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Moto & Scooter
Honda SH 125
il 17/04/2001 in Moto & Scooter
Economico, ma brillante ed affidabile. Con questa formula la Honda propone la versione 125 a 4 tempi di uno scooter già baciato dal successo
di Francesco Giromini
, foto Fiammetta La Guidara
In una assolata giornata primaverile abbiamo provato la nuova proposta Honda nell’affollato segmento dei “commuter” urbani a ruote alte. Il nuovo SH ora è cresciuto di cilindrata ed è completamente nuovo.
Ha il compito di rinverdire la fortunata e gloriosa (commercialmente parlando) fama del vecchio modello di 50 cc ed è dedicato ai veri “mattatori” del traffico, a tutti coloro che desiderino un confortevole, scattante ed economico scooter guidabile con la sola patente B (fino a 11 Kw di potenza).
Il nuovo SH 125 interpreta in modo esemplare la filosofia basata sulla semplicità e sull’estrema praticità d’utilizzo che ne farà un “trendy-scooter” di sicuro successo.
Il prezzo d’acquisto si preannuncia succulento e invitante poiché, con poco meno di cinque milioni franco concessionario (e poco di più, precisamente 5.399.000 lire, per la versione di 150 cc) si entra in possesso di uno scooter che non soffre certo di complessi di inferiorità: ogni particolare è molto curato e il motore è quello del fratello maggiore @, una delle unità tecnologicamente più avanzate del mercato, sia dal punto di vista delle prestazioni che da quello dei consumi, in grado di rispettare già oggi le norme Euro 2 sulle emissioni inquinanti.
Il design, come ricerca estetica legata all’estrema funzionalità, è presente in ogni particolare e rende questo scooter piacevolmente moderno. Saltano subito all’occhio le feritoie laterali sullo scudo per lo sfogo dell’aria calda del radiatore e le belle pedane retrattili per il passeggero.
Analizzando in maniera più approfondita i dettagli che “contano” nel quotidiano utilizzo in città, ci si rende subito conto di come i progettisti della Honda non abbiano trascurato proprio nulla: il gancio sullo scudo per appendervi l’eventuale borsa, un comodo ripostiglio con serratura davanti alle ginocchia per tutti gli oggetti da tenere a portata di mano, un vano sottosella sufficientemente spazioso per un casco jet e un robusto portapacchi in lega d’alluminio per bagagli da trasportare senza troppa delicatezza o per l’eventuale montaggio di un bauletto.
Che cosa pretendere di più da un veicolo nato per la città? Una sella comoda e bassa? C’è anche questa, posta a soli 78 cm da terra e con sufficiente spazio per accogliere il passeggero senza che il pilota finisca con le gambe contro lo scudo, con tutte le negative ripercussioni del caso sulla guida.
Il cavalletto centrale è una garanzia di equilibrio, ma ha anche il pregio di non richiedere sforzi erculei ad utenti che debbono fare questa ginnastica più volte al giorno, e che quindi gradiscono la sua notevole praticità d’uso.
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Il nuovo Honda SH 125 dà il meglio di sé nella sostanza, in tutti quei dettagli tecnici “nascosti” che normalmente si sottovalutano nell’acquisto di uno scooter. La meccanica è quella dell’@ 125, un motore monocilindrico a 4 tempi dell’ultima generazione raffreddato a liquido, che eroga 9,7 Kw a 9000 giri ed è dotato di catalizzatore già omologato per le future normative Euro-2: un peperino a ogni semaforo.
Per non farsi spaventare dal tanto temibile pavé, ci sono anche delle sospensioni molto robuste: anteriormente lavora una forcella telescopica con steli di 33 mm di diametro e con 120 mm di escursione. Posteriormente troviamo 2 ammortizzatori disposti simmetricamente ai lati dello scooter, che consentono una corsa utile di 70 mm e che si possono regolare nel precarico su 5 posizioni, per adattarsi ad ogni situazione e ad ogni esigenza.
Se tutto questo non dovesse bastare, per affrontare la città senza problemi troviamo anche tutta la stabilità garantita da due bei cerchi d’alluminio pressofuso a 5 razze, stabili perché del diametro di 16 pollici e muniti di pneumatici di larga sezione: 100/80 all’anteriore e 120/80 al posteriore.
E quando il semaforo diventa rosso, ci pensa il sistema di frenata combinata (CBS) che, come dice il nome stesso, “combina” l’opera del freno anteriore (un disco di 220 mm con pinza a 2 pistoncini) con quella del posteriore (tamburo di 130 mm di diametro) per una frenata più stabile, soprattutto in condizioni di scarsa aderenza.
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La posizione di guida è leggermente sacrificata per i piloti più alti (sopra il metro e 80), ma nel complesso permette di condurre lo scooter in maniera ottimale. Durante il nostro “maltrattamento” urbano, fatto di buche e accelerazioni, l’SH 125 non ha accusato il benché minimo imbarazzo, riuscendo a digerire qualsiasi situazione.
Il motore, esemplare nel funzionamento, è dolce nello stacco iniziale per non mettere in difficoltà il pilota nelle partenze su fondi molto scivolosi e si irrobustisce superati i 20 km/h. Da questo punto in poi acquista rapidamente velocità fino agli 80 km/h indicati, con un arco di utilizzo molto gustoso che permette di guizzare nel traffico senza problemi, anche durante le fasi di sorpasso. Ma non si ferma qui e riesce a prodursi anche in un ottimo l’allungo: con un po’ di lancio siamo riusciti a leggere i 110 km /h.
Non male per avere solo 125 cc! Le sospensioni si comportano bene, senza mai innescare quei tipici e fastidiosi serpeggiamenti durante le curve d’appoggio a largo raggio. Una nota di merito va ai pneumatici, i sempreverdi MT 75 che, equipaggiando fino a qualche anno fa le 125 sportive, regalano un grip e una tenuta di strada abbondantemente superiore alle necessità urbane. Infine, il sistema di frenata CBS (vedi tecnica) si comporta in modo sincero, permettendo decelerazioni sicure senza fastidiosi bloccaggi della ruota posteriore.
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Motore: monocilindrico a 4 tempi, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 52,4 x 57,8 mm, cilindrata 124,6 cc, rapporto di compressione 11:1; distribuzione monoalbero a camme in testa a due valvole per cilindro; lubrificazione a carter umido. Alimentazione a carburatore con diffusore di 26 mm; capacità serbatoio 8,3 litri. Accensione elettronica dicitale. Avviamento elettrico con starter automatico.
Trasmissione: cambio a variatore automatico continuo di velocità. Frizione automatica centrifuga. Trasmissione finale con riduttore a ingranaggi.
Ciclistica: telaio a traliccio in tubi d'acciaio. Sospensione anteriore a forcella teleidraulica con steli di Ø 33 mm; sospensione posteriore a motore oscillante con due ammortizzatori idraulici laterali simmetrici a doppio effetto, con precarico regolabile su cinque posizioni. Ruote: cerchi in lega leggera pressofusa a cinque razze con pneumatici 100/80-16" anteriore e 120/80-16" posteriore. Freni: anteriore a disco di Ø 220 mm; posteriore a tamburo di Ø 130 mm.
Dimensioni e peso: interasse 1328 mm; lunghezza 2010 mm; larghezza 712 mm; altezza sella 780 mm; altezza da terra 126 mm. Peso a secco 123,1 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 13,2 CV (9,7 kW) a 9000 giri. Coppia 11,1 Nm a 7000 giri.
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