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Triumph Baby Speed 600

il 24/07/2001 in Moto & Scooter

Realizzata nelle "officine" della Numero Tre ad Arese (MI), la Baby Speed, è un’elaborazione in versione fun bike della supersportiva TT 600; offre gran facilità di guida e performance elevate ma, per adesso, è una “fuori serie” disponibile soltanto per p

Triumph Baby Speed 600


di Eliano Riva, foto Thomas Maccabelli




A Carlo Talamo, “Big Boss” della Numero Tre, probabilmente piacciono molto le moto con il manubrio largo e d’origine sportiva, dal carattere vivace e con una personalità “monella”.
Lo testimonia la nascita della Baby Speed; una TT 600 completamente denudata e riconfezionata in quel d’Arese (MI), che “approvata” dai vertici Triumph, nel 2002 dovrebbe essere prodotta in serie negli stabilimenti di Hinckley.

Un “gioco”, la spogliazione delle moto supersportive, non nuovo per la Casa inglese e che nel passato, con quello della Daytona, ha portato alla nascita di una grande stella del firmamento “café race”, come la Speed Triple.





Approntata dalla Numero Tre in 50 esemplari (che potrebbero salire ad un centinaio) e venduta allo stesso prezzo di 18.900.000 lire chiavi in mano della TT 600 e con due anni di garanzia “ufficiale” Triumph, la Baby Speed, comunque, per adesso rimane un oggetto per pochi “fortunati”.
Nel look, al contrario dell’austera TT 600, della quale conserva inalterate tutte le componenti tecniche e meccaniche, la Baby Speed sembra fatta apposta per farsi notare e non lasciare mai indifferente l’osservatore, ben più di quanto già sa fare la sorella maggiore Speed Triple, alla quale ha “rubato” soltanto lo “stralunato” doppio faro.





Due livree in rosso/argento e giallo/nero, “condite” con particolari tecnico/estetici fuori del comune, come la coppia di “cerbottane” in fibra di carbonio (che più che portare aria fresca al sistema d’alimentazione a iniezione elettronica del motore quattro cilindri Triumph, sembrano voler sparare dardi avvelenati alle avversarie), completano bene un aspetto da pura streetfighter, tanto primitivo e sgraziato, quanto moderno e intrigante.







In sella alla Baby Speed, davanti agli occhi del pilota, c’è soltanto il “mini” cruscotto anologico/digitale delle Triumph supersportive e nient’altro che l’asfalto. Le perplessità che quest’aspetto della “bambina” può generare al primo impatto, però, svaniscono subito. L’ottima manovrabilità offerta dalla posizione di guida raccolta e rialzata, dal manubrio non troppo largo e da pedane in posizione moderatamente sportiva, permette subito la piena padronanza della moto e la strada, lì davanti, non incute più timore.





Sia ben chiaro, come la TT 600, la Baby Speed, nella struttura tecnica non è quel che si usa dire, una “bicicletta”, ma la diversa posizione in sella, fa davvero la differenza e, anche se gli spilungoni potrebbero reclamare una maggior distanza tra pedane e sella, per tutti diventa subito facile “giocare al pilota funambolo”.
In poche parole, con la moto saldamente “in pugno” e sostenuti da un impianto frenante potente e pronto nell’azione, la pigrizia del propulsore fino a 6000 giri, passa immediatamente in secondo piano e farlo “cantare” ai regimi dove, con un sound racing DOC, dà le migliori prestazioni (da 9000 giri in su), diventa un esercizio facile anche per un pilota “novello”.




Nella guida, poi, la Baby Speed, in curva è sostanzialmente stabile e intuitiva nel controllo in tutte le condizioni di marcia ma, per dare le migliori soddisfazioni, è una moto che va “lasciata correre” su traiettorie rotonde dove, se non si sta appesi al manubrio come una bandiera al vento, si può accelerare presto e, su percorsi tortuosi, cogliere emozioni e performance sportive sicuramente appaganti.






Motore: a 4 tempi, 4 cilindri in linea frontemarcia, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 41,3 mm, cilindrata 599 cc, rapporto di compressione 12,5:1; distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro; lubrificazione forzata a carter umido. Alimentazione: a iniezione elettronica Multipoint; capacita’ serbatoio 18 litri. Accensione elettronica digitale, 1 candela per cilindro. Avviamento elettrico.
Trasmissione: primaria a ingranaggi; frizione multidisco in bagno d’olio, comando meccanico; cambio a 6 marce; finale a catena.
Ciclistica: telaio a doppio trave perimetrale in alluminio, inclinazione asse di sterzo 24°, avancorsa 89,1 mm. Sospensione anteriore: forcella teleidraulica ultraregolabile con steli da 43 mm, escursione n.d.; sospensione posteriore: progressiva con forcellone in alluminio e ammortizzatore, escursione n.d.. Ruote: anteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 120/70-17”; posteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 180/55-17”. Freni: anteriore a doppio disco flottante da 310 mm, pinze a 4 pistoncini contrappostii; posteriore a disco da 220 mm, pinza a pistoncino singolo.
Dimensioni e peso: interasse 1395 mm, lunghezza 2060 mm, larghezza 665 mm, altezza sella 810 mm. Peso a secco 170 kg.
Prestazioni: potenza 110 CV (80,8 kw) a 12750 giri., coppia 8,1 kgm (68 Nm) a 11000 giri.
Omologazione Euro-1: si’
Triumph Baby Speed 600
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