E’ italiano questo originalissimo mezzo di trasporto, che certo non si avvicina molto ad un motociclo ma che pure è stato esposto all’Eicma in uno stand tutto suo. Si chiama Bigà, ed è un veicolo a tre ruote piccole, erede diretto delle antiche bighe romane (l’unico al mondo omologato per la guida in piedi) mosso da un motore elettrico. Le sue prestazioni permettono di raggiungere i 16 km/h e mantenere questi ritmi per 5 ore di continuo, e di fermarsi dalla massima velocità in solo un metro e mezzo grazie alla presenza di due freni a disco. Nata per le piccole percorrenze cittadine, è in grado di coprire anche 100 km, e si addice particolarmente a chi svolge un lavoro che preveda soste continua durante la circolazione nel centro cittadino: evitando di mettere il cavalletto, spegnere ed accendere il motore e trovare un posto adeguato per il parcheggio, si arriva a risparmiare, secondo il costruttore, anche 60 minuti al giorno. E’ dotata di batterie che permettono 800 cicli di ricarica e fa dell’economicità di utilizzo il suo cavallo di battaglia.




La Bigà è disponibile anche in altre due versioni dalle prestazioni maggiori, e dunque più adatte a svolgere lavori dove i veicoli a motore non sono ammessi: la Bigà B può trainare, ad una velocità di 11 km/h, fino a 500 kg di peso, mentre la Bigà C supera senza difficoltà pendenze del 45° e traina fino a 20 quintali. Per la Bigà è presente in catalogo anche una nutrita lista di accessori, che vanno dal parabrezza ai vari portapacchi, ai carrelli traino, a dei pratici sellini. Il prezzo, su cui non si possono fare valutazioni in quanto manca la concorrenza, è di circa sette milioni.