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BMW R 1150 R
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Aggiornata nel motore e nella ciclistica, la prestigiosa roadster tedesca dimostra una più marcata eleganza, mantenendo inalterate le doti di versatilità e la piacevolezza di guida. Scoprine tutti i segreti nella gallery multimediale di foto e nel nostro
di F. Scuderi
, foto J.M. Lisse
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Apparsa nel 1994, la BMW R 1100 R ha riscosso subito un largo apprezzamento e di conseguenza un notevole successo di vendite, che fino ad oggi si è tradotto nella produzione di oltre 30.000 esemplari. Un successo che si deve non solo alla forte personalità del motore boxer e alla reputazione della Marca, ma anche al fatto che questa moto era e resta un'ottima alternativa, in termini di versatilità, in una categoria roadster a volte troppo esclusiva.
Il cambiamento effettuato sul nuovo modello di 1150 cc, che sostituisce la R 1100 R (la R 850 R invece è immutata), rispetta l’impostazione semplice ed essenziale della categoria, ma eleva gli standard in materia di confort, facilita di guida e sicurezza.
Cilindrata lievemente maggiorata, potenza e coppia superiori, nuovo cambio, sospensioni riviste, sella più confortevole, manubrio più largo, freni Evo... sono tutte queste evoluzioni che migliorano la qualità della moto senza alterarne il significato.
Il cambiamento estetico è più radicale: la volontà di sedurre i più giovani con un look aggressivo è lampante! Disegnata da David Robb, l’inglese che ha firmato anche la 650 GS, la nuova R 1150 guadagna decisamente in finezza e leggerezza.
Con questa nuova roadster – e dopo averlo fatto con la R 1100 S e con la 650 GS – la BMW sembra uscire ancora una volta dal classicismo che la caratterizza per proporre più divertimento e più modernità. Riteniamo che i clienti della Casa tedesca apprezzeranno questa svolta, anche considerando che il prezzo della R 1150 R non è troppo aumentato rispetto alla versione precedente.
Descrizione
La BMW R 1150 R è decisamente diversa dalla precedente versione. I tecnici e gli stilisti della casa tedesca hanno cercato rendere la moto più agile e dinamica, di donarle un più evidente tocco di sportività, ma senza esagerare, e stando attenti a non rinunciare alla grande versatilità tipica dei modelli di questa marca.
Le soluzioni adottate sono di vario tipo e riguardano sia la ciclistica che il motore. Molti elementi meccanici sono stati presi ad altri modelli: dalla 1150 GS, per esempio, provengono il motore, la sospensione posteriore e il sistema di scarico, mentre le ruote ed il cambio derivano dalla R 1100 S.
Queste scelte hanno permesso di trasformare non radicalmente, ma apprezzabilmente, il comportamento della moto. Con un manubrio più largo e più basso, un serbatoio con capacità aumentata di 1,5 litri, la frizione idraulica, le leve del freno e della frizione regolabili e una coppia motrice che eroga il 90% del suo massimo potenziale tra i 3000 e i 5000 giri, la R 1150 R risulta nettamente più facile e gradevole da guidare.
L'altezza della sella è regolabile (770 mm da terra anziché 800 mm, a richiesta) ed è possibile alloggiare un antifurto meccanico, o altri piccoli oggetti, sotto la sella. Il peso a vuoto: 238 kg, anche se rilevante, non dovrebbe porre problemi nemmeno nell’uso quotidiano in città, considerato il centro di gravità abbastanza basso della moto.
In consegna già nelle prossime settimane al prezzo di 21.500.000 lire, chiavi in mano, la R 1150 R sarà disponibile in tre colori: blu, rosso e nero (tutti metallizzati), con possibilità di scelta fra una sella nera, o beige.
La tecnica
L'ultima evoluzione del motore boxer con cilindrata di 1130 cc sta diventando, poco a poco, uno standard per i modelli stradali, roadster ed enduro della BMW. Quello della R 1150 R offre una potenza di ben 85 CV e una coppia di 98 Nm (10 kgm) rispettivamente a 6750 e 5250 giri: più che sufficienti per un roadster a cui si chiede soprattutto di essere generosa ai bassi e medi regimi.
Le modifiche apportate a questa ultima versione del bicilindrico BMW consistono in nuovi pistoni, nel miglioramento del sistema di raffreddamento (aria-olio) tramite due radiatori per il lubrificante, posti su ciascun lato del serbatoio, e nella gestione dell’alimentazione attraverso l'ultima versione dell’impianto di iniezione Motronic MA 2.4.
Ma la principale novità viene dal cambio a sei marce, più dolce e preciso del precedente. In origine dispone di una sesta corta, ma a richiesta si può ottenere col rapporto più alto overdrive. Siamo di fronte ancora una volta alla politica dell'optional che invade il mondo delle moto, ma che ha almeno il merito di offrire al cliente la possibilità di personalizzare, entro certi limiti, la moto che acquista, a seconda dei suoi gusti anche tecnici.
Cambiamenti degni di nota riguardano anche la ciclistica. Il Telelever possiede un braccio longitudinale, più leggero e più rigido e un ammortizzatore regolabile sia in estensione, che nel precarico della molla. Stessa cosa per la sospensione posteriore, la medesima della R 1150 GS.
Sulla R 1150 R troviamo infine i freni Evo (evoluzione) con dischi di maggior diametro (320mm) e pinze più leggere con pistoncini maggiorati (36/32). Il sistema ABS integrale è ancora disponibile solo come optional.
Su strada
La posizione di guida è ancora più naturale con il manubrio largo, ma la sella è meno spaziosa e più alta. La guida di questa moto si rivela incredibilmente naturale e intuitiva appena percorsi pochi metri. Scende in piega con grande facilità e risponde sempre con la massima coerenza ai comandi del pilota; si potrebbe quasi dire che è la moto ideale per i neofiti, ai quali chiede solo di ben assimilare le caratteristiche del motore boxer (in particolare la coppia di rovesciamento generata dall’albero motore longitudinale) e i comandi al manubrio specifici della BMW.
Se si vuole adottare un ritmo tranquillo sulle strade di montagna, basta mettere la quarta o la quinta marcia e contare sulla gran coppia sempre disponibile: il motore riprende anche da 2000 giri senza problemi.
Le sospensioni "inghiottono" tutte le normali asperità della strada senza niente trasmettere al manubrio, e le vibrazioni sono abbastanza contenute. Il comfort generale è degno di una buona stradale, la protezione aerodinamica ovviamente meno.
I freni, senza ABS, sono perfettamente all’altezza della situazione nonostante il peso rilevante, un peso che si fa sentire quando la guida diventa allegra, rivelando una certa difficoltà nei repentini cambiamenti di direzione. Nelle curve più veloci invece, la stabilità è esente da critiche anche se la strada è sconnessa. Efficace il lavoro delle nuove sospensioni anche ad alta velocità e col passeggero.
Dati tecnici
Motore: a 4 tempi, 2 cilindri, raffreddamento aria/olio, alesaggio e corsa 101 x 70,5 mm, cilindrata 1130 cc, rapporto di compressione 10,3:1; distribuzione monoalbero a camme in testa con 4 valvole per cilindro; lubrificazione a carter umido. Alimentazione ad iniezione elettronica Motronic MA 2.4; capacità serbatoio 20,4 litri. Accensione elettronica digitale integrata con l'iniezione. Avviamento elettrico.
Trasmissione: primaria a ingranaggi, finale con albero e cardano. Frizione monodisco a secco, cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a traliccio con motore facente parte della struttura portante; avancorsa 127 mm. Sospensioni: anteriore Telelever con monoammortizzatore regolabile, escursione 120 mm; posteriore Paralever con monoammortizzatore regolabile, escursione 130 mm. Ruote: cerchi in lega leggera con pneumatici tubeless 120/70-17" anteriore e 170/60-17" posteriore. Freni: anteriore a doppio disco di Ø 320 mm con pinze a 4 pistoncini contrapposti; posteriore a disco di Ø 276 mm con pinza a 2 pistoncini contrapposti.
Dimensioni e peso: interasse 1487 mm, lunghezza 2170 mm, larghezza 970 mm, altezza sella 800 mm. Peso a secco, con benzina, 238 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 85 CV (62,5 kW) a 6750 giri. Coppia 10 kgm (98 Nm) a 5250 giri.
Omologazione Euro-1: sì
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