di Luigi Rivola, Foto di Fabrizio PorrozziEsteticamente
l'Atlantic segue la strada tracciata per primi dai giapponesi col Majesty 250: si propone quindi come veicolo di grande
comodità, con ampi spazi a bordo e con una
protezione aerodinamica pressoché totale. L'avvolgente carrozzeria è stata studiata nella galleria del vento, con un occhio di riguardo non solo per la miglior sistemazione del pilota e del passeggero, ma anche per tanti oggetti, più o meno ingombranti, che gli utilizzatori di un simile
scooter possono aver necessità di trasportare nell'uso quotidiano, come nelle gite di fine settimana.
Sotto la sella esiste quindi un bagagliaio di ben
47 litri, un altro di 5 litri si trova nel retroscudo, infine due nicchie si trovano ancora sotto il manubrio. Tutti i vani sono dotati di coperchio con serratura ad apertura
centralizzata.
Elementi tecnici con grande impatto sull’estetica sono il faro anteriore con ben
tre lampade alogene, i tubi paracolpi nella parte bassa avanzata della carrozzeria e il completissimo
cruscotto analogico/digitale.
Le sospensioni, di tipo motociclistico, consistono in una forcella teleidraulica con steli di 40 mm e in una coppia di ammortizzatori a doppio effetto. Il telaio è
a traliccio in tubi d'acciaio e le ruote sono di 14" (posteriore) e, per la
prima volta fra gli scooter, di
15" all'anteriore. L’impianto frenante prevede
tre dischi con comando integrale e ABS optional.
Il motore è il nuovo Piaggio
500 a quattro tempi raffreddato a liquido con distribuzione a
quattro valvole ed alimentazione ad
iniezione. La potenza è di
40 CV a 7250 giri, con coppia massima di 40 Nm disponibile già a 5500 giri; un’attenzione particolare è stata dedicata allo
smorzamento delle vibrazioni: oltre al contralbero del motore, a ciò provvede un sistema a doppia bielletta con
silent-block radiali che collegano il propulsore elasticamente al telaio.
Per
l’Atlantic 500, che entrerà in produzione a primavera 2001 avanzata, con prime consegne
all’inizio dell’estate,non è ancora stato stabilito il prezzo, che probabilmente si collocherà su un livello sensibilmente
inferiore a quello dei nuovi scooter bicilindrici giapponesi, coi quali compete però per dotazione, dimensioni e prestazioni.
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