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È nato il Gruppo Piaggio/MV Agusta

il 23/07/2001 in Moto & Scooter

La lunga trattativa è giunta al termine: il capitale Piaggio entra nell’azionariato MV Agusta e dà vita al primo Gruppo motociclistico europeo. E' iniziata la globalizzazione del mercato



di Luigi Rivola
Dopo un’estenuante trattativa, durata diversi mesi, l’accordo fra Claudio Castiglioni ed i rappresentanti della Piaggio è stato firmato nella mattinata di martedì 24 luglio 2001, una data significativa per il motociclismo italiano, che vede nascere da questa unione una forza industriale, sportiva e commerciale di prima grandezza in ambito internazionale. In attesa di chiarimenti, sviluppi e commenti, pubblichiamo il comunicato ufficiale emesso congiuntamente da Piaggio ed MV Agusta.

Pontedera - Schiranna, 24 luglio 2001 - È stato firmato oggi 24 luglio 2001 l'accordo per l'ingresso di Piaggio nel capitale azionario di MV Agusta.

L'accordo, che verrà finalizzato nelle prossime settimane, prevede la sottoscrizione da parte di Piaggio Holding SpA di un aumento di capitale riservato in MV Agusta Motorcycles SpA, pari a una quota di partecipazione del 20%.

L'ingresso nel capitale di MV Agusta da parte di Piaggio consentirà di sviluppare immediate sinergie di natura finanziaria, industriale e commerciale tra i due Gruppi, entrambi forti di marchi di straordinario prestigio e notorietà in tutto il mondo, che si identificano con la storia stessa del settore dal punto di vista dello stile, della tecnologia, della creatività e dell'impegno agonistico di vertice.

L'accordo, dichiarano congiuntamente i due Gruppi, può inoltre prevedere a medio termine ulteriori sviluppi dell'integrazione tra Piaggio e MV Agusta, i cui aspetti tecnici e operativi sono allo studio. Le competenze nei diversi settori e il patrimonio storico e di innovazione che sia Piaggio, sia MV Agusta vantano rappresentano infatti un punto di riferimento a livello mondiale, e potrebbero consentire a un Gruppo risultante dall'unione delle due realtà industriali di competere a livello globale con la migliore concorrenza internazionale.

MV Agusta, con sede a Schiranna (Varese), presieduta da Claudio Castiglioni, inizia nel 1978 l'attività motociclistica con la ragione sociale Cagiva Motor, successivamente cambiata in MV Agusta. Rappresenta oggi una delle maggiori realtà motociclistiche europee, grazie non solo ai marchi gestiti (MV Agusta, Husqvarna, Cagiva) ma anche al costante impegno rivolto alla progettazione di moto d'avanguardia, ricche di innovazioni tecniche e stilistiche.
MV Agusta ha recentemente avviato un programma di riorganizzazione dei sistemi di lavorazione e di aggiornamento delle tecnologie e dei macchinari dedicati alla progettazione e produzione dei più importanti componenti strategici della moto. Tra i marchi gestiti, MV Agusta vanta 37 Campionati Mondiali Marche, 38 Campionati Mondiali Piloti e 270 Gran Premi vinti; 64 i titoli mondiali Piloti/Costruttori vinti da Husqvarna nel campo dell'attività agonistica fuoristrada.

Nell'esercizio 2000, MV Agusta ha complessivamente prodotto 23.000 moto, realizzando un fatturato pari a 240 miliardi di lire.
Fondata nel 1884 e dal dicembre 1999 controllata da Morgan Grenfell Private Equity, Piaggio (Presidente Dante Razzano, Amministratore Delegato Stefano Rosselli Del Turco), con sede a Pontedera (Pisa), è il Gruppo leader del mercato europeo delle due ruote con oltre 480.000 veicoli venduti lo scorso anno con i marchi Piaggio, Vespa e Gilera. Il fatturato consolidato nell'esercizio 2000 è risultato pari a 2.006 miliardi di lire.
Agli inizi del mese di luglio, il Gruppo Piaggio ha definitivamente concluso il processo di acquisizione del 100% di Derbi, storica Casa costruttrice spagnola fondata nel 1922 con sede a Martorelles (Barcellona), che nel 2000 ha venduto 60.000 unità (scooter, veicoli a marce e veicoli automatici) con un fatturato complessivo di 16.000 milioni di Pesetas.


Dante Razzano, Presidente del Gruppo Piaggio, ha così commentato l'accordo: "I Costruttori europei dispongono di un ineguagliabile patrimonio di capacità innovativa, di tecnologia e di stile. MV Agusta, con i suoi prodotti e con i palmarès detenuti dai marchi MV, Husqvarna e Cagiva, è il fiore all'occhiello dell'industria e della storia motociclistica italiana. L'accordo raggiunto oggi risponde alla strategia di Piaggio di porsi come attore di ogni sinergia industriale, e di ogni possibile iniziativa di integrazione, che renda più elevata la competitività europea aggregando una massa critica tale da renderci competitivi nei confronti dei concorrenti globali. L'accordo con MV Agusta, oltre a rappresentare il primo passo verso una possibile ulteriore integrazione tra le due realtà societarie, mette sin d'ora in comune importantissime esperienze perfettamente complementari, e funzionali al lancio di iniziative di successo".

Claudio Castiglioni, Presidente di MV Agusta, ha dichiarato: "L'ingresso di Piaggio nel capitale di MV rappresenta insieme un riconoscimento e un punto di partenza. Il riconoscimento va a un gruppo di persone quali Massimo Tamburini, Miguel Galluzzi, Ampelio Macchi e tutti i loro collaboratori, come me animati dall'amore per la moto, e capaci di creare prodotti assolutamente innovativi, unici, bellissimi, tali da rappresentare il vero e proprio "stato dell'arte" della moto italiana ed europea. Il punto di partenza è la sfida di integrare questo pool di straordinarie competenze in un Gruppo leader quale è Piaggio, dalla grande storia e a sua volta inventore di inimitabili soluzioni nel campo della mobilità leggera, dotato di una eccezionale potenza industriale e commerciale, e di forti capacità manageriali".


di Luigi Bianchi, chief content manager motonline.com
L’ingresso di Piaggio nel capitale del gruppo MV Agusta, cambia radicalmente il panorama dell’industria italiana delle due ruote e segna certamente l’inizio di un processo di razionalizzazione e concentrazione irreversibile.

I motivi che spingono in questa direzione sono più di uno e tutti di importanza fondamentale per il futuro: il primo è la globalizzazione del mercato che impone di confrontarsi ad armi pari (in termini di risorse finanziarie, tecnologia, capacità di orientare il mercato) con i grandi gruppi internazionali (le quattro Giapponesi più Harley –Davidson e BMW); il secondo è la necessità di deframmentare (ovvero razionalizzare) il mercato interno in termini di numero di Marchi, di modelli, di componentistica. Il terzo deriva dalla necessità di avere in Italia alcuni grandi gruppi di riferimento in grado di dare tutto il peso necessario all’ANCMA (l’associazione confindustriale dei produttori) nel confronto con le istituzioni nazionali e internazionali.

Con l’accordo Piaggio –MV questo processo di razionalizzazione già definisce un mercato italiano con alcuni protagonisti principali: gruppo Aprilia-Moto Guzzi (Aprilia, Moto Guzzi, Laverda), Gruppo Piaggio-MV (come dire Piaggio, Gilera, Derbi, MV Agusta, Husqvarna, Cagiva), Honda Italia (terzo produttore italiano, comunque legato alla Casa madre Giapponese) e Ducati. Seguono outsider come Malaguti, Italjet e Benelli che dovranno, prima o poi, trovare alleanze e sinergie per non rimanere schiacciati. La pedina mobile ora è Ducati, marchio sulla cresta dell’onda ma che non potrà, in futuro, non trovare alleanze per allargare la sua offerta, oltre a dover uscire da una situazione rischiosa in quanto fa capo ad una proprietà puramente finanziaria, senza una specifica vocazione industriale. Naturalmente, alleanze future potranno avere un respiro internazionale e, di conseguenza, l’arco delle ipotesi praticabili si allarga di molto. Per esempio, da anni l’austriaca KTM è in cerca di nuove acquisizioni o alleanze e non va dimenticata la Rotax, sempre austriaca ma legata al colosso Canadese Bombardier (aerei, moto slitte, scooter d’acqua, ATV).

In definitiva non possiamo che essere soddisfatti di questa trattativa tra Piaggio e Gruppo MV - che sappiamo essere stata assai lunga e difficile - andata finalmente in porto. Se il processo di integrazione appena iniziato continuerà, non potranno che derivarne vantaggi per le aziende protagoniste di questa iniziativa e per il mercato in generale.
Abbandonata l’arida alta finanza, questo accordo ci lascia anche lo spazio per sognare un po’: l’amore e la competenza di personaggi come Castiglioni, Tamburini, Galluzzi e Macchi nel campo delle moto, unita alla “macchina” industriale Piaggio potrebbe davvero creare dei fuochi pirotecnici! Per esempio, se Claudio Castiglioni si innamorasse un po’ del marchio Gilera


Il Presidente della Ducati, Federico Minoli, da noi raggiunto telefonicamente, ha così commentato l’accordo Piaggio/MV:

“A mio parere si tratta di una grande opportunità per tutti: per l’industria italiana nel suo complesso, per un marchio come quello della MV, che ora avrà occasione di rilancio, e anche per noi, visto che l’affermazione della moto speciale, della moto italiana, della moto costosa, porta ad un allargamento del mercato, con benefici anche per la Ducati, che è famosa proprio per queste prerogative”.

- È un’affermazione diplomatica...

“No, è esattamente ciò che sosteniamo da tempo e di cui personalmente sono convinto: una MV forte, all’altezza del prestigio che il marchio detiene, è senz’altro trainante per l’immagine della moto diversa, esclusiva, e chi già di questa esclusività ha fatto una bandiera non può che trarne vantaggio”.

- La Ducati adesso si trova stretta fra due Gruppi italiani molto consistenti e agguerriti: Aprilia, Laverda e Moto Guzzi da una parte, Piaggio, Gilera, MV, Cagiva e Husqvarna dall’altra. Non è una posizione un po’ scomoda?

“Assolutamente no. Noi siamo il desmodromico, il telaio a traliccio, la marca che vince contro i Giapponesi; non cerchiamo i grandi numeri, ma operiamo in una nicchia che con la moltiplicazione delle presenze di prestigio, come MV e Gilera, può solo allargarsi”.

- Non c’è il rischio che le sinergie realizzabili da questi Gruppi consentano loro economie tali da porre i vostri prodotti fuori mercato per il prezzo eccessivo?

“Posto che davvero si riescano a realizzare economie sensibili, sono convinto che queste verranno tradotte in un aumento degli utili, piuttosto che in una significativa diminuzione dei prezzi delle moto”.


"Ci complimentiamo con la Piaggio da una parte e con Claudio Castiglioni dall'altra, per l'accordo finalmente siglato - afferma Silvio Di Lorenzo,VicePresidente della Honda Italia - Ci auguriamo di poter continuare a collaborare con il nuovo Gruppo: con le aziende interessate intratteniamo infatti da anni, singolarmente, significativi rapporti industriali. Peraltro, auspichiamo che quest'opera di razionalizzazione delle risorse in ambito nazionale porti, insieme agli sforzi dell'ANCMA, ad una sempre maggiore presenza, incisività e peso "politico" delle 2 ruote a livello governativo e legislativo, sì da non risultare più subalterni alle automobili. Ora gli ingredienti - compresa la popolarità televisiva dei nostri piloti del Motomondiale - sembrano esserci davvero tutti: sta solo a noi addetti ai lavori sfruttarli nel modo giusto".

"Con questa unione, l'Italia rafforza il proprio ruolo di leader mondiale nelle 2 ruote - aggiunge il Direttore Vendite, Vito Cicchetti - Il nuovo gruppo Piaggio/MV rappresenterà quindi una realtà importante in molti segmenti di mercato, dagli scooter (targati e non) alle moto sportive di grossa cilindrata, "speciali" e dal gusto italiano, compresi gli enduro e le naked. Ancora maggiore sarà quindi l'impegno di Honda nel nostro Paese, con sempre più prodotti costruiti in Italia e destinati al mercato Europeo (ovvero la nostra strategia di "Localizzazione"), di cui l'Italia rappresenta ormai il 40%. La concorrenza stimola....".

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