nel MotoGP si debba disporre di un motore configurato in modo da poter disporre di potenza esuberante, tanto da poterla poi ridurre per rendere più guidabile la moto e per adattarsi alle esigenze dei pneumatici. In questo senso ci sembra di aver fatto la scelta giusta, e crediamo che lo sia anche dal punto di vista della produzione di serie, vista la stretta parentela del V4 a 75° col V2 che già è inserito nella nostra gamma”.




“Noi dovremmo essere pronti col primo di una serie di modelli a quattro cilindri a partire dal 2007. Naturalmente saranno strettamente derivati da quello da corsa, come già facciamo con le nostre moto da fuoristrada. Ci sarà quindi una gamma stradale basata sul 4 cilindri, una gamma di fuoristrada ed entrofuoristrada con motore bicilindrico, infine una gamma di monocilindriche da fuoristrada, con la sola eccezione della Duke, se continuerà ad esistere il suo particolare mercato”.
Pochi lo sanno, ma la MotoGP 990 non sarà la prima KTM a quattro tempi che correrà in velocità; già a metà degli anni ’50 nei circuiti del motomondiale si fece onore una KTM 125 monocilindrica con distribuzione bialbero, disegnata da Ludwig Apfelbeck; inizialmente la KTM era scesa in campo con motori MV monoalbero, ma nel 1955 questi furono sostituiti da motori realizzati in proprio, con carter MV, ma con teste dotate di distribuzione bialbero comandata a catena e capaci di erogare 18 CV a 12.000 giri.




Mentre si lavora sul quattro cilindri, prosegue lo sviluppo del bicilindrico che equipaggia la Duke V2, come mostra la fotografia esclusiva pubblicata in questa pagina, che ritrae un collaudatore alla guida dell’ultima versione della moto. La foto mostra una moto di carattere sportivo, con un telaio tubolare simile a quello delle Ducati, forcella WP upside-down e monoamortizzatore WP. Le ruote sono BBS di 17” e non sfuggono i potentissimi freni Brembo tipo SBK con dischi anteriori di 320 mm. La potenza di questo bicilindrico a 8 valvole alimentato a iniezione, sembra limitata a 100 CV alla ruota, in configurazione naked e con cilindrata di 950 cc, ma ci sono voci che dicono che la KTM abbia sviluppato anche un motore per le corse del mondiale SBK, ma che tutto sia bloccato in attesa di capire dove andrà a finire quel campionato dopo le modifiche regolamentari che, a far data dal 2004, vedranno la cilindrata unica di 1000 cc indipendentemente dal numero dei cilindri del motore.
Esclusivo: la KTM V2 stradale e il progetto V4
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