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Milano-Taranto 2001

il 12/07/2001 in Moto & Scooter

Lunedì 16 luglio parte la quindicesima rievocazione di una delle più celebri corse motociclistiche di gran fondo del mondo. Motonline seguirà l’evento in moto, tappa per tappa

Milano-Taranto 2001
Tarquinio Provini in sella alla Mondial 175 ufficiale allestita per le corse di gran fondo nel 1954.


di Daniele Massari e Luigi Rivola




Dal 1987 la Milano-Taranto è di nuovo un avvenimento clou per gli appassionati del motociclismo, pur avendo cambiato le sue caratteristiche: non si tratta più, infatti, di una massacrante corsa contro il tempo, ma di una rievocazione della durata di più giorni, dedicata a chi vuol rivivere i tempi e le emozioni passate, spesso in sella agli stessi bolidi di allora.
L’organizzazione dell’evento è opera del Veteran Motoclub di San Martino (PG), che si preoccupa di regalare ai partecipanti un’esperienza significativa e “sicura”.

L’edizione 2001, la quindicesima della serie, partirà lunedì 16 luglio dall’Idroscalo di Milano e terminerà nel capoluogo Ionico sabato 21: noi di Motonline seguiremo direttamente (in motocicletta) l’evento per tutta la sua durata e vi forniremo cronache giornaliere e aneddoti curiosi, che certamente non mancheranno, sia sugli suomini, sia sulle moto. Ne approfitteremo per collaudare a fondo una Moto Guzzi V11 Le Mans, ultimo prodotto della Casa di Mandello, che tante volte fu protagonista di questa corsa.

Alla Milano-Taranto 2001è abbinata, quest’anno, anche un’inedita iniziativa culinaria denominata “Milano-Taranto gastronomica”: i partecipanti e gli accompagnatori saranno anche giurati di una competizione a base di piatti tipici, che si disputerà nel corso dei sei giorni ed avrà come protagonisti i numerosi punti di ristorazione che offriranno i loro servizi, per poi vedere stilata a fine settimana la classifica delle preferenze.

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La rievocazione prenderà il via da Milano Idroscalo (Punta dell’Est) alla mezzanotte di lunedì 16 luglio, dopo la mostra-scambio prevista in Piazza del Duomo sin dal pomeriggio. La prima tappa (263 km) si svolgerà quindi di notte, ed avrà come meta Reggio Emilia, ove si giungerà di primo mattino, dopo aver toccato i molti luoghi in cui sono previste le degustazioni gastronomiche.

Il mercoledì la partenza è prevista di primo mattino (le 7,00 circa) per essere a pranzo a Cerreto Guidi (FI), e poi proseguire verso il traguardo della giornata, San Martino in Colle (PG), sede del Motoclub organizzatore della rievocazione, e Ponte San Giovanni (PG), dopo aver percorso ben 385 km. Da qui ripartirà giovedì mattina il corteo con destinazione Frosinone, ove si giungerà in serata dopo aver coperto la tappa più lunga (394 km).

Alle 9,30 di venerdì 20 luglio si ripartirà verso Sud: 247 km con arrivo a San Bartolomeo in Galdo; da qui l’indomani prenderà il via l’ultima tappa della manifestazione, che raggiungerà Taranto nella serata del 21 luglio.

Aggiornamenti più dettagliati verranno forniti su queste pagine nel corso della sei-giorni, a cui comunque sono abbinate ben 35 occasioni di ristoro, finalizzate all’elezione del miglior piatto di cucina locale degustato. Numerose anche le iniziative di carattere culturale e ricreativo in cui saranno coinvolti i partecipanti: dalla visita al museo di Don Camillo e Peppone a Brescello, alla mostra fotografica allestita nella tappa umbra, alla visita al santuario di Padre Pio in programma per venerdì.

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Gli iscritti alla parte “agonistica” della Milano-Taranto sono 92, suddivisi in 10 classi: Sidecar, Cyclecar, Scooter, Moto 75cc, 100cc, 125cc, 175cc, 250cc, 350cc e 500cc, quest’ultima organizzata in modo da raccogliere anche i piloti di moto di cilindrata superiore. I partecipanti provengono da ogni parte d’Italia e anche dall’estero; la Milano-Taranto è infatti un appuntamento molto sentito anche nel Nord Europa: una quindicina di corridori arriveranno infatti dall’Olanda, ma la lista dei partecipanti comprende anche piloti di nazionalità Belga e Svizzera.




L’elenco delle moto d’epoca è lunga, e queste cavalcature tirate a lucido faranno certo venire l’acquolina in bocca a molti appassionati: a cominciare dalle tante Vespa degli anni ’50 e ’60 che gareggeranno in classe Scooter, alle MV Agusta 125 e Disco Volante, oltre a pezzi molto caratteristici come i Sidecar (in gara uno della Polizia di Stato), alle Vincent, e ad un gran numero di Gilera e Guzzi.

Nella lista dei partecipanti non in gara, compare poi una serie di VIP appassionati di moto: tra loro l’ex campione olimpionico di canoa e tecnico della Nazionale, Oreste Perri, i calciatori Walter Zenga e Stefano Tacconi e l’ex presidentessa del Pavia Calcio Giusy Achilli.

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L’origine della Milano-Taranto, si può far risalire al 1914, un anno di incredibile fermento per il motociclismo italiano, che vide il debutto della rivista Motociclismo, per iniziativa di Gino Magnani, della Fiera del Ciclo e Motociclo di Milano, e di una corsa di 1000 Km, su iniziativa della Gazzetta dello Sport.

In realtà, con la 1000 Km presero il via in Italia le corse di gran fondo, non quella che sarebbe diventata la Milano-Taranto, visto che il regolamento prevedeva la suddivisione del percorso in tappe, mentre la Milano-Napoli, (che si allungò fino a Taranto a partire dal 1937) ebbe sempre la caratteristica esclusiva (e tremenda) di compiersi in un’unica tappa.




Così il debutto vero e proprio va fatto risalire al 1919, precisamente l’11 ottobre, quando da Milano partirono 29 piloti per disputarsi il primo Raid Nord-Sud. Vinse il campione Miro Maffeis, ma a Caserta, dove la corsa fu fermata per impraticabilità della strada fino a Napoli, fu accusato di aver seguito un percorso irregolare e fu squalificato. La vittoria andò quindi ad Ettore Girardi, che nella seconda parte della gara aveva messo alla frusta la sua rivoluzionaria Garelli 350 due tempi a cilindro sdoppiato, producendosi in una formidabile rimonta.




Da quel momento, il Raid Nord-Sud si disputò annualmente fino al 1925, anno in cui la corsa fu sospesa per riprendere nel 1932, sempre da Milano a Napoli, con rinnovato entusiasmo da parte dei piloti, del pubblico e delle Industrie motociclistiche.

Recordman della Milano-Napoli fu Omobono Tenni, con la Guzzi 500 ufficiale, che portò a termine il percorso nel 1935 (l’anno in cui vinse anche il Tourist Trophy) a 107,910 km/h di media.

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Il Raid Nord-Sud si trasformò in Milano-Taranto nel 1937. I chilometri di percorrenza passarono quindi da circa 900 (a seconda del percorso della precedente Milano-Napoli) a 1200-1400. Il percorso classico si snodava da Milano a Bologna lungo la via Emilia; raggiungeva Firenze attraverso il passo della Futa, poi puntava direttamente su Roma e Napoli. A questo punto scavalcava nuovamente l’Appennino per portarsi a Foggia e si concludeva a Taranto.

Tutte le grandi marche nazionali partecipavano direttamente alla corsa: nel 1937 Guglielmo Sandri con la Guzzi 500 inaugurò l’albo d’oro del nuovo tracciato a 104 km/h di media, ma l’anno dopo, in un periodo di esasperato dualismo Guzzi-Gilera, Giordano Aldrighetti stracciò quel record, correndo da Milano a Taranto, con la sua Gilera 500 a quattro cilindri da Gran Premio, a 117,87 km/h di media.




Questo record resistette per 17 anni (in realtà meno, perché la corsa non fu effettuata per motivi bellici e post-bellici dal 1941 al 1949) ossia fino al 1955, quando Bruno Francisci, sempre in sella alla Gilera 500 GP a quattro cilindri (ma, a differenza di quella di Aldrighetti, senza compressore) fulminò i 1400 km del tracciato di quell’anno in 11h05’25”, alla media di 126,234 km/h.

L’ultimo vincitore della Milano-Taranto fu Pietro Carissoni, con una Gilera 500 monocilindrica, nel 1956. L’edizione del 1957 fu messa in calendario dalla Federazione Motociclistica Italiana, ma a seguito del terribile incidente accaduto quell’anno a Guidizzolo di Mantova al pilota De Portago, durante la Mille Miglia automobilistica, la corsa fu annullata e mai più riprese.

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