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Italjet Jet-Set 50-125-150

il 17/07/2001 in Moto & Scooter

Il nuovo scooter della casa bolognese offre eleganza, ma anche praticità ed economia, grazie al motore a quattro tempi e alle dimensioni “europee”

Italjet Jet-Set 50-125-150


di Luigi Rivola




L’Italjet ha presentato a Bologna il primo scooter abbinato al negozio destinato a venderlo. Lo scooter si chiama Jet-Set; il negozio, una boutique dei prodotti Italjet, prototipo di altri che verranno, ha nome “Jet-Point”, ed è l’espressione di una nuova politica industriale e commerciale della casa bolognese, che dopo aver conseguito la certificazione ISO 9001, punta alla miglior qualificazione dell’intera gamma dei suoi scooter, con un occhio puntato anche sulle moto.


Jet-Set è un veicolo dal design accurato e dalla meccanica di ultima generazione. I suoi punti di forza risiedono nell’eleganza della linea, nei moderni motori Piaggio a quattro tempi (50-125 e 150 cc) e nel prezzo: 3.800.000 lire per il cinquantino, 6.200.000 lire per il 125 e 6.470.000 lire per il 150.





L’impostazione è classica, le dimensioni sono “europee” e le prestazioni in linea con quelle dei migliori concorrenti. Segni di distinzione del Jet-Set sono il disegno avveniristico del cruscotto, la grande sella che incorpora le maniglie laterali per il passeggero ed i gruppi ottici, in particolare gli indicatori di direzione. Dal punto di vista tecnico, si fa notare la parte posteriore della carrozzeria, stampata in un unico pezzo anziché in due semigusci uniti centralmente, con significativo guadagno di robustezza strutturale.




Non manca naturalmente il vano portacasco, di dimensioni invero limitate (ospita un casco jet), ma integrato da un altro vano ricavato nel retroscudo e chiuso da uno sportello con chiave, nonché da un pratico gancio appendiborsa, anch’esso collocato nella parte alta del retroscudo.






La sella a 78 centimetri da terra risulta un po’ alta, ma la maggior parte degli utenti non noterà questo “difetto”, ormai annullato dall’aumento della statura media degli italiani maschi e femmine. Tutti invece percepiranno l’anomala altezza della pedana, che obbliga le ginocchia ad una posizione più flessa del normale.

Una volta in marcia, il Jet-Set mette in mostra soprattutto una maneggevolezza straordinaria e anche la capacità delle sospensioni di assorbire le irregolarità del manto stradale. La forcella upside-down, che arricchisce esteticamente la bella ruota di 12”, è piuttosto morbida e lavora bene nella prima parte dell’escursione, ma idraulicamente è poco efficace e tende a rimbalzare nel ritorno e ad affondare eccessivamente in frenata.




Sempre in frenata, il pilota tende a scivolare costantemente in avanti, a causa della non omogenea imbottitura della sella: più morbida davanti e più consistente nella parte più alta.

Buono il comportamento della sospensione posteriore, che non provoca ondeggiamenti o saltellamenti. La ruota motrice, anch’essa di 12” è, come di consueto, fissata all’estremità posteriore del braccio oscillante costituito dal carter del variatore automatico di velocità del motore.




La versione da noi provata era una 125, spinta dal nuovo motore Piaggio monocilindrico a quattro tempi con distribuzione monoalbero a due valvole e raffreddamento ad aria. Eroga 12 CV (8,8 kW) e garantisce quindi prestazioni brillanti, che si traducono in discrete doti di ripresa e di velocità massima, mentre è migliorabile lo spunto da fermo. Il motore non vibra, è silenzioso e non inquina: tutte le versioni del Jet-Set sono infatti dotate di marmitta catalitica e in regola con le norme Euro-1.
Italjet Jet-Set 50-125-150
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