Moto & Scooter
Battistini Levantino 1600
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Una “scultura su due ruote” recentemente rimessa a nuovo da Harleywood a Martina Franca. Vale un centinaio di milioni ed è unica nel suo genere
di Daniele Massari
È di proprietà di un fortunato appassionato pugliese. Più precisamente, scorrazza per le tortuose strade attorno alla Selva di Fasano, in provincia di Brindisi, e sentirla passare (perché certo non si possono non riconoscere le pulsazioni del suo propulsore) è una fortuna oltre che un vero piacere per i sensi.
I passanti chiedono: “È una Harley?” e si sentono rispondere di no.
È una Battistini. Tale è il nome della prestigiosa azienda d’Oltremanica che fabbrica queste opere d’arte su due ruote, veri e propri oggetti del desiderio per gli appassionati del mondo custom.
Una moto che è giunta in Italia direttamente dall’Inghilterra, e che solo grazie a questa provenienza gode di misure e caratteristiche tecniche altrimenti non omologate in Italia.
E questa, un pezzo unico come tutti gli esemplari che escono dalla factory di Rikki Battistini, data la collocazione geografica non poteva che chiamarsi “Levantino”. L’abbiamo trovata grazie al team di Harleywood, officina di Martina Franca (TA) specializzata nell’assistenza a custom e special prestigiose: sono loro gli artefici di un importante lifting che ha riportato la Levantino, costruita nel 1993, a splendere come e più del suo primo giorno di vita.
Il prezzo per tanta esclusività non è ben fissato: certamente il valore, attualmente, si aggira intorno ai 100 milioni. Che non sono pochi, ma di Levantino ce n’è una sola…
Una moto che è giunta in Italia direttamente dall’Inghilterra, e che solo grazie a questa provenienza gode di misure e caratteristiche tecniche altrimenti non omologate in Italia.
E questa, un pezzo unico come tutti gli esemplari che escono dalla factory di Rikki Battistini, data la collocazione geografica non poteva che chiamarsi “Levantino”. L’abbiamo trovata grazie al team di Harleywood, officina di Martina Franca (TA) specializzata nell’assistenza a custom e special prestigiose: sono loro gli artefici di un importante lifting che ha riportato la Levantino, costruita nel 1993, a splendere come e più del suo primo giorno di vita.
Il prezzo per tanta esclusività non è ben fissato: certamente il valore, attualmente, si aggira intorno ai 100 milioni. Che non sono pochi, ma di Levantino ce n’è una sola…
Descrizione
La linea della Levantino è inconfondibile: chi conosce le realizzazioni dei fratelli Battistini riconoscerà il telaio estremamente allungato, la forcella “sparata” in avanti, il serbatoio che scende a punta verso la sella secondo un modo di interpretare le forme unico nel suo genere. Proprio la sella, rifatta artigianalmente da Harleywood, abbina alcantara e pelle in un mix d’effetto, e si allunga verso il reparto posteriore seguendo il profilo aguzzo disegnato dal lungo serbatoio in alluminio.
Un parafango minimalista, che ricorda le Harley-Davidson della famiglia Dyna (anche il doppio ammortizzatore a vista richiama il genere), copre il cerchio scomponibile in alluminio lucidato a specchio. Si tratta di elementi a tre razze sdoppiate, da 18 e 21 pollici: due vere opere d’arte prodotte da Arlen Ness.
L’ampio spazio che si viene a creare, sotto il serbatoio, tra il cromatissimo bicilindrico ed i tubi in acciaio del telaio, contribuisce a quel senso generale di “lunghezza” che la moto trasmette inevitabilmente, nonostante che in concreto risulti piuttosto snella e bassa.
Minimalista anche la strumentazione, che non esiste (!), mentre i blocchetti elettrici ed il manubrio sono pulitissimi e lineari grazie ad un’opera certosina di occultamento dell’impianto elettrico, ed alla sostituzione dei cablaggi con elementi in treccia metallica.
La Levantino è stata oggetto anche di una totale ed accurata riverniciatura: i ragazzi di Harleywood l’hanno vestita, in luogo del vecchio color arancio, con un giallo solare che non potrebbe starle meglio, e che arriva direttamente dagli States (vedi House of Kolors).
La tecnica
La Levantino adotta componenti di primo livello: su una Battistini l’accessoristica è esclusivamente della Arlen Ness (quando non riguardi parti prodotte direttamente dall’azienda d’Oltremanica), così come il reparto freni è esclusivamente di marca Performance Machine.
Il Propulsore è un bicilindrico a V di 45° Big Bore, prodotto interamente dalla S&S, la cui cilindrata è pari a 98 c.i., (1600 cc). Il monoblocco è stato oggetto di lavori di cromatura insieme a tutte le parti in alluminio, ed il gruppo termico ha subito un’accurata messa a punto.
I due grossi cilindri vengono alimentati da un carburatore S&S Super G, il cui coperchio del filtro aria è prodotto in casa, rigorosamente in alluminio. Un impianto di scarico 2 in 2 Bub costituisce la giusta “colonna sonora” per chi cavalca questo sogno su due ruote.
Dal punto di vista ciclistico, la Levantino si distingue per il lungo telaio a doppia culla chiusa in tubi di acciaio, caratterizzato da sovrastrutture decisamente slanciate.
Il serbatoio in alluminio viene sagomato a temperature prossime ai 450°: solo così il metallo diventa talmente malleabile da consentire l’unicità di certe forme.
I cerchi in alluminio, prodotti da Arlen Ness, sono di 18” al reparto posteriore e di 21” all’anteriore; su di essi sono ancorati i tre dischi dell’impianto frenante, rispettivamente uno fisso da 330 mm di diametro sulla ruota motrice e due flottanti da 296 mm su quella direttrice.
Dati tecnici
Motore: bicilindrico a quattro tempi a V longitudinale di 45° raffreddato ad aria. Cilindrata totale, 1600cc. Distribuzione ad aste e bilancieri con 2 valvole per cilindro; carburatore S&S Super G, filtro dell’aria K&N, scatola filtro Battistinis. Scarico 2 in 2 Bub di Ness.
Ciclistica: telaio a doppia culla in tubi d’acciaio; forcella telesidraulica con steli di 39 mm, inclinazione 38°. Forcellone oscillante Arlen Ness con due ammortizzatori laterali simmetrici regolabili. Ruota anteriore in alluminio lucidato, scomponibile, a tre razze sdoppiate di 21” con pneumatico 90/90-21”. Ruota posteriore a tre razze sdoppiate di 18” con pneumatico 150/70 18”. Freno anteriore a doppio disco flottante da 296 mm con pinze Performance Machine a quattro pistoncini contrapposti, freno posteriore con disco singolo da 330mm e pinza PM.
Accessori: componentistica Arlen Ness, cablaggi in treccia metallica, vernice House of Kolor.
Finiture: lucidatura e verniciatura di Harleywood.
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